Capitolo 71

522 37 9
                                    

"Allora dimmi la prima cosa che hai pensato di me quando mi hai visto"
Ride lui, prendendo il tovagliolo di stoffa per cercare di pulire il maglione che si è sporcato con la pizza. Imbranato, mi sembra di uscire con un bambino!

"Ti consideravo maleducato per aver riso di me e per non esserti presentato"
Bevo un sorso d'acqua, prima di sparare la bomba finale
"E ricordo di aver pensato che tra i due mi sarei fatta Cole"
Lui spalanca gli occhi.

"Che cosa? Tu hai davvero preferito Cole a me?"

Annuisco.
"Poi purtroppo è sfumato tutto..."
Un sogno erotico che non si realizzerà mai.
Due, c'è anche Jerome.

"Tu invece, cos'hai pensato la prima volta?"

"Che saresti stata un bel problema"
Ride. Lo guardo male e arriccio le labbra.

"Perchè?"

"Perchè non ho mai avuto una coinquilina donna prima di te, quindi in quel momento avevi distrutto un po' i miei equilibri"

Annuisco un po' delusa.

"Hai pensato solo a questo?"
Non posso pretendere nulla, in fin dei conti mi aveva appena conosciuto.

"In quel momento sì, poi la sera a cena quando ti sei seduta di fronte a me ti ho guardato meglio e ho pensato che fossi davvero una bellissima ragazza"

Mi guarda aspettando una mia reazione.
Mi mordo le labbra in imbarazzo e volto lo sguardo verso destra, grattandomi la punta del naso.

Il cameriere si avvicina al nostro tavolo, chiedendoci il permesso di portare via i nostri piatti. Io annuisco mentre Andrew beve un sorso d'acqua mentre ancora mi guarda.
"Posso portarvi altro?"

"No grazie, solo il conto"
Parlo io, nonostante il cameriere stesse guardando Andrew.

"D'accordo, arrivo subito"

Lui va via

"Che cos'ha chiesto?"
Andrew indica il cameriere, seguendolo con lo sguardo prima che sparisca nell'altra sala.

"Nulla, solo il mio numero"
Lui si volta di scatto guardandomi
"Che ovviamente gli ho dato"
Gli faccio l'occhiolino.
Andrew mi lancia un'occhiataccia facendomi scoppiare a ridere.

"E' davvero troppo facile prenderti in giro"

Lui mi fa il dito medio. Quando il cameriere ritorna da noi afferro il libretto prima che possa farlo Andrew

"Jyllian"
Grugnisce lui con voce roca.
Sarebbe sbagliato dire che trovo la sua attuale voce molto sexy?

"Paghi tu, va bene. Voglio solo vedere quanto abbiamo speso"
Apro il blocco nero e prendo lo scontrino. Lui però me lo strappa dalle mani.

"Non è affar tuo sapere quanto abbiamo speso"

Arriccio il naso e lo guardo male, mentre lui piega il libretto sotto il tavolo e vi mette i soldi senza permettermi di sbirciare.

"Sei proprio infantile e stupido"
Cerco di offenderlo, ma lui si limita a ridacchiare.
"Sto con te"

"E questa è stata probabilmente la scelta più saggia della tua vita"
Lui chiude il blocchetto e lo poggia sul tavolo, precedendomi e mettendo la mano sopra per non farmelo prendere.

"Andiamo a fare un giro?"

Annuisco con la testa. Lui si alza e infila velocemente il cappotto, poi si avvicina e mi aiuta a indossare il mio, poi uno ad uno ne chiude i bottoni.
Andrew sarebbe un padre fantastico.
A questo pensiero un po' mi rabbuio, perchè per quanto io possa effettivamente sperare in un futuro con lui, so benissimo che i miei e i suoi sogni non coincidono.

Il Rumore Del SilenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora