(32)Ascoltami

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Mi ritrovo qui seduta sul mio letto ad aspettare che tra un po' arrivi il mio amico. Nell'attesa il mio cervello manda in onda tutto quello che è successo in neanche due ore. Mi sento strana, quasi in colpa per come lui sia andato via arrabbiato con me. Non riesco davvero a capire. Avremmo potuto passare insieme un po' di tempo, per poi rivederci stasera... magari. Perché deve essere tutto così difficile nella mia vita.

Non capisco da dove gli sia uscita questa scenata, non ci siamo detti che ci amiamo, anche se da parte mia è così, lui non mi ha detto nulla e in più pretende che io gli stia dietro come un cagnolino.

Ma dal modo in cui mi ha trattato facendomi sentire una poco di buono, non credo che riuscirò a perdonarlo facilmente. Passiamo più tempo a litigare che a stare insieme e forse, questo è un segno del destino... non siamo fatti per stare insieme. Troppi segreti, troppi dubbi e nessuna sincerità, come posso solo credere di avere una possibilità di stare con lui se, in fondo nessuno dei due sa realmente nulla dell'altro.

Non mi ha mai detto niente dal tenermi stretta a sé, è solo la mia idea d'amore che si sta aggrappano alla nostra storia che tra l'altro è basata solo sul sesso. Lì in quel momento dove riusciamo ad essere noi due, nudi in tutti i sensi riusciamo a parlare con il cuore, corpo e mente. Ma dopo di noi non resta più niente, torniamo a litigare e a separarci.

Mentre il tempo trascorre continuo a pensare se sarà con qualcuna. Credere nell'amore non è sbagliato, ma è un problema se questa diventa un'illusione. Potrò vedere tutto magico, tutto bello, i baci gli abbracci, gli sguardi, ma quando torno alla realtà, quella è devestante, non ho più nulla del mio sogno e non so neanche io a cosa aggrapparmi per non sprofondare nella disperazione totale.

Sobbalzo quando sento il mio cellulare, sono speranzosa che sia lui, che si sia reso conto che davvero questa volta abbia esagerato. Correrei tra le sue braccia senza pensarci due volte, senza alcun timore di essere offesa ancora, se lui mostrasse un minimo di pentimento nei miei confronti.

Ma le mie speranze vengono infrante esattamente come il mio cuore, dal nome che non è il suo. È Adam che mi aspetta. Sconfitta e rassegnata dal fatto che di lui oggi non avrò notizie mi dirigo verso il mio amico,verso colui che riesce a capirmi meglio di chiunque altro. Vedo lo sguardo preoccupato di Jhon e Sandy, perciò decido di cambiare atteggiamento almeno da lasciarli tranquilli. <Ciao ragazzi, io vado. Passate una bella giornata, come la passerò io! >esclamo entusiasta, baciando entrambi sulla guancia per poi voltarmi e uscire da questa cucina dove i loro sguardi pesano come sassi.

Faccio una corsetta fino alla macchina, per poi entrare in auto e schioccargli un bacio con tanto di buongiorno un po' troppo euforico. <Oh, siamo di buon umore oggi. Menomale! > e parte con la sua convinzione. Se solo sapessi amico mio...Ma decido di tacere perché oggi lui non merita dispiaceri, oggi lui ha bisogno di me fino all'ultimo minuto che passeremo insieme in questa stramba giornata.

La gelateria in cui ci rechiamo per comprare il gelato non è tanto distante da casa sua. È davvero molto carina, piccola, dai colori verde acqua al blu marino, tante cornici a forma di cono con dentro ritratti di gente comune che si è fermata qui ad assaggiare il loro gelato, che ha detta di Adam è davvero fuori dal normale.

Vedere tutti quei gusti, cialde e pasticcini decorati con il gelato mi apre ancora di più la voragine che nello stomaco causata dalla mia mancanza di colazione. E il mio pensiero va a lui. Mi chiedo cosa starà facendo.

Ma Adam mi appoggia la sua mano sulla mia minuscola spalla<Angelo tutto bene? Ti vedo pensierosa! > Gli sorrido per rassicurarlo, <Si, è tutto ok, però io prenderei anche questi dolci che mi stanno dicendo "Comprarmi e mangiami>ci sorridiamo perché è così che siamo noi, due veri amici che, nonostante i nostri problemi, e il poco tempo trascorso insieme, riusciamo a capirci quando qualcosa non va, rimandando a dopo, al momento giusto che solo noi riusciamo a capire quando sarà. Ed è questo che sta affermando e rafforzando il nostro supporto. <Ok, ne riaparliamo dopo. >Ecco ha capito che c'è qualcosa.

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