Capitolo 63

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Sposto un braccio dalla cintura e mi sporgo verso il cruscotto, cercando la custodia con i miei vecchi CDs.

"Siediti bene ragazzina"
Mi rimprovera Andrew, facendo una leggera pressione sulla spalla sinistra per farmi poggiare sullo schienale.

"Aspetta sto cercando un CD"
Mi scosto, continuando a frugare tra le vecchie carte della motorizzazione.
Quando finalmente ne trovo uno non perdo tempo e lo inserisco nel lettore, appoggiandomi con i gomiti sulle ginocchia.

Il CD gira e rigira, ma non parte. Forse è graffiato.

"Attenta Jyl!"
Urla Andrew mentre frena bruscamente a pochi centimetri di distanza da una macchina che si è spenta nel bel mezzo della strada.
Un braccio del mio coinquilino si stende vicino al mio petto, bloccandomi il corpo affinché non mi faccia male.

Si volta verso di me, rosso dallo spavento, e mi rimprovera con lo sguardo.

"Ora puoi sistemarti quella diavolo di cintura Jyllian?!"
Alza il tono di voce.
Boccheggio leggermente offesa ma lo accontento.
Guarda che lo dice per te eh, stavi per lasciarci le penne in questa macchina.
Secondo me lo dice solo perché non avrebbe voglia di pulire il sangue dal cruscotto.
Come biasimarlo, è anche in pelle.

Il suo sguardo ancora corrucciato guarda la strada.

Poggio la mano sulla sua, che ora è sul volante. Lui però la scosta, facendomi aggrottare le sopracciglia.
Sistema lo specchietto e poi torna a concentrarsi sulla strada.
Il CD parte e la macchina viene riempita dalle forti note di price tag.

Alzo un po' il volume, ma prima che possa allontanare le dita Andrew poggia la sua mano sulla mia, intrecciandole e continuando a guidare in questo modo.
Mi volto verso di lui ammiccando un sorriso. Lui non distoglie lo sguardo, ma è l'ombra di un sorriso quella che riesco a vedere nascere sulle sue labbra.

"Perché non cantate?"
Mi volto verso le mie sorelle, che se ne stanno in disparte a confabulare qualcosa tra loro. Loro si interrompono nel sentire la mia voce.

"Cantare una canzone inglese così veloce, davanti a due persone che vivono in America?"
Indica me e il mio coinquilino.
"No grazie, troppo imbarazzante"

"Perché?"
Chiede lui, che incrocia il suo sguardo attraverso li specchietto.

"Perché farei tantissimi errori, inventando nuove parole, e io non intendo fare la figura dell'ignorante di turno"
Alza le spalle come se la cosa non le importasse. Aleah ha sempre avuto diversi problemi con l'inglese, ma pensavo che avesse in parte superato questa cosa.

"Se ti può consolare saperlo, di alcune canzoni Jyl non indovina nemmeno una parola"
Ride il mio coinquilino. Spalanco la bocca e gli occhi e mi volto verso di lui. Gli punto un dito contro

"Sei un bugiardo"
Io canto solo quando sono sicura di conoscere il testo a memoria.
"Non è vero"
Ride lui scuotendo la testa.

"Fammi un esempio"
Incrocio le braccia al petto, aspettando che mi dica il titolo di una canzone che sbaglio. Lui sorride divertito. Picchietta le dita sullo sterzo

"Love the way you lie"
Esordisce dopo alcuni secondi

"E' impossibile imparare la parte di Eminem"
Mi imbroncio, discolpandomi

"Ma tu sbagli anche la parte di Rihanna"
Gli faccio il dito medio.

"E' l'unica canzone che non so"

Lui borbotta qualcosa e, sempre con quel suo odioso sorrisino stampato sulle labbra, scuote la testa.
"Chasing cars"

"Il testo di quella canzone lo conosco perfettamente, ma ogni volta quando inizio a cantare penso alla morte di Derek e finisco per cantare frasi a vanvera"
E' così. Sono sincera.

Il Rumore Del SilenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora