(78) Troppi Zuccheri 🚫

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Contiene scene esplicite io vi ho avvisato. 🚫

Vedo mia madre dirigersi verso il piano superiore. Come al solito è stata fredda nei miei confronti, né un abbraccio, né un saluto particolare. Anche se mi ha stupido questo interesse nel sapere perché stessi piangendo. Non lo ha mai fatto, anzi ogni volta mi accusava di essere lagnosa come ragazza. Così decisa più che mai ad avere un confronto con lei sposto indietro la sedia <Scusate... >, ma vengo afferrata da Ade che mi trattiene dal braccio. Ci guardiamo senza parlare. I suoi occhi grigi sono nuvole; mamma mia vorrei perdermi in questa tempesta che si sta abbattendo adesso al loro interno. Mi sembra di essere risucchiata e fatta volare in quella spirale di emozioni che si manifestano attraverso loro.

<Tranquillo. >, gli dico soltanto. <No, che non lo sono se sei con lei... >ma gli afferro la mano e con lentezza gliela sposto facendolo ritrarre <Fidati so quel che faccio >, così mi volto e salgo le scale, mentre sento Evelyn raccogliere le stoviglie,forse per ingannare la tensione nervosa.

Busso alla porta e un flebile avanti mi dà il lascia passare. Lei è seduta sul letto, le mani appoggiate alle cosce e la testa leggermente chinata. <Mamma, stai bene? >, è strano chiederglielo, non ci siamo mai soffermate a pensare quanto entrambe potevamo soffrire a causa delle nostre incomprensioni. Ci siamo sempre scontrate senza capirci, senza perderci in pensieri profondi, siamo state entrambe superficiali.

<Sì. Non preoccuparti >vuole sembrare fredda e lontana, non lo so perché ma stranamente la sento vicina come non mi è mai successo.

<Basta mamma! Basta fingere. So tutto, e se solo ci fossimo chiarite in passato avremmo sofferto entrambe di meno. >,lei solleva la testa e mi fissa. Poi con la sua mano dalle unghie laccate sempre di rosso, colpisce leggermente il materasso di fianco a lei. Così adesso eccomi qua, seduta al suo fianco dove riesco a sentire il suo profumo dalla fragranza dolce ma accattivante.

<Mi dispiace Sum, non sono riuscita ad essere una mamma esemplare, esattamente come non lo è stata la mia. Ma io a modo mio, ho cercato di colmare in te il mio vuoto attraverso Evelyn. Lo so non è la stessa cosa, ma credo di non riuscire ad amare se in cambio non ci guadagno nulla. Lo so, adesso sarà ancora presto, ma un giorno lontano, non mi importa se dovrò aspettare, ti prego di perdonarmi. >posa la sua mano sulla mia che si trova sul materasso. Dio! È una sensazione così gradevole che le lacrime cadono dai miei occhi senza che io me ne renda che conto. Non mi hai mai sfiorato se non per farmi del male sia con le parole e quando loro non mi scalfivano, lo facevano le sue mani, che con uno schiaffo affermavano la sua autorità.

<Sei felice con lui... È così pieno di tatuaggi sul viso Sum..., sembra così arrogante... >, beh che dire mamma ben venuta nel mondo di Ade.

<Sì, mamma sono felice. Purtroppo ti devo dare ragione su di lui, ma non dirglielo... >, sorridiamo insieme forse per la prima volta e, devo ammettere che è una bellissima sensazione, ma allo stesso tempo strana. Come ci siamo ritrovate dal farci la guerra ad alzare la bandiera bianca che segna la nostra resa. Vorrei abbracciarti, sentire il tuo corpo premuto al mio, sentire il tuo fiato sul mio viso..., vorrei sentirti vicina mamma, ma non oso perché davvero nonostante tutto io continuo a temerti, continuo ad avere paura che tu non sia del tutto pronta ad accogliermi nella tua vita.

<Ok, terrò il segreto. Questo forse è il primo che condividiamo insieme. Uno di quelli belli però... >, lascia cadere il discorso perché noi effettivamente ne abbiamo avuti altri di segreti, ma erano tutti dannosi per me...

<Dove andrai? Puoi restare qui se vuoi. La casa è tua... >, non ti toglierò anche questa. Credo che tu abbia capito quanto hai sbagliato con tutti noi. Ero decisa a toglierti tutto, farti ritrovare in una piccola casa di un comune condominio, ma adesso forse a causa di tutte le emozioni che sto vivendo ho deciso di essere la solita Sum, quella credulona, quella che spera che la gente possa cambiare, quella che vede del buono in ogni essere vivente.

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