Sei Lacrime E Passione

MI CONFONDI PICCOLETTA

Ade

Sto finendo di prepararmi, così poi potrò andare a prendere quella piccoletta che, ultimamente ha trovato casa nei miei pensieri.
Pensieri che non sono per niente casti. Pensieri che forse non dovrei fare visto cosa ho combinato in passato. Me ne frego delle conseguenze, anche se poi quello che non mi mancava era il coraggio di affrontarle.

Forse sto commettendo lo stesso errore. Anche Sum è una ragazza fragile e insicura. È facile prendersi gioco di lei, sono convinto che in tanti l'abbiano già fatto. Però non posso far finta di niente. Lei è la sorella del mio migliore amico, di colui che mi ha tirato fuori dai casini, e come se non bastasse è la figlia del mio datore di lavoro. Finirei in guai forse più grandi questa volta. Loro sono una famiglia molto influente. Hanno soldi e potere. Chi si metterebbe mai contro di loro?

Devo pensare che la piccoletta ha piu di qualche segreto di cui nessuno conosce la natura. Persino il padre ha notato che la figlia ha qualcosa che non va. E io che faccio? Sto pensando di crearne altri?

<Sei proprio stronzo!> mi dico guardandomi allo specchio.

Devo capire prima cosa devo e posso fare, in modo da uscirne pulito. Magari le mie sono solo paranoie. Da quanto ho visto, anche la piccoletta vuole giocare. E se lei ci sta, mi facilita l'impresa di sedurla e via. Nessuno soffrirà! Lei se ne tornerà dal suo, ormai cornuto, fidanzato e io continuerò la mia vita come se nulla fosse.

Sarà una delle tante.

Sono pronto, ma la casa... Beh, metterò a posto dopo, quando avrò voglia. Tanto qui non ci viene mai nessuno, tranne Amber per una scopata. Lei non ci bada a cosa la circonda. A lei interessa solo quello che ho tra le gambe. Un bel pezzo di carne di tutto rispetto.

In macchina decido di non fumare, non so se potrà darle fastidio. Potrebbe usarla come scusa per darmi buca. Ti porterò sulle spalle piuttosto.

Finalmente arrivo. Sono curioso di vedere cosa ha indossato. Se sarà facile anche solo immaginare quello che cerca di nascondere, o se mi ritroverò davanti una suora. Le mando un messaggio e come al solito sono sarcastico. Mi piace il suo modo di reagire. Ha sempre la risposta pronta. Non si direbbe a vederla che ha le palle per tenermi testa. Sembra innocente e in cerca di protezione, ma forse siamo noi che dovremmo proteggerci da lei.

Come pensavo ha la risposta sempre pronta. E non riesco a non sorridere, con la sigaretta tra le labbra e il fumo che mi offusca la vista.
La sto tirando come un dannato perché la finisca prima del suo arrivo. Appena in tempo, la vedo uscire di casa, con quell'aria spensierata, quei capelli che le vanno da una parte all'altra, facendomi immaginare cose sporche su di lei.

Per sicurezza abbasso lo sguardo lancio il mozzicone della sigaretta e lo schiaccio con il piede. Quando vedo due paia di scarpe bianche davanti a me, alzo di poco la testa, e per poco non ci resto secco. Cazzo se è bellissima, quegli occhioni chiari, ti confondono il cervello, ti ipotizzano, ti incollando a lei.

Il miei occhi analizzano, registrano il suo abbigliamento. Con quella gonna rossa a pieghe è scopabile fino allo stremo delle mie forze. Altro che suora. Per non parlare di quel top che mette in risalto le sue tette piccole, ma che su di lei stanno una meraviglia.
Anche lei mi sta facendo la radiografia, e questo mi intriga, e quando noto che il suo sguardo si sofferma sul mio punto debole, che si è svegliato a causa sua, mi vien quasi da ridere per come sia arrossita. Questa la dice lunga sulla sua ingenuità. ... mi inviti a nozze così!

Mentre siamo in auto in silenzio, perché io non voglio iniziare già da subito a parlare, voglio fare le cose con calma tanto di tempo ne abbiamo, mi arriva una telefonata di quella rompipalle di Amber. La liquido. Non ho voglia e non posso parlare, con Sum seduta a fianco. Iniziamo a punzecchiarci, ma io la ignoro perché non vorrei litigare già da subito.