Capitolo 51

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Nella vita sono sempre stata la nipote zitella che non ha mai portato nessun ragazzo a casa, quindi ero considerata tranquilla, non quella da tenere d'occhio.
E credevo anche che sarei perfino morta zitella, ma poi è arrivato Andrew, che ha stravolto l'equilibrio che mi ero creata.

Siamo seduti a tavola e la situazione è apparsa critica già dal primo momento, quando Aiden ha dovuto cedere il suo posto accanto a me ad Andrew.
Poi Andrew mi aveva lasciato un bacio sulla guancia, facendomi arrossire. In contemporanea anche Aiden è diventato rosso, ma non di imbarazzo, bensì di rabbia.
A momenti avrebbe cavato gli occhi al mio coinquilino utilizzando solo un cucchiaio da minestra.

Non potevo neanche richiamarlo, perché io avevo praticamente minacciato di morte tutte le sue ex, quindi sarei sembrata un'incoerente.

"Jyl chiedigli se vuole altra pasta"

"Nonna basta, è già il secondo piatto che mangia, non credo che riesca a tollerarne un altro"

"Tu chiediglielo e non fare la maleducata"

Alzo gli occhi al cielo, ma riferisco tutto ad Andrew, che sorride a mia nonna ma nega con la testa.
Credevo che il pranzo sarebbe stato difficile, dato che con Andrew a causa della differenza linguistica avrei parlato solo io. Invece con mia grande sorpresa anche Aleah e Lexie erano molto migliorate in inglese, certo Andrew era costretto a parlare più lentamente e loro facevano diversi errori, ma tutto sommato riuscivano a comunicare.

Aiden al contrario era caduto in un silenzio catatonico, sembrava una statua di cera.
Io credo che stia decidendo qual è la stanza ideale della casa per torturarlo senza che nessuno lo noti.

"Quindi Andrew spiegami, come fai a vivere con Cole che è così simpatico, e con mia sorella che invece è così -mi guarda Aleah per cercare la parola giusta- noiosa"

Eccola che ci risiamo.
Ma mia sorella non era lesbica fino a tre mesi fa? Perché sembra quasi innamorata del mio coinquilino, gay anche lui tra l'altro.

"In realtà Cole è infantile quasi più di lei, per questo vanno molto d'accordo"
Beve un sorso d'acqua lui, lanciandomi un'occhiatina d'intesa. Occhiatina che non sfugge ad Aiden, che si alza dal tavolo con la scusa di prendere la frutta.

"Ti dispiace se ti lascio con loro un minuto?"
Sussurro all'orecchio di Andrew, che mi sorride e mi dice di andare.

Raggiungo mio fratello Aiden, che in questo momento ha le mani sotto il getto dell'acqua. Brutto, bruttissimo segno.

Mi avvicino a lui e chiudo il rubinetto, per poi abbracciarlo da dietro.
"Perché sei geloso Aiden?"

"Perché non mi hai detto nulla di lui?"

"Bhe tu hai fatto lo stesso con la storia della tua famiglia biologica"

"E tu mi hai risposto con una sceneggiata, quindi direi che siamo pari"

Gli stringo un braccio e lo faccio voltare, poi gli aggiusto un po' i capelli che ora sono particolarmente sfatti. Per non lasciarci troppo tempo da soli ha fatto la doccia in nemmeno cinque minuti, cosa strana dato che lui in bagno ha praticamente messo le radici.

"Perché sei geloso Aiden?"
Lui distoglie lo sguardo e si morde il labbro
"Sei la mia bambina, la mia sorellina maggiore"

"Quello che dici non ha senso"
Rido. Lui ammicca un sorriso tirato
"Lo so, ma tu sei sempre stata la sorella tranquilla di cui non dovevo preoccuparmi"

"Il fatto che io sia cresciuta non cambia niente tra noi"

"Ma ora devo dividerti con lui"
Lo blocco prima che aggiunga altro

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