(66) La Festa

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I preparativi fervono, l'aria che si respira è già frizzante e, se dovesse scoppiare anche una sola bollicina, credo che tutto potrebbe cadere su di me schiacciandomi. Lo so che questa sensazione è dovuta al peso che porta questo giorno. Tutto ruota intorno a me:la festa, la sua riuscita, la nostra vittoria e la sua disfatta. Credo che Adam avesse ragione :è un peso troppo grande... Non sai quanto ti vorrei qui vicino a me oggi amico mio, anche solo per tenermi la mano, anche solo per rivolgerti uno sguardo di pura complicità che infonderebbe nel mio cuore un po' di tranquillità. Invece non ci sarai, tu che sei il mio migliore amico, l'unico di tutti loro che sai quello che oggi, questo giorno porterà con se..., ma sei lontano...

Sì è vero, mi sento felice da una parte perché ho mio padre qui con me. Mi sento protetta, perché qualsiasi cosa mia madre abbia in mente di fare, sarà limitata dalla sua presenza.
Riesco quasi a provare gioia per quello che mi aspetta, se mi soffermo ad immaginare la faccia che farà quando scoprirà che non ho ereditato nulla inizio a gioire da sola ... Ed è qui che lei scoppierà, andrà su tutte le furie, sarà messa all'angolo e si ritroverà con un nulla tra le mani.
Darà la colpa a me ne sono certa, darà spettacolo perché perderà le staffe, si metterà in ridicolo e quando se ne renderà conto, ormai sarà tardi...

Immagino il mio ingresso in quella sala talmente enorme e dispersiva, immagino tutto addobbato..., ma poi un senso di tristezza mi investe come un pirata sulla strada.

Tutto questo, tutto quello che mia madre ha preparato non servirà a nulla, perché il vuoto di non avere lui il rapitore del mio cuore sarà ingestibile. Avrei tanto voluto che ad attendermi ci fosse lui..., lui che poi mi invita a ballare, lui sempre e ovunque con me..., invece ci sarà Ethan.

Ed è proprio il suo messaggio che fa vibrare il cellulare.
<Tanti auguri piccola mia. Ti ho lasciato il tempo di dimenticare. Ti aspetto stasera. Sarai la stella più luminosa.
Ti amo Ethan. >

Continuo a rileggerlo non provando nulla nel mio cuore. Ci provo a scavare in fondo, ma in lui non c'è nulla che io riesca a tirare fuori e condividere con te.

Mi rendo conto di essere ancora arrabbiata con lui, ma anche se so che ha sbagliato, da una parte lo capisco. Non è facile accettare un rifiuto, specialmente quando la persona per la quale lo subisci è lontana, ma questo significa solo una cosa, la sua presenza non è fisica ma è mentale, è carnale. Quel diavolo tentatore si è insidiato nel mio sangue peggio di batterio. Mi hai avvelenato... Non è facile accettare il fatto di essere stati sostituiti in tutto. Ade in così poco tempo è diventato il mio amico, il mio ragazzo, il mio amante; e lo ha fatto spostando ogni logica ogni pensiero razionale che ho sempre avuto. Ha abbattuto tutto di me, di quello che credevo di essere, portando fuori una persona completamente diversa. Mentre Ethan, tu, sei diventato il mio nemico..., ed è facile capirne i motivi.

Però nonostante tutto meriti una risposta. <Grazie Ethan. Ma non ho dimenticato, anche perché hai lasciato un segno sul mio polso che dovrò coprire. A stasera. >, credo che basti così.

Mio padre mi viene incontro con le braccia aperte <Eccola qui la mia bambina ormai cresciuta. Auguri amore mio >, mi stritola come fossi un nodo di una sciarpa.
<Fammi respirare o mi uccidi oggi ... >ridiamo insieme.

Il pomeriggio passa tranquillamente, ho pranzato con papà, abbiamo parlato, ci siamo abbuffati di dolci e poi ci siamo dedicati un massaggio al centro benessere qui in Hotel.

È stato così rilassante, sentire quelle mani che mi prendevano, tiravano, massaggiavano con olii profumati. Perché non ci ho mai pensato da quando sono tornata a farmi un regalo del genere?Mi sarebbe servito, mi avrebbe aiutato a rilassarmi da tutto quello stress a cui sono stata sottoposta.

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