Capitolo 10

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Si dice che quando nasca un bambino ci sia sempre una stella a vegliare su di lui, osservandolo e facendo in modo che nella vita non faccia mai cazzate
Ecco. Io credo che il giorno in cui sono nata probabilmente stesse piovendo e che anche la mia buona stella si fosse rifiutata di venire in mio soccorso.

Ma perché vi dico tutto questo? Perché ora sono nella vecchia casa di Cole, in Canada. Sua madre ha tolto il suo vecchio letto mettendone uno matrimoniale affinché potessimo dormire insieme con queste esatte parole: ''Voglio che, se mai dovessi ricevere in questi giorni un nipotino, lui venga concepito qui.''

A momenti vomitato, e la tentazione di gettarmi dalla finestra era quasi incontenibile.
Il colpo di grazia è stato quando, prima di chiudere la porta, ci ha detto:
"Tranquilli, la stanza è insonorizzata e io e mio marito stiamo andando a fare spese, se volete possiamo portare con noi Andrew per lasciarvi soli"
Si gira verso di me facendomi l'occhiolino, anche se sinceramente a me sembrava più uno spasmo del Parkinson.

"Non si preoccupi Paula, Andrew può benissimo restare"

Ammettilo che vorresti dormire con lui stanotte, non con Cole.
Stai zitta.

Lei sembra un po' delusa, ma dopo averci salutato senza fare altre domande esce dalla stanza, e dopo due minuti sentiamo il portone di casa sbattere.
La tentazione di andare a controllare che non si sia nascosta in cucina per sentirci procreare è tanta, ma cerco di trattenermi.

"Dove altro la trovi una madre che ti incita a scopare?"
Ride Cole passandosi una mano sul volto.
Menomale che almeno lui la prende sul ridere, perché ora come ora ho sola voglia di prendere un bisturi e ficcarmelo nella giugulare.

Ma come sei melodrammatica...
Io sarei melodrammatica, a momenti quella donna ci buttava nel letto per non farci perdere tempo...
Effettivamente...

"Senti, parlando di cose serie, dove posso trovare qualcosa da mangiare?"

"In fondo al corridoio a destra c'è la cucina"

"Perfetto, grazie"

"Io sto andando a fare la doccia, vuoi venire con me tesoro?"

Mi giro verso di lui a sentire quelle parole per vedere se è davvero serio, e lo trovo appoggiato al muro che si morde un labbro cercando di essere sexy.

"Povero illuso, continua a sperarci"

"O andiamo tesoro, possiamo procreare anche sotto la doccia, non per forza nel letto."

Gli faccio il dito medio per poi uscire dalla stanza prima che abbia il tempo di rispondermi.

Come dovrei comportarmi il giorno del Ringraziamento? Dovrei fare la fidanzatina ideale, stringergli la mano, sorridergli, parlare del nostro primo incontro...
Dovresti innanzitutto evitare di baciare Andrew
Vabbè ma quello è successo solo una volta, non ricapiterà più.
Non ci stai credendo nemmeno tu, ammettilo che in fondo speri che ti baci di nuovo

Non posso crederci che Cole abbia tenuto questo segreto per tantissimi anni
Neanche tu l'avresti capito se non lo avessi beccato con Jerome. E ci vivevi con lui.
Ma questo è un altro discorso, io lo conoscevo da pochi giorni, loro sono i suoi genitori. Io a mia nonna non riuscivo nemmeno a nascondere se mi fossi fregata la merendina, figuriamoci il fatto di essere o meno gay.

Arrivo in cucina aprendo il frigo e mettendoci la testa dentro per vedere cosa c'è. Sono indecisa tra pane con la marmellata o pane col burro d'arachidi, il primo mi piace di più ma il burro d'arachidi non l'ho mai assaggiato, così nell'indecisione li prendo enntrambri spalmandoli ognuno su un toast, che poi unisco.
Ora capisco perché vendono il burro d'arachidi solo in barattoli enormi, io me lo finirei seduta stante.

Il Rumore Del SilenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora