Capitolo 88

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"Jyllian cosa vuoi fare con quella?"
Mi domanda riferendosi alla pistola. Non sposto lo sguardo dagli occhi del chirurgo, neppure quando sento Albert braccare il mio coinquilino. 

"Stanne fuori Andrew, tu non c'entri"
Gli dico sperando di non dover ripetere. Dannazione, perchè proprio ora?

"Jyllian"
Mi sfiora una mano. 

"Andrew vattene, non costringermi a farti trascinare via"
Ti prego, non voglio mostrarti la me del militare. 

"Oh ma quindi tu sei la famosa ragazza che ha spezzato il cuoricino del mio bel nipote?! Ma che combinazione"
Si diverte il chirurgo. 

"Non sei nella posizione di scherzare"
Gli tira un pugno meno forte mio fratello, ma abbastanza da fargli sanguinare il naso. 

"Cosa cazzo fai a mio zio"
Si altera Andrew, facendo spostare l'attenzione di mio fratello dal chirurgo ad Andrew. Sono sicuro che Aiden volesse già picchiare il mio coinquilino per la faccenda dell'aborto, così facendo lo altera ancora di più. 

"Lui no"
Scandisco riferita a mio fratello, che prende dei respiri profondi per calmarsi. 

"Il tuo caro zio è il chirurgo di nostra sorella"
Sputa rabbioso Aiden contro Andrew. 

"Di cosa stai parlando?"
Il suo tono di voce tentenna. Sta iniziando a capire, lo so. 

"E' lui che ha operato Margherita, ma quel giorno in sala era ubriaco; per questo lei è morta, perchè a lui la birra piace proprio tanto"

"Andrew con crederle, è pazza. Chiama la polizia"
Si arrampica sugli specchi provando ad avvicinarsi. Gli punto la canna della pistola sul petto, preparando il colpo. 

"Andrew"
Lo richiama Steve. Tenendo la presa salda e il dito sul grilletto mi volto verso il ragazzo in questione, che sposta lo sguardo da me al suo familiare. 

"E' vero quello che dice? Operavi ubriaco?"

"Che cosa? Credi davvero a questa?"

"Il fascicolo con le sue informazioni -lo blocco- te lo ricordi? Perchè avrei dovuto farlo se tutto questo non fosse vero"

"Come fate ad essere sicuri che sia stato proprio lui?"

"Non trattarci da stupidi, sono due anni che progettiamo tutto questo"
Si arrabbia Aiden. Giordano gli si avvicina, rendendosi conto che lui è ormai è troppo instabile per pensare lucidamente. 

"Jyllian -mi richiama- sei davvero sicura che sia stato lui?"

"Sì"

Lui annuisce e abbassa la testa, poi si volta verso suo zio. 
"Come hai potuto fare questo?"

"Stai davvero ponendo lei prima di me, la tua famiglia?"

"Non solo, sto ponendo il mio essere medico prima di te. Tu hai ucciso delle vite"

"E altri sei tuoi casi verranno riesaminati assieme a quelli di Margherita"
Parla Oliver, ora con noi qui a godersi lo spettacolo. 
"La polizia è arrivata, una pattuglia sta salendo a prenderti in custodia"

"Non vincerai questa battaglia"
Mi sfida con lo sguardo, ma io ricambio l'occhiata. Non abbasserò lo sguardo, no. 
"Noi abbiamo già vinto"
Stringo la mano di Aiden, accarezzandogli la pelle per cercare di calmarlo. 

Prendo un respiro profondo e abbasso l'arma. Ma prima di voltarmi lo colpisco con l'estremità dell'impugnatura, la presenza di Andrew non mi ferma.  

"Sono qui"
Mi avverte Albert dell'arrivo della pattuglia. Giordano prende l'arma dalle mie mani e la nasconde nel retro dei pantaloni. Tre poliziotti, una carabiniera ed un uomo in abito scuro entrano in casa. 

Il Rumore Del SilenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora