Mi alzo dal letto d'ospedale, togliendomi il cappotto e poggiandolo sul divanetto sotto la finestra. Qui tutto è perfetto, non oso immaginare quanto costi curarsi in questo ospedale.
Devi venderti un rene al mercato nero per pagare l'operazione per trapiantartene un altro...
Jennifer segue ogni mio movimento con gli occhi. Mi siedo di nuovo sul letto, vicino a lei."Allora, come ti trovi qui?"
Lei mi guarda incerta, poi sospira
"Sono sicura che vuoi chiedermi altro"
Però, sveglia la bambina per avere 9 anni.
Io all'età sua ancora andavo dietro alle boyband americane"Ti va di provare a camminare un po'?"
"No"
"E se ti portassi a fare un giro?"
"No"
Sospiro, non mi aspettavo di certo che mi ascoltasse.
"Ma se non ti alzi, non guarirai mai come si deve. Anzi, rischi di dover rimanere più tempo qui dentro"
Alza le spalle indifferente, ma credo di aver capito cosa ci sia che non va"Hai paura di tornare a casa?"
Lei non mi risponde, abbassa lo sguardo e giocherella con il fiocco rosso del grande orsacchiotto. Vedo le sue mani tremare, credo che stia per mettersi a piangere, quindi decido di cambiare discorso.
"Ti piace?"
Lei alza lo sguardo non capendo, e io ammicco verso il pupazzo. Accenna un piccolo sorriso. Annuisce.
"Te ne hanno regalati altri?"
Lei indica con la mano il piccolo armadio alla sua destra. Apro l'anta e una dozzina di bambole e peluche mi cadono addosso. Lei li guarda apatica. Non sembra una bambina. Non sembra nemmeno umana."Sono davvero belli, non ti piacciono?"
"Mh, carini"
Prendo una bambola tra le tante, accarezzando con la mano i capelli neri. Mi siedo di nuovo sul letto, poggiando la bambola accanto a Jennifer.
"Ti somiglia"
"Non direi proprio..."
Guardo lei e poi guardo la bambola. Stessi colore dei capelli, stessi occhi chiari. Credo che chi le abbia regalato la bambola, abbia notato la stessa cosa.
Lei comunque sembra intenzionata a non guardarla.Poi capisco.
Apro il vestito della bambolina, sorrido a Jennifer che mi guarda perplessa, e poi stacco una gamba alla bambola, tutto sotto lo sguardo stupito della bambina accanto a me, che ora sembra più felice.Lei mi prende la bambola dalle mani. La abbraccia e mi guarda sorridendo.
"Ora è molto più bella"
Potrei quasi mettermi a piangere davanti a questa scena."Possiamo farlo anche con le altre bambole?"
Mi chiede speranzosa."Non possiamo, dobbiamo"
Mi alzo di nuovo e cerco di prendere tutte le bambole insieme. Li getto sul letto, ma qualcuno cade a terra. Non ho voglia di piegarmi.
Lei prende una Barbie e le stacca sia la gamba che il braccio. Io prendo una volpe di peluche e cerco di strapparla, ma il tessuto è davvero duro, così dico alla bambina di aspettarmi e, cercando di non farmi vedere da nessuno, e tor in infermeria. Prendo un paio di forbici e un kit da suture già aperto, e ritorno in camera. Mostro alla bambina ciò che ho preso e lei batte le mani sorridente.
Taglio una zampa al peluche, per poi ricucirla con il filo.
"A questa posso staccare anche la testa? Non mi sono mai piaciute le bionde"
Guardo la bambina che guarda con un ghigno spaventoso la bambola, e per la prima volta riconosco la somiglianza tra lei ed il fratello.
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Il Rumore Del Silenzio
RomanceFino a quel momento la mia vita era sempre stata una partita a scacchi, tutte le mosse compiute erano dettate da volontà altrui. E non ero una regina, né una torre. No, ero un semplice pedone, la prima che sarebbe stata sacrificata. Eppure la mia...