Capitolo 49

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Guardo le bollicine attaccate al pentolino in ferro, mentre continuo a girare il latte che piano piano diventa marrone a contatto con il cioccolato in polvere.

"Jyl hai finito?"
Mi richiama mio fratello, con la testa piegata nel frigo a cercare qualcosa.

"Dovete aspettare ancora un paio di minuti, sta iniziando adesso ad addensarsi"
Continuo a creare cerchi in senso orario con il cucchiaio, in modo che il latte non si bruci e non si attacchi al pentolino.

Prendo con la mano sinistra la noce moscata dal cassetto, e ne aggiungo un po' nella mia tazza e in quella di Aiden. In quelle delle mie sorelle invece ci aggiungo un pizzico di cannella.

L'ultima volta che ho bevuto una cioccolata ero con Andrew, seduti sul divano, alle undici di sera. Ricordo che lui aveva avuto un turno estenuante in ospedale così, non appena aveva finito di fare la doccia, mi ero fatta trovare seduta in soggiorno con due tazze bollenti di cioccolata davanti. Lui mi aveva stampato un piccolo bacio e mi aveva preso la mani, conducendomi in salotto a guardare insieme a lui un nuovo episodio di 'Matrimonio a prima vista USA'.

Oramai sono diversi giorni che io ed Andrew non passiamo un po' di tempo insieme, se non in videochiamata. E la sola cosa di sentire la sua mancanza mi rende consapevole di una certezza che quasi mi spaventa: Andrew fa parte della mia quotidianità, e senza lui le mie giornate non sono più le stesse.

Ovviamente non posso lamentarmi, sono qui in Italia a festeggiare le festività con la mia famiglia. E per me la famiglia è sempre stato il nucleo, il pilastro della mia vita.
Ma si sa, quando si inizia una nuova amicizia o relazione, non si riesce a fare altro che non sia pensare a quella persona.
Ma è davvero questo che mi succede con Andrew?
È solo l'euforia del primo periodo, o sono realmente e genuinamente innamorata di lui?

Io dico che se non stai attenta bruci sia il latte che il pentolino.

Ricomincio a girare il miscuglio, con movimento più disinteressato.
Qualcuno mi avvolge con le braccia le spalle e, pur sapendo che è una cosa praticamente impossibile, una piccola e remota parte di me spera che sia proprio Andrew.

"A che cosa stai pensando sorellina?"
Come non detto.

Porto la testa leggermente indietro, per far sì che si appoggi alla spalla di Aiden.
"Niente di che"

"Sei sicura? Puoi sempre parlare con me, lo sai"

"Tranquillo, non è nulla di serio. Ero solo un po' sovrapensiero"
Mi sposto per versare la cioccolata ormai pronta, e lui allontana le sue braccia dal mio corpo.

"D'accordo. Quando vuoi allora, sai dove trovarmi"
Mi lascia un bacio sulla guancia, per poi portare le prime tre tazze in salotto, dove la mia famiglia mi aspetta seduta a terra intorno all'albero. È il momento dei regali.

Poggio le due tazze di fronte ai miei nonni e subito dopo inizio a sorseggiare dalla mia questo miscuglio delizioso.

"Chi vuole iniziare?"

"Inizio io"
Aleah alza la mano volendo, come ogni cosa che fa, essere la prima.
Consegna a tutti noi un pacco, poi si siede di nuovo, guardando con gioia tutti noi.
Scarto il mio, alzando gli occhi al cielo quando vedo che mi ha regalato un costume intero.

"Sei seria?"

"Si, tu non ti decidevi ad abbandonare quei mutandoni orrendi con cui osi ancora andare al mare, così mi sono stufata e te ne ho comprato uno io. Ho anche approfittato dei saldi per pagarlo a metà prezzo, quindi è stato ancora più soddisfacente"
Inevitabilmente un sorriso nasce sulle mie labbra.

"È bello"
Interviene Lexie guardando il mio regalo, per poi stringersi al petto la confezione di pennelli glitter che la sorella le ha regalato.
Aleah e Lexie sono più o meno come me e Aiden, sono molto più che sorelle, sono una l'anima gemella dell'altra.

Il Rumore Del SilenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora