Capitolo 13

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Avete mai avuto quel brutto presentimento che tutto nella vostra vita stia per cambiare? Quella sensazione che ti blocca il respiro e ti sembra di avere un masso sullo stomaco?
Probabilmente tutti lo avete provato almeno una volta nella vita, quindi non mentite.

"Ci dispiace"

Il dottore va via, lasciando me e Andrew da soli. Lui, quasi barcollando, si siede su una sedia di plastica mettendosi le mani davanti agli occhi per coprirsi. Mi avvicino piano a lui, timorosa di una sua reazione, e gli poggio una mano sulla testa. Non so come, ma un secondo dopo la sua testa è appoggiata al mio ventre mentre mi stringe a sé.

Cerco di non pensare al dolore al fianco, e lo stringo a me mentre sento che cerca di trattenere i singhiozzi.

"Cosa faccio ora Jyl?"

Cosa si risponde in questi casi? C'è una risposta precisa? Perché se esiste mi piacerebbe saperla.

"Le stai accanto, le fai capire che suo fratello non ha paura"

"Ma io ho paura"

"Tutti ne abbiamo. Non per questo bisogna lasciarsi sopraffare dallo sconforto"

Lui mi guarda incerto
"Mi stai parlando da psichiatra o da Jyllian"

"Ti sto parlando da amica"

Lo sento borbottare qualcosa, ma non capisco cosa perché inizia a girarmi la testa, il dolore al fianco svanisce e dopo poco buio. Credo di essere svenuta.
O magari sei morta
Io spero nella prima
Mh non lo so cara, morire metterebbe fine a tutti i problemi che hai
Quasi quasi l'idea mi piace!
Eh, io te l'avevo detto...

Non so precisamente quanto ho dormito, ma al mio risveglio il sole è completamente calato. Credo sia notte fonda, sono stesa in macchina, col la testa appoggiata sulle gambe di Andrew, mentre una sua felpa mi funge da coperta. Lui dorme, mentre Cole guida. Non so quando è arrivato, spero solo che le cose con la sua famiglia siano migliorate. Al primo semaforo rosso che incontriamo lui si accorge che sono sveglia e si sporge per lasciarmi un bacio sulla fronte.

"Come ti senti?"

Mento o non mento? Questo è il problema...

"Sono stata meglio"

Lui mi sorride dolcemente, per poi afferrarmi una mano come per infondermi un po' della sua forza

"Starai meglio, vedrai"

"E la sorellina di Andrew invece?"

"Per ora è stabile, ma ogni giorno che passa rischia sempre di più di perdere la gamba. Ancora non sanno precisamente cosa c'è che non va, ma per ora la situazione è stazionaria"

"Domani mi spieghi meglio, ok?"

"Ora devi pensare a stare meglio, Jyl. Pensa per una volta prima a te stessa"

Accenno un piccolo sorriso, per poi stendermi meglio su Andrew cercando di coprirmi con la sua felpa.
Cole mi guarda per poi tornare a guardare la strada, assumendo però una postura più rigida.

"Ti stai innamorando di Andrew, Jyllian, e non credo che questa sia una buona cosa. Lui ormai è rotto dentro, ti feriresti solamente provando ad aggiustarlo. Se sei ancora in tempo non farlo, non affezionarti a lui"

Rotto dentro.
Sapevo cosa si provava ad essere un caso irrecuperabile, per molto tempo lo ero stata anche io, finché un giorno mi sono stancata di aspettare che qualcuno mi salvasse, e mi sono salvata da sola. Ho ricomposto pezzo dopo pezzo la mia vita, ricucito le ferite e chiuso porte che per troppo tempo erano rimaste aperte. E da questo ho imparato che non esistono casi irrecuperabili, quindi, perché non provarci anche con Andrew?

Il Rumore Del SilenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora