Prologo

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Melanie

— Settembre.

L'università è sempre stata un obbiettivo lontano per me, non ha mai rispecchiato le mie aspettative e tuttora, nonostante abbia finito scuola già da un anno, sembra non essere la strada che meriti.

Fin dal primo giorno di liceo ho capito che studiare e avere degli ottimi voti non faceva per me. Le scuole a Dahlonega, specialmente la Lumpkin County High School, erano noiose. I professori ti tartassavano e i compagni lecchini si limitavano soltanto a guardarti male per i corridoi o a lezione.

Il primo incontro con la mia compagna di banco non è stato affatto dei migliori. Ricordo ancora la figura di merda che le feci fare a causa di un piccolo incidente. Da quel giorno lì non mi rivolse più la parola e l'anno dopo chiese al professore di spostarla in prima fila.

Accanto a me venne Josh, un ragazzo completamente apposto dal mio essere ma dall'aria saputella. Siamo stati ottimi amici fino a quando non mi sono ritrovata nel suo letto all'età di sedici anni. Da lì non ho più smesso.
Ed è così che ho perso la mia verginità.

Non siamo mai stati insieme, lui non è un tipo da relazioni e nemmeno io ma divertirsi con lui è stato un ottimo passatempo.

Ce la siamo spassata fino a quest'estate, poi ognuno non ha intrapreso la propria strada. Mesi fa ha fatto domanda in ben 3 scuole diverse. L'Università di Harvard era il suo obbiettivo, ma anche la Emerson College e la Loyola Marymount University non gli dispiacevano.
Infatti, quest'ultima è riuscita a dargli l'opportunità di trasferirsi definitivamente a Los Angeles.

Ora che siamo a settembre trovo strano non dovermi alzare per andare a lezione, ma sono contenta di aver finito il liceo. Non ne potevo più.
Mi sono diplomata con il massimo dei voti e oltre ad aver resa fiera di me la mia famiglia, sono riuscita anche ad avere quella piccola consapevolezza di riuscire a combinare qualcosa di vero nella vita con poco impegno.

I miei genitori hanno fatto tanto per me e per i miei fratelli, ma solo Collin e Josephine sono riusciti a renderli fieri proseguendo gli studi anche dopo il liceo. I miei hanno provato a stimolarmi ma non c'è stato niente da fare. Preferisco lavorare che studiare.

Collin e Josephine sono entrambi all'università, Collin al terzo anno mentre Josephine al quarto. Sta per finire lei e, volendo diventare medico proprio come nostro padre, dovrà proseguire poi altri studi.

So che ce la farà. È sempre stata la migliore di noi 3.
Per quanto riguarda Collin la situazione è già diversa. Ha le idee confuse e non sa bene cosa fare una volta uscito dal college.

Mio padre non fa altro che spronarlo a diventare medico ma non è la strada giusta per lui e di questo ce ne siamo accorti tutti tranne nostro padre.

Ha ancora un anno per decidere cosa fare della sua vita una volta uscito fuori dal college, perciò mi sembra inutile continuare a stressarlo sul futuro.

Tornando a me, invece, in questo anno ho fatto qualche lavoretto e grazie ai miei piccoli stipendi mi sono messa qualche soldo da parte.

Il mio sogno sarebbe quello di trasferirmi un giorno. Avrei dovuto già farlo sei mesi fa, ma a causa di mia madre non sono più riuscita a partire.

Soffre da anni di una grave malattia che l'ha portata a stare su una sedia a rotelle. Abbiamo cercato di curarla in tutti i modi e di impedire il diffondersi di questa malattia nei suoi muscoli, ma non c'è stato niente da fare.

A fine anno, nonché tra 4 mesi, partirò per Las Vegas e finalmente potrò prendere in mano la mia vita.
Non ho idea di come sia la vita lì, so solo che non ci si annoia mai. E nonostante abbia delle buone ragioni per partire mi chiedo soltanto se sarà facile andarmene via da qui senza rimpianti oppure no.

One night more Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora