"Sono stanca, lasciami dormire"
Borbotto contro Andrew, non volendo abbandonare il mio morbido letto."Metto le scarpe ad Elliott e vengo a prenderti, goditi questi ultimi due minuti"
Mi punta un dito contro, a cui rispondo con uno sbuffo.
Questo è sequestro di persona, ribellati Jyl!Esce dalla stanza, ma prima che la porta possa chiudersi un piede la blocca.
"Ma come sei bella zia Jyl"
Esclama sorridendo Jerome, mentre le sue mani sono strette da Julian e Sebastian."Ciao"
Saluto loro, sorreggendo il capo con una mano. Entrambi salgono sul mio letto e mi regalano un bacino, per poi urlare nell'accorgersi che dalla mia finestra si vede la loro casa."Andiamo Seba, vediamo in quali stanze riusciamo a vedere la nostra casa"
Esclama euforico Julian, trascinando con sé il suo gemello molto più calmo.
Sembra l'euforia di Aleah che trascina con sè la pacatezza di Lexie.Jerome urla loro di non correre, poi si stende al mio fianco portando il suo volto a poca distanza dal mio.
Questo è il momento giusto per baciarlo; sarà così rapido che non se ne accorgerà nemmeno!"Come stai?"
"Ho sonno"
Piagnucolo.
"E vorrei strofinarmi gli occhi, ma ho messo il mascara e Lynette mi ha gentilmente intimato di stare ferma""Immagino quanto fosse gentile il suo tono"
Ride, prima di avvolgermi in un abbraccio.
Rimaniamo in silenzio qualche secondo, mentre al piano superiore sento i bambini urlare felici."Non ti ho mai ringraziato"
Sussurro aprendo gli occhi. Lui aggrotta le sopracciglia non capendo.
"La borsa di studio, so che l'hai pagata tu"Lui cerca di fingersi indifferente, ma trattiene un sorriso.
"Non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi permesso di continuare a studiare qui in America. Senza il tuo aiuto probabilmente ora sarei in Italia, e Andrew avrebbe dimenticato il mio nome"Lui sorride e gioca con i miei capelli arricciati.
"Non l'ho fatto solo per te, anzi, credo che la mia sia stata più una decisione egoista; sei una persona troppo importante, e io ho bisogno di averti nella mia vita"
Mi guarda negli occhi.
"E non sono l'unico a pensarlo, perché quando ho chiesto a Cole di cambiare casa subito dopo il matrimonio lui era titubante, diceva di non riuscire ad immaginare di svegliarsi la mattina senza trovarti un cucina con un occhio ancora chiuso mentre aspetti il caffè"Arriccio il naso sorridendo.
"E infatti non ho voluto rinunciare a tutto questo"
Si insinua nella nostra conversazione una terza voce. Mi sporgo per vedere Cole sedersi ai piedi del letto."Sono una coinquilina e vicina fantastica, lo so"
Mi pavoneggio. Loro ridono, poi Cole ritorna serio."Jerome, vai a recuperare i tuoi figli al piano di sotto. Per i successivi minuti non voglio vedere nessuno di voi quattro, o rischio di fare una pazzia"
Punta un dito contro il marito, che alza gli occhi al cielo ma si rimette seduto.
Mi lascia un bacio sulla guancia e scende al piano inferiore."Sei pronta coinquilina?"
Mi sorride Cole. Io scuoto la testa.
"Dai, non essere gelosa""Io non sono gelosa"
Borbotto."E non essere bugiarda"
Mi pizzica una gamba."Cole sto per picchiarti"
Lo avverto, al che lui alza le mani.
Apro le braccia e lui, proprio come quando eravamo nel nostro appartamento, mi prende in braccio e mi rimette in piedi.Afferro il braccio che mi porge e usciamo dalla stanza.
"Sai, pensavo che potremmo costruire una casetta sull'albero per i bambini, proprio al centro del giardino"
Mi mostra una foto trovata su internet.
"Mi sembra un ottima idea"
Sorrido. Io e Cole abbiamo deciso di non voler dividere i nostri giardini. Avevamo una piccola staccionata in legno, messa lì per fare scena, ma poco più di un anno fa i gemelli hanno inventato un diabolico piano per smontarla, quindi abbiamo deciso di toglierla.
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Il Rumore Del Silenzio
RomanceFino a quel momento la mia vita era sempre stata una partita a scacchi, tutte le mosse compiute erano dettate da volontà altrui. E non ero una regina, né una torre. No, ero un semplice pedone, la prima che sarebbe stata sacrificata. Eppure la mia...