Capitolo 57

712 47 27
                                    

"Andrew sta tornando!"
Urlo dal corridoio, sbrigandomi poi a scendere le scale.

Davanti al portone trovo solo mia nonna, che mi sorride vedendomi così elettrizzata.

"Non sarà un po' affrettata come cosa?"
Mi mordo il labbro in pensiero.
Lei mi sorride e passa le sue mani morbide lungo le mie braccia, in una dolce carezza.

"No tesoro, stai tranquilla, andrà benissimo"
Mi fa l'occhiolino.
Mia nonna sa fare l'occhiolino?
Inquietante.
"Mal che vada -continua lei- rimarrà comunque a casa nostra"

"Siamo pronti?"
Saltella giù dalle scale Lexie. In quel momento Aleah arriva dalla cucina, così le due si scontrano sbattendo la testa l'un l'altra e finendo a terra.

Mi precipito verso di loro.
"State bene?"

"Starei meglio se quell'idiota di mia sorella evitasse di sbucare dal corridoio senza avvertire"

"Cosa dovevo fare? Suonare una trombetta? Mandare un telegramma?"
Risponde Aleah, massaggiandosi la testa.

Le sposto un po' i capelli, vedendo già il livido formarsi.
"Vai a mettere un po' di ghiaccio"
La sprono, aiutandola ad alzarsi

"Non mi si sarà danneggiato il cervello, vero?"

"Più di così è impossibile Aleah"
La prende in giro Lexie.
Mi volto verso di lei.

"Anche tu dovresti mettere un po' di ghiaccio. Dove ti sei fatta male?"

"Al sedere"
Si massaggia quella parte lei, ricordandosi della caduta.

Arriccio il naso.
"Allora puoi farne a meno, dai..."

Aiden arriva in cucina, rigirandosi una mela tra le mani. La fa volare, per poi riprenderla con una sola mano.
Aspetto il momento giusto e, senza che lui faccia in tempo ad allontanarsi, la afferro e le do un morso in pieno centro.

Lui alza un sopracciglio e sospira
"Non sarebbe bastato chiedernene un pezzo?"

"Mh nah -mi pulisco i lati della bocca- così è molto più divertente"

Lui scuote la testa e va in cucina probabilmente a prenderne un'altra

Quando Aleah torna da noi stringe nella mano una busta piena di cubetti di ghiaccio.

"Fai vedere"
Mi precede Aiden, avvicinandosi a lei e scostandole il ghiaccio.
Una grande macchia rossa e viola le ricopre parte della fronte. Lui si gira a guardarmi facendo una smorfia tremendamente divertente.
Mi mordo le labbra per non ridere

"Com'è?"
Chiede lei. Aiden mi guarda e alza le spalle.

"Quasi non si nota"
"Si vede a stento"
Diciamo in contemporanea io e lui.

"Oh menomale, pensavo fosse evidente"

Il campanello suona facendomi sobbalzare.
"Oddio è arrivato Andrew"
Mi sfrego le braccia con le mani cercando di scaricare l'ansia, ma niente.

"Venute tutti in cucina che apro la porta"
Mi affaccio e vedo Lexie raggiungerci. I miei nonni si alzano dal divano e affiancano mio fratello.
Mi avvicino a lui lasciandogli la mela morsa tra le mani.

"Cosa dovrei farmene ora di due mele?"

"Mangialo, ti fa bene la frutta"
Gesticolo verso di lui. Mi avvicino alla porta d'ingresso e, dopo aver dato un'ultima occhiata ai miei familiari disposti stile soldatini, apro.

L'espressione confusa di Andrew quasi mi fa ridere.
Starà pensando tipo ad un attacco premeditato per mandarlo via di casa.

"Ho un regalo per te, o meglio, tutti noi"
Ci indico con la mano.
Mano che mi trema, specifichiamolo.

Il Rumore Del SilenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora