"Hai fumato qualche sigaretta in questi giorni?"
Chiedo pianoDopo esserci asciugati velocemente il corpo e i capelli, io ed Andrew siamo tornati nel letto, avvolti dal caldo delle coperte e delle nostre braccia.
Non ho neanche rimesso i miei vestiti, ho solo fregato la felpa del mio coinquilino, che ora indossa un semplice maglione bordeaux.
Voleva metterne uno nero ma, dai, è Natale e i colori tristi sono proibiti in questo periodo.Quando gliel'ho detto ha alzato gli occhi ma alla fine ha ceduto.
"Nemmeno una"
Afferma sicuro. Alzo il volto e scruto il suo sguardo, cercando di capire se sia sincero o meno.
Lui si sporge per lasciarmi un bacio a stampo
"Te lo avevo promesso"Alza le spalle, noncurante di quanto per me sia importante sapere che ha rispettato questa promessa.
"Non lo faccio per un mio semplice capriccio, Andrew, ma perché ti fa male"
"Lo so Jyl, tranquilla. Ma tu devi anche capire che se fumo, lo faccio soprattutto per stress"
"Bhe cerca di fare qualcosa che sia più produttivo, anziché provocarti qualche malattia"
Lo ammonisco."L'ho appena trovato"
Passa una mano sulla mia coscia nuda, facendomi venire la pelle d'oca.
Alzo gli occhi al cielo e gli afferro la mano, portandola di nuovo a circondarmi il busto"Piantala maiale"
Sorride e si stiracchia, togliendo il braccio da sotto la mia testa, e facendomi sbattere sul materasso.
"Ahia cazzo, avvertimi prima Andrew"
Mi massaggio la nuca, sentendo la sua risata che non accenna a placarsi.
Potrei avere un'emorragia in corso e lui se la ride..."Dovremmo alzarci Jyl"
Sbuffo e guardo l'orario. Le 18:37.
Tolgo la coperta dal mio corpo, spostando una gamba fuori dal letto. Provo ad alzarmi, ma le braccia di Andrew si ancorano ai miei fianchi, rigettandomi sul letto addosso a lui."Che fai, scappi?"
"Hai detto tu che dobbiamo alzarci"
"Ho detto che dovremmo farlo, ma non ho mai detto che volessi farlo. Non ora soprattutto"
Mi accarezza una guancia, per poi alzare un po' il collo e baciarmi.Alzo le braccia verso di lui, abbracciandolo. Lui coglie questo movimento per infilare una mano sotto la schiena e alzarmi verso di lui. Ora gli sono praticamente stesa addosso, con la felpa che si è alzata e scopre metà del mio ventre e le mutandine bianche.
Strano ma vero non sono neanche imbarazzata.
"Vuoi il secondo round ragazzina?"
"Mh sarei tentata"
Mugugno sulle sue labbra, stringendomi di più a lui.
Con una mano gli sfioro il ventre, arrivando a tracciare il contorno della sua V."Jyl, posso-"
Gli tappo la bocca con una mano quando sento il rumore della serratura del portone. Lo guardo allarmata, mentre lui mi fissa confuso."Sono tornati"
Sussurro nel panico totale.
"O mio Dio la stanza è un casino totale, cosa facciamo?""Chiudi la porta a chiave, no?"
"Sei pazzo?! Se lo facessi Aiden capirebbe, e butterebbe giù la porta a spallate"
Sento dei passi avvicinarsi alla stanza, poggio di nuovo la mano sulla bocca di Andrew tappandogliela, e con occhi spaventati fisso il muro davanti a me, ascoltando cosa avviene fuori dalla porta.
Ho praticamente il cuore in gola.Ti prego fa' che non entri.
Fa' che passi avanti.Qualcuno si ferma proprio di fronte alla mia stanza, e da un rumore quasi inpercettipibe riesco a sentire la sua mano poggiata alla maniglia.
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Il Rumore Del Silenzio
RomanceFino a quel momento la mia vita era sempre stata una partita a scacchi, tutte le mosse compiute erano dettate da volontà altrui. E non ero una regina, né una torre. No, ero un semplice pedone, la prima che sarebbe stata sacrificata. Eppure la mia...