(64)La Nostra Sincronicità

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Devo essere sincera, ieri quando l'ho rivisto sono stata contentissima e, mentre lo abbracciavo tenevo d'occhio quella porta, speravo che si sarebbe aperta e magari sarebbe apparso non dico lui, perché non avrebbe senso ritrovarlo qui dopo che ormai non ci sentiamo più.,ma uno di loro sì, ci speravo...
Sono sparita senza una spiegazione e sicuramente sarà incazzato nero per questo con me.

Ma pensavo che mio padre avesse mentito a mia madre solo per poi farmi una sorpresa..., ma non è stato così. Non è venuto nessuno e se da una parte questa cosa mi solleva, perché meglio tenerli lontani da mia madre, dall'altra mi sento come se il tempo condiviso con loro, lo abbiano già dimenticato e che mi costa dirlo io per loro non conto nulla...

Nel tragitto di ritorno, io e mio padre siamo seduti sui sedili posteriori, ci teniamo la mano come due fidanzatini o peggio ancora come se qualcosa ci possa separare da un momento all'altro.

<Come sta John?>, chiedo così giusto per fare un po' di conversazione, visto che mio padre continua a trucidare Ethan con lo sguardo. Ecco a solo sentire un nome da uomo lui scatta con lo sguardo verso di me attraverso lo specchietto retrovisore. Gesto che non è passato in osservato a mio padre che sbuffa come un toro.

<Benissimo. Gli manchi, tanto... >, lo so ed è lo stesso per me.

<Hanno iniziato i preparativi del loro matrimonio. Ellie sarà euforica. >, proprio come la mia penso... Sarcasmo vai via per piacere.

<Sinceramente vedo indaffarate lei e la futura sposa, ma io ho avuto altro a cui pensare,John invece si tiene occupato lavorando e ogni tanto scappa via con Adam e..., e gli altri... >, me li immagino quei due insieme mentre lo prendono per culo..., povero fratellone penso.

<Immagino..., la mamma di Adam come sta? È da un po' che non lo sento... >, tutto questo sempre sotto lo sguardo e l'orecchio vigile di Ethan, che fino ad adesso non ha ascoltato nulla di davvero interessante, per fortuna il suo nome non è uscito. Chiederebbe subito chi sia e io non riuscirei a nasconderlo.

<Sta bene, e, grazie a te non le manca niente. Adam ti sarà grata a vita per la tua bontà figliola..., hai cambiato la vita a quel ragazzo. >, si volta a guardarmi e non mi lascio sfuggire di certo il luccichio nei tuoi occhi, il pensiero non detto apertamente ma criptato solo per farmi capire che l'amicizia tra quei due sta andando avanti e che soprattutto sta funzionando...

Posso solo gioire di questa notizia, era quello che speravo più di tutto il casino che ho creato lì.

E poi continua... <Sai l'altra sera sono no stati a cena da noi, Adam e un'altro ragazzo, un tipo strano davvero..., hanno iniziato a prendersi in giro lì davanti a noi, come se fosse la cosa più normale che abbiano mai fatto. >

E lo so che ti riferisci a lui. E quando c'è lui di mezzo di normale allora non c'è nulla. Solo che papà non è andato nei dettagli, forse per non svelare nulla a Ethan, oppure per non fargli capire quanto io sia interessata a scoprire cosa abbiano potuto combinare di così assurdo. Ma resterò con il dubbio almeno per un'altro po'...

<Beh, infondo quando c'è una bella amicizia il fatto di ridere e avere complicità è il massimo che si possa pretendere.. >, solo noi due ci stiamo capendo, perché Ethan continua a guidare senza fiatare. Ma credo più che altro per non intromettersi nella nostra conversazione , perché anche lui ha un amico fidato e comprende benissimo quello che stiamo dicendo ... Lui ha Tom che gli è talmente fedele che gli va dietro neanche ne fosse innamorato...

<Già, figliola... >, chiudiamo qui questa parentesi,restando zitti per il resto del tragitto che per fortuna non dura molto.

Arrivati davanti all'hotel papà mi dice che domani all'uscita da scuola ci sarà lui e che poi verremo direttamente qui. <Oh, sì, non vedo l'ora. >

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