Capitolo 92

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"Stai ferma dannazione"

"No Jerome, non ci penso proprio a percorrere la navata davanti a mezzo centinaio di persone vestita come se fossi la piccola pastorella"

"La piccola pastorella? -alza un sopracciglio Cole- quindi noi saremmo le tue pecore?"

"Amore non parlare di pecore, che sono due giorni che non facciamo sesso"
Si volta verso di lui Jerome.
Cole in risposta ammicca un sorrisetto malizioso e lo fissa negli occhi mentre si lecca il dito pieno di briciole.

"Ripetetemi perché lui può starsene lì a mangiare patatine mentre io devo sorbirmi questa tortura"
Sbuffo indicando prima il mio coinquilino e poi Jerome, che tenta invano di stringermi il corsetto dell'abito.

"Ora basta, ci rinuncio; ora ci penserà Cole, e ti avverto che non sarà una cosa piacevole"
Si allontana Jerome, che prende il pacchetto di patatine e spinge il suo ragazzo verso di me.

Lui sbuffa e prende le due estremità dei lacci.
"Ricordati che lo fai per Lynette"
Mi avverte. Poi senza avvertirmi stringe il corpetto con un'unica mossa, mozzandomi il fiato.

Mi porto una mano sul petto e controllo che il cuore batta ancora.
"Deficiente!"
Grugnisco contro di lui, che invece chiude con un fiocco il vestito e mi liscia la gonna.

"Questo matrimonio mi sta causando troppo problemi"
Borbotto guardandomi allo specchio.

Sono orrenda: Lynette ha scelto come tema del matrimonio il color lilla, ed io essendo la sua damigella devo indossare il vestito scelto da lei. Un corpetto mi stringe il seno, poi del tulle e lunge balze mi coprono le gambe, creando dinamicità.

Mi fa schifo e ho provato più volte ad andare a sbraitare contro la sposa, che conoscendo la mia probabile reazione non mi ha permesso di vedere il vestito fino a questa mattina.

"Sei bellissima ragazzina"
Esclama una voce. Mi volto verso di essa e trovo anche Andrew seduto assieme ai miei amici a mangiare.
Mi avvicino e prendo una patatina dal pacco.

"Bella manicure"
Esclama una quarta voce, Aiden.
Gli faccio il dito medio mettendo ancora più in rilievo le unghie color panna con un po' di sfumatura lilla all'estremità. Non vedo l'ora di toglierle, le detesto.

Provo a prendere un'altra patatina ma Cole mi schiaffeggia la mano. Lo guardo interrogativa.
"Se ne mangi un'altra il corpetto cede, quindi stai ferma e digiuna"

"Facile parlare per te, tu indossi solo una camicia ed un gilet"
Cerco di non scoppiare a ridergli in faccia quando noto i particolari lilla, come i bottoni o i polsini.

"E per la cronaca, anche voi fate abbastanza schifo"
Li indico.

Aiden storce il naso.
"Effettivamente non è stata proprio una buona idea scegliere il color lilla"
Ridacchia Andrew.

"Perché no? A me piace"
Esclama contento Jerome, prima di ricevere un'occhiata dubbiosa da tutti.

"Scusatelo, è la mancanza di sesso che parla per lui"
Gli batte una mano sul petto Cole.

"Emma?"
Chiedo a mio fratello, che probabilmente viene proprio dalla sua stanza.

"Ha pianto solo due volte, il che è un gran passo in avanti"
Annuiamo tutti ma nessuno dice una parola.

Sono passati undici giorni dal funerale della madre.
Lynette aveva posticipato il matrimonio, ma è stata proprio Emma e chiederle di farlo comunque, in tal modo avrebbe staccato il cervello dal turbinio di pensieri negativi.
Aiden è dovuto tornare obbligatoriamente in accademia due giorni dopo, ma è rimasto lì a malapena cinque giorni, periodo in cui Emma è sempre stata con noi e specialmente con Andrew.

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