Capitolo 60

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Buona domenica a tutti🎈

Nella vita ci sono diversi valori a cui non rinuncerei mai: la famiglia, gli amici, il femminismo, l'uguaglianza, la libertà di pensiero...

Ma la cosa più importante, quella che nella vita di ogni essere umano non deve mai mancare, è solo una: la botta di culo.

Parliamo chiaro e tondo signore e signori: puoi nascere bello, intelligente, simpatico o addirittura eccezionalmente dotato. Ma senza la fortuna, sei un fallito.

Ed io sono una fallita.
Ed ora vi spiegherò anche il perché.

Abbiamo preso due brioche al bar, a me ovviamente è capitata quella che tra le due aveva meno Nutella.

Emma questa mattina ha mandato un messaggio sulla chat online che abbiamo in comune tutti noi, dicendo che era arrivate il corriere con il pacco che avevamo ordinato circa un mese prima. Tutte le cose degli altri erano arrivate in perfette condizioni. Le luci a led che avevo acquistato per la mia camera, invece, erano arrivate tutte rotte.

Dopo aver pagato la nostra colazione poi, ci siamo diretti verso la macchina. Andrew doveva uscire dal parcheggio così mi aveva chiesto di aspettarlo fuori, per controllare che non tamponasse nessuna macchina.
Era proceduto tutto secondo i piani quando una macchina aveva svoltato l'angolo velocemente prendendo a gran velocità la pozzanghera lì vicino, inondandomi di acqua sporca.

Il tutto si era concluso poi con la mia goffaggine: nel scendere dalla macchina ero scivolata, date le scarpe tutte bagnate, finendo con il volto sull'erbetta umida del mio giardino.

Probabilmente questa era stata una sorta di punizione divina di qualche Dio che aveva deciso di rendermi la vita un inferno dato il mio essere miscredente.

Tornata a casa poi, avevo scoperto che la caldaia si fosse rotta, e quindi avevo dovuto fare la doccia con l'acqua fredda. E va bene che l'acqua calda aiuta a rivitalizzare i capelli e la circolazione sanguigna, ma così era davvero troppo fredda.
Un pinguino si sarebbe rifiutato di passare del tempo nel mio bagno.

Mi sfrego le braccia con l'accappatoio di mio fratello, mentre aspetto che le gambe tornino alla loro normale temperatura corporea stando quanto il più possibile vicina alla stufa e allo scaldabagno.

"Potevi aspettare che ti riempissimo la vasca, idiota"
Mi da uno schiaffetto sulla nuca mio fratello, raccattando i suoi vestiti da terra e gettandoli nella cesta dei panni sporchi.

"Ma facevo schifo, ero tutta sporca"
Mi tremano quasi le labbra.

Vedo dallo specchio il riflesso di Aiden che mi squadra in malo modo.

"Mostrami il tatuaggio"
Mi dice lui, sorprendendomi.
Mi volto verso di lui, interrogandolo con lo sguardo.

"Andres mi ha scritto, dicendo di aver conosciuto il presunto fidanzato di mia sorella"
Virgoletta con le mani l'ultima parte della frase. Il suo tono apatico nasconde in realtà un grande fastidio.

"Sei sicuro di volerlo vedere?"
Lo provoco, godendomi la sua espressione spaventata che starà immaginando chissà quale scempio o dichiarazione verso Andrew.

"Ti spezzo le gambe se hai fatto qualcosa di stupido sorellina"

Nascondo una risata dietro alla manica dell'accappatoio. Apro un po' la scollatura di quest'ultimo e gli mostro il nuovo tatuaggio.

"Ti sei davvero fatta tatuare lì?"
Fa un cenno con la testa verso il decolté.

"Piantala Aiden"
Lo ammonisco. Lui alza le mani e continua ad analizzare il tatuaggio.
Gli piace, lo so. O perlomeno, capisce quanto per me sia significativo.

Il Rumore Del SilenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora