Capitolo 23

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ATTENZIONE
Nel seguente capitolo è presente del contenuto sessuale esplicito, che potrebbe urtare la sensibilità di alcuni di voi. Il seguente avviso non verrà ripetuto nei capitoli successivi che presentano la medesima cosa. Volendo potete evitare di leggere questo capitolo e passare direttamente al prossimo.
Grazie e buona lettura!🏵️

Lui crede di aver ragione. Io invece sono del tutto certa di essere nel giusto.
Praticamente è guerra aperta.

"Ora frughi anche nelle case degli altri?"

Non gli rispondo, e continuo a cercare.
Sarei tentata a frugare nel tuo cervello per vedere se i tuoi neuroni sono in coma.
Nell'ultimo scomparto del frigo trovo delle scatole di succhi di frutta.
E sono tantissimi.
Forse se li calano in vena attraverso delle flebo
Nessuno se ne accorgerà se ne prenderò uno... spero.
Albicocca o ananas?
Prendo quello all'ananas.

"Passamene uno"

Chiudo il frigo e mi siedo su una sedia, dandogli le spalle.
A lui però non sembra andare bene questa cosa, perché mi viene davanti arrabbiato

"Non ignorarmi"

Lo guardo di sfuggita, e mi viene quasi da ridere

"Tu lo fai da tutto il giorno"

Vedo con la coda dell'occhio stringere i pugni, ma non dice niente, così sgancio la bomba finale.

"Vado a dormire in albergo questa notte, domani torno a casa"

Mi toglie con rabbia il cartone dalle mani, gettandolo nel lavandino, ma parte del liquido schizza a terra.
E pensare che non ne avevo bevuto nemmeno metà...
Sarei quasi tentata a rimanere a contemplare il mio succo, se solo la rabbia non mi avesse offuscato il cervello.

"Cosa diavolo fai?"

"No cosa fai tu, sei appena arrivata e già vuoi andartene?"
Incrocia le braccia al petto e sbatte il piede a terra. Praticamente sembro io alle interrogazioni di filosofia al liceo.

"Tanto non ho niente da fare qui"
Salgo le scale per dirigermi verso la 'mia' stanza.
Non mi va nemmeno di urlare, ma lui non è del mio stesso parere, perché inizia a sfogarsi

"Devi stare con me, me lo avevi promesso ieri"

"Si esatto, ma non starò con te solo quando tu hai tempo. Le relazioni non funzionano così, io do a te se tu dai a me. Ma tutto quello che ricevo da te sono solo porte sbattute e colpi bassi"
Indico me e lui, per rendere meglio l'idea.
Dovresti davvero cercare di gesticolare di meno Jyl!

"Tu non capisci"

"Perché tu non mi spieghi -ora sto urlando anche io- non mi parli mai, devo sempre analizzarti per cercare di capire. E i tuoi repentini cambi d'umore di certo non aiutano"

"Quindi che fai, abbandoni tutto alle prime difficoltà?"

"Tu l'hai fatto per primo"

Gli punto il dito contro.
Lui sembra colpito da queste mie parole, e abbassa il tono di voce, ma la rabbia trapela ancora nel suo sguardo.

"Io ho paura ok? Sei felice che l'abbia ammesso? Ho paura. Ogni persona a cui mi affeziono o va via o si ferisce. Mia sorella, mio padre, ora anche tu. Io non ce la faccio, sono stanco di tutto questo"

Rimango in silenzio non riuscendo a capire l'effettivo nucleo del problema

"E quindi perchè te la prendi con me?"

"Perchè anche tu te ne andrai. Sono sicuro che un giorno di questi tornerò a casa e troverò un biglietto che mi dice che tu e Jerome siete fuggiti in Italia"
Ridicolo.
"Bella scusa del cazzo. Fino a prova contraria eri tu che fino a qualche settimana fa ti scopavi Emma"

Il Rumore Del SilenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora