La porta si spalanca ed un sorridente Andrew fa il suo ingresso. Si getta sul letto vicino a me, facendomi sobbalzare.
"Ei amore, cosa stai facendo?"
Si regge il capo con una mano. L'altra invece si posa sulla mia coscia, facendomi delle tenere carezze."Stavo guardando un catalogo di tende per il salotto"
Gli mostro il piccolo libricino che reggo sulle gambe."E non mi chiedi un consiglio?"
"Perchè dovrei?"
"Forse perchè viviamo insieme e questa è anche casa mia?"
Parla in tono ovvio.Lo guardo sorridendo.
"Da quanto aspettavi di dirlo?"
Lui ammicca un sorrisetto sghembo.
"Da troppo tempo"
E si sporge per unire le mie labbra alle sue in un rapido bacio."D'accordo, se vuoi essere utile in qualcosa allora vai a prepararmi una cioccolata calda"
"Ma siamo in primavera. Fuori ci saranno quasi trenta gradi e tu mi chiedi una bevanda calda"
Indica la finestra aperta."Vuoi renderti utile? Altrimenti scendo da sola"
Incrocio le braccia al petto. Lui sbuffa e alza gli occhi al cielo, ma dopo un'occhiataccia si alza e svanisce al piano inferiore.Nel vedere le ennesime tende orrende sbuffo e chiudo il libretto. Prendo il computer e controllo le ultime email, poi per sbaglio apro una cartella medica di un paziente di Andrew.
Si tratta di un bambino, Elliot, ricoverato a causa di un grave incidente in auto dove ha perso la vita la madre, mentre il padre è in coma da dieci giorni. La cartella dice che il parente più prossimo è un prozio che vive in Austria, ma da quanto si legge non è intenzionato a prendere in affidamento il nipote. Secondo il sistema giudiziario americano verrà spostato prima in una casa famiglia e, se le cose dovessero andare male, in un orfanotrofio. Povero piccolo, non ha neppure tre anni e già soffre così tanto!Invio il fascicolo sulla mia email e chiudo tutto. Poi prendo il telefono e mando la buonanotte ai miei familiari. Ash come ogni sera mi videochiama per mandarmi un bacio e urlarmi il solito 'ciao zia Jyl'. Sorrido al ricordo della prima volta che Ash mi ha chiamato zia. Ho pianto per dieci minuti abbondanti, mentre Andrew rideva e mi stringeva in un abbraccio.
Sei patetica!"Ecco a te dolcezza!"
Entra in stanza Andrew, porgendomi una tazza rossa con vari simboli natalizi."Grazie"
Gli sorrido, sporgendomi per dargli un bacio sulla guancia. Soffio sulla cioccolata per poi berne un piccolo sorso. Quando noto che anche lui ha una tazza fumante tra le mani alzo le sopracciglia, ma mi liquida con un gesto della mano."Allora, hai trovato qualcosa di carino?"
Domanda sedendosi dietro di me, facendomi capitare tra le sue gambe. Appoggio la schiena sul suo petto."Niente, voi americani non avete proprio gusto"
Una sua mano mi pizzica il fianco, facendomi ridere.
Bevo in silenzio la mia cioccolata, mentre lui cerca un programma da guardare in tv. Non trovando niente seleziona una puntata scaricata di Masterchef Italia.
Proprio un programma da guardare in coppia... C'è chi col proprio fidanzato guarda cinquanta sfumature, e poi ci sei tu!"Hai comprato dei nuovi libri?"
Mi domanda guardando lo scatolone posto ai piedi del letto. Annuisco e mi sporgo per prenderlo.
"la teoria degli elementi, il club Z, il piano di fuga"
Legge ad alta voce i titoli.
"L'ultimo sembra carino""E' una sorta di poliziesco, parla di un detenuto e un'avvocatessa. Credo che lo leggerò per primo"
Sfioro con le dita le copertine lucide e ancora intoccate, poi li sistemo di nuovo nello scatolone. Domani mattina ordinerò tutti i miei libri nella grande libreria in salone.
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Il Rumore Del Silenzio
RomanceFino a quel momento la mia vita era sempre stata una partita a scacchi, tutte le mosse compiute erano dettate da volontà altrui. E non ero una regina, né una torre. No, ero un semplice pedone, la prima che sarebbe stata sacrificata. Eppure la mia...