Capitolo 17

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"Giorno 1 in ospedale
Caro diario, ho deciso di iniziare a scriverti perché qui nessuno mi parla per più di dieci minuti prima di iniziare a piangere.
La mamma dice che fra qualche giorno torneremo a casa e io mi sentirò meglio, poi io mi sono coricata e la mamma mi ha raccontato la mia favola preferita, Mulan.
Ma non riuscivo a dormire perché mi faceva un po' male la gamba, ma lei non lo sapeva.
Mi ha preso la mano e ha iniziato a piangere. Forte.
Così ho aperto gli occhi e le ho chiesto perché piangeva, ma lei non mi ha risposto e mi ha abbracciata"

Stringo la mano di Andrew e giro la pagina del piccolo diario rosso con quella libera.

"Giorno 2
Oggi il dottore mi ha dato un foglio, mi ha detto che i bambini speciali come me possono mandare una lettera a delle persone, e loro avvereranno il mio desiderio.
C'erano tantissime cose bellissime, dei viaggi, conoscere persone famose, partecipare a degli spettacoli. Io ho solo chiesto di andare a casa, così la mamma ha parlato col dottore e dopo aver mangiato tornerò a casa mia"

Andrew gira la pagina ancora prima che la mia mano possa fermarlo.
Quando vede che però non ho intenzione di leggerlo, con la sua voce un po' tremante inzia a parlare

"Giorno 7
Oggi è tornato a casa il mio fratellone Andrew. Mi ha portato una ciambella, quella con lo zucchero colorato, la mia preferita.
Mi ha misurato la febbre. Avevo 37°. Non so se va bene, ma ho sentito dire alla mamma che l'infezione sta peggiorando. Non so cosa vuol dire, ma dev'essere una cosa brutta perché poi si sono abbracciati. Ho provato ad alzarmi ma la gamba mi faceva troppo male."

Vedo delle lacrime scendere sulle guance di Andrew, così continuo a parlare io, girando molte più pagine sperando di trovare una pagina felice

"Giorno 23
Ho chiesto ai miei genitori di andare al parco acquatico ieri a vedere i delfini, ma papà ha detto che ci andremo solo quando starò meglio. Poi la mamma ha messo la cassetta di Barbie sull'isola sperduta e alla fine l'abbiamo guardato tutti insieme. Non credo che andrò al parco acquatico, peccato... Volevo salutare i delfini"

Può una bambina di nemmeno dieci anni avere tutta questa tristezza dentro?

"Giorno 31
La mamma mi ha detto che ora Andrew ha una nuova amica, ha un nome strano e non me lo ricordo. Ho chiesto alla mamma se possiamo invitarla a pranzo uno di questi giorno, mi ha detto che ci penserà, spero di conoscerla"

A pié di pagina noto un'altra piccola frase

"Ho chiesto il nome ad Andrew, non mi ha detto niente ma è diventato tutto rosso. Poi mi ha abbracciato e mi ha detto che rimango la sua preferita"

"Giorno 32
Ciao diario, questa notte ho sognato di andare al mare. Eravamo tutti in acqua e abbiamo iniziato a giocare, poi Andrew mi ha preso sulle spalle e abbiamo fatto tanti tuffi.
Secondo te l'anno prossimo Andrew prenderà sulle spalle la sua amica? Io spero di sì, perché è proprio divertente.
La gamba oggi mi fa meno male, ogni giorno diventa sempre più leggera."

"Giorno 35
Ciao diario, scusa se scrivo poco, ma ieri sera mi è salita la febbre. Non mi sento molto bene. Ho deciso di fare un disegno di tutta la mia famiglia così quando saranno tristi potranno guardare questo disegno"

"Giorno 36
Il disegno non è uscito molto bene, perché ero stanca e la mamma non mi ha fatto rimanere fuori dal letto per molto. Magari domani se mi sento meglio provo a farne un altro.
Ieri Andrew mi ha chiamato, ha detto che Cole mi saluta. Spero che Cole verrà a salutarmi almeno una volta"

Il diario continua ma decido di chiuderlo e poggiarlo sul comodino prima che Andrew possa riaprirlo. Sento la sua mano strisciare sulle coperte del letto finché il suo mignolo non sfiora il mio. Guardo il suo viso chino, e poco dopo le sue labbra si schiudono.

Il Rumore Del SilenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora