(67)La Festa (2)

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Sembra che una nube tossica abbia offuscato tutti qua dentro. È come se siano tutti sotto l'effetto di qualche sostanza sprigionata nell 'aria. Ma invece mi rendo conto che quella che sta subendo una trasformazione sono io.

Io e Tom continuiamo a ballare <Scusa ma io non dovrei essere con Ethan in questo momento e nel caso sarei dovuta correre da te? >, chiedo cercando di apparire il più imbarazzata possibile. Muovo la testa come ad essere in difficoltà... Ethan non deve capire che io e lui in un certo senso siamo complici.

<Non ti avrebbe mai lasciata libera. Tuo padre si è fatto dire da lui di chi si fida e lui naturalmente ha fatto il mio nome. Ed eccomi qui... Era tutto calcolato Sum... >, ingoio la saliva perché inizio a sentire la paura delle mie decisioni.

<Però come puoi immaginare, lui non è d'accordo. Ha provato ad obbiettare ma tuo padre è stato categorico. Neanche tua madre ha osato dire nulla,anche perché Mark l'ha distratta... >, posso immaginare come.

Poi mio padre si rivolge al dj, gli fa segno con la testa, la musica si stoppa, chi era al centro con me si ferma e, come un plotone di soldati ci voltiamo verso la porta che si apre attirando la nostra attenzione.

I miei occhi non possono credere a ciò che stanno vedendo. Io non posso crederci...

Sull'uscio fermi ci sono Adam che sorride come se fosse a suo agio, John che emana sicurezza e un messaggio chiaro stampato in faccia - Non rompete i coglioni, siamo arrivati..., Sally elegantissima nel suo abito lungo blu che risalta la sua splendida figura attirando l'attenzione dei ragazzi presenti qui, tanto che John le circonda la vite con un braccio marcando il territorio..., la felicità che sto provando è indescrivibile, sono qui per me..., anche se all'appello manca lui, forse l'unico che io avrei voluto qui nonostante la sua presenza ingombrante. Sarebbe stato difficile stargli lontano avendolo a due passi da me...

Ma poi li vedo spostarsi è una nuova figura appare.

Oh cazzo... È..., lui..., è qui.
È vestito nello stesso modo della foto che mi ha mandato manca solo la rosa dal gambo lungo, e per fortuna ha la giacca allacciata perché i miei occhi si posano proprio lì, sul punto proibito.

Sembra che siano arrivati i quattro moschettieri... Ma lui è il più bello. Toglie la scena a chiunque qui dentro. Vestito elegante in quei pantaloni neri, che lo slanciano facendolo apparire più alto, quella camicia bianca con i primi bottoni slacciati, tanto che si intravedono i tatuaggi che adoro e quella giacca nera che sembra rinchiudere la sua spavalderia nascondendola in qualcosa di classico com'è lei..., no decisamente mia cara giacca non sei riuscita a nascondere nulla di lui, anzi lo hai reso più sexy... Sinceramente non l'avevo mai visto con questi abiti... E devo dire che sei puro peccato...

Tom mi sorregge, perché sinceramente sto tremando talmente tanto che se qualcuno dovesse notarlo attentamente potrebbe supporre che sia affetta dal morbo di Parkinson, invece non è un morbo, no, è un morso al mio cuore che lui guardandomi mi sta mordendo la carne strappandola.

<Sum, stai tremando troppo >, sento dirmi da Tom.

<Mi gira la testa... >, credo che la sorpresa sia stata un po' troppo. Non me la aspettavo, il mio cuore non può reggere ad una gioia così grande. Ci avevo perso tutte le speranze, avevo accettato il fatto che sarebbe stato meglio così, c'è troppo casino intorno a tutta questa storia e in più si sono aggiunte tutte le stronzate fatte da Ethan.

<Respira... Si stanno avvicinando >

<Li vedo Tom, non sono ceca... Oh mio Dio... >, e più ti vedo avvicinare più mi rendo conto che tu sei reale.

In questo momento non esiste più nessuno qui dentro se non lui...

Sento mio padre rivolgersi a Tom <Vai ragazzo, ci sono io con lei... >, ma non distolgo lo sguardo. Se dovesse essere una mia fantasia starò facendo la figura della stupida ferma qui al centro della sala mentre fisso il punto dove sono loro. E se mi distraggo una volta tornata lì dove sono loro e poi non ci saranno più resterò delusa dalla mia immaginazione.

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