Capitolo 70

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"Quanto testosterone contenuto in un'unica stanza"
Esclama estasiata Aleah che, sedutasi a capotavola, si gode la vista della grande tavolata quasi completamente al maschile.
"Tranne voi ovviamente, credo che ormai i vostri ormoni siano secchi"
Sventola una mano verso i miei nonni. Quando mio nonno Arthur aveva suonato al campanello, un'ondata di bei ragazzoni tutti muscoli erano andati ad accoglierlo. Tutti loro lo conoscevano, poichè mio nonno aveva finanziato diverse strutture e progetti, la maggior parte dei quali erano del mio filone. Molti di loro dovevano a lui tutto, soprattutto l'aiuto economico che aveva permesso loro di continuare a vivere all'estero, come Ethan o Oliver, che erano migrati a Roma nella speranza di diventare un giorno dei veri militari.

Mia nonna, seduta all'altra estremità del tavolo, si alza in piedi e ringrazia tutti di essere qui. Io traduco tutto ad Andrew. Infine dice di essere molto contenta di vedermi felice grazie alla loro presenza, e che è veramente contenta di sapermi innamorata di qualcuno a posto. Ecco, questa parte evito di tradurla al mio coinquilino.
Mi vuole organizzare il matrimonio?
No, semplicemente ti vuole fuori dalle palle

"Bene, dopo queste smancerie stile 'il tempo delle mele' io direi che possiamo anche iniziare a mangiare"
Esclama Aiden, alzandosi dal suo posto per prendere l'enorme coppa piena di pasta al sugo.
Riempie prima il suo piatto, poi il mio.
Carlos porge il suo ad Aiden, che lo guarda alzando le sopracciglia.
"Non hai le mani?"

"Certo che ce l'ho"
Esclama il mio amico, con il recipiente ancora a mezz'aria.

"E allora usale"
Gli sistema davanti la coppa di pasta.

"Ma a lei l'hai fatto tu"
Mi indica

"Si ma lei è mia sorella"

"E quindi noi due non siamo niente?"
Si porta una mano al petto, fingendo di asciugare una lacrima. Aiden alza gli occhi al cielo ma è divertito. E' impossibile rimanere seri se c'è Carlos.

"E poi io sono speciale"
Intervengo ammiccando un sorrisetto verso il mio amico. Lui prende una pennetta dal piatto di Cris, che è alla sua destra, e me la tira addosso. La pennetta atterra sulla mia fronte, e riesco chiaramente a sentire il percorso che fa, scendendo prima sul naso e poi finisce all'interno della mia maglietta.
Sbuffo rumorosamente e lo guardo male, poi infilo una mano nella scollatura e cerco la piccola forma di pasta che, sono sicura, mi avrà sporcato il reggiseno color carne.

"Cos'è questo, l'inizio di un porno?"
Si aggiunge alla conversazione Albert che, essendosi alzato dal suo posto per passare ad Andrew la coppa di pasta col pesce, ha notato la scena.
"Si amico, le faccio ancora quest'effetto"
Gli da una spallata Carlos. Lui guarda il punto in cui l'amico lo ha toccato; si riaggiusta la maglietta e inizia a mangiare.
Carlos alza gli occhi al cielo
"Davvero, certe cose non cambiano mai"
Ammicca verso l'amico.

Per quanto Albert possa conoscere da diversi anni tutti noi, non è molto avverso al sentimentalismo. In realtà è come se non riuscisse ad abbandonare neanche per qualche ora il ruolo di soldato. Non mi stupisce il fatto che Giordano abbia scelto proprio lui per una missione tanto delicata.

E poi ci sei tu, che in due anni di militare hai solo perfezionato l'arte di essere una buffona.

"Los mi passi l'aranciata?"
Domanda mia sorella, che stranamente è seduta tra Cristiano e Ethan, a due posti di distanza da Carlos.
Vai Lex, fai conquiste!
"Certo splendore, tieni"
Lui prende la bottiglia e finge di lanciargliela, costringendo mia sorella a coprirsi la testa con le mani.
Carlos ride divertito
"Mio Dio, sei più cagasotto di tua sorella"
Esclama riferendosi ovviamente a me.
Lei gli fa il dito medio, poi gli tira un pezzo di insalata, al quale Carlos risponde con una patatina fritta. Cris, che è al centro tra loro, continua a mangiare tranquillo, non curandosi dei pezzi di cibo che gli cadono addosso. Ormai è abituato a queste scene.

Il Rumore Del SilenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora