Capitolo 8

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Melanie

Verso fine serata tutti stiamo aspettando il dessert.

«Allora Collin, con Giusy le cose come vanno?» chiede Finn guardando mio fratello.

«A dire il vero ci siamo lasciati sei mesi fa» risponde e Finn, preso dall'imbarazzo, si scusa subito.

«Non lo sapevo, mi dispiace».

«Oh no, non preoccuparti. È stata una decisone di entrambi, nessuno ha sofferto più di tanto» ammette.

«Capisco» replica lui.

«E invece tu, Melanie?» continua a chiede.

Tutti si girano verso di me e a quel punto, prendo coraggio e dico: «Non sono fidanzata».

«Seriamente?» domanda sorpreso.

«Sì» rispondo.

«Bella come sei non posso credere ad una cosa del genere!» afferma ed io sorrido.

«Dovrai crederci invece, perché non ho nessuno» ripeto.

«Ma avrai la fila dietro di te» aggiunge.

«Beh questo non lo so, ma nessuno per il momento ha catturato veramente la mia attenzione. Diciamo che i miei gusti sono molto singolari, non sono una tipa che si accontenta e sono molto difficile da gestire. Questo è meglio metterlo in chiaro sin da subito» dichiaro e mio padre conferma.

Tutti scoppiano a ridere tranne Jason e a quel punto Leila dice: «Diciamo allora che per il momento sei rimasta fedele al tuo primo amore».

«Al mio primo amore?» ripeto ridacchiando.

«Non sono mai stata innamorata di nessuno» rivelo.

«Ma come no! E Jason dove lo lasci?», guarda il figlio ed io mi sento morire dentro.

Vi prego no. Non iniziamo a parlare di questo argomento proprio adesso che siamo tutti in famiglia perché potrei morire all'istante.
Avevo 3 anni all'epoca.

Che imbarazzo.

«Signora Leila la prego», sgrano gli occhi e lei ride.

«Oh andiamo Melanie, è una cosa carina da ricordare. Eri un sacco carina quando all'età di soli 3 anni raccoglievi le margherite per Jason. Lui, nonostante avesse molti più anni di te, arrossiva sempre quando gliele davi e non appena tornava a casa le accudiva sempre. Per non parlare di quando ti facesti male nel giardino di casa nostra all'età di 5 anni. Ricordo ancora che nessuno di noi, compresa tua madre, riuscì a calmarti. Soltanto stando nelle braccia di Jason riuscisti a trovare la pace e a smettere di piangere» dichiara portandosi le braccia al petto.

«Menomale che quei tempi sono finiti, ringrazio il signore per avermi fatto cambiare gusti» ribatto e subito sento lo sguardo di Jason bruciarmi sulla pelle.

Ops, ti ho offeso caro mio?

«È bello cambiare ogni tanto, ma a quanto pare non a tutti interessa farlo», mi giro verso mia sorella e la guardo dritta negli occhi.

«Sapete... mi piace sperimentare cose nuove, infatti è per questo che non ho un tipo di ragazzo ideale. A differenza di qualcun altro qui dentro che a quanto pare la minestra riscaldata la trova al quanto appetitosa» aggiungo e lei ingoia il nodo in gola.

Melanie 1 Josephine 0.

Il Karma gira bastarda. Penso.

Tra di noi cala il silenzio.

«Bene ok... Mentre tu Josephine?» chiede Leila guardando mia sorella.

Lei distoglie lo sguardo da me e lo posa sulla madre dei ragazzi.

«Io cosa?» domanda innocentemente.

«Sei fidanzata?».

«No».

«Davvero?», la madre di Jason sembra sorpresa dalla risposta di mia sorella e alterna lo sguardo dal figlio a lei talmente velocemente che nemmeno un gatto, in preda ad acchiappare un gomitolo di lana, ci riesce.

«Già Josephine, davvero?» aggiungo io alzando entrambe le sopracciglia.

Con questa domanda metto subito in soggezione mia sorella e lei poco dopo dice: «No, non lo sono».

«Oh bene, vorrà dire che arriverà il momento giusto per tutti e 3. Io ormai con i miei figli ho perso le speranze», guarda entrambi e Finn ride.

«Sono fidanzato da un anno e mezzo, cosa vuoi da me?» chiede lui facendo il finto offeso.

«Speriamo che questa sia la volta buona» si lamenta lei. Lui alza gli occhi al cielo e poi guarda il fratello.

«È lui il Don Giovanni della situazione mamma».

«Non si innamorerà mai di nessuna, ha il cuore di ghiaccio» ribatte il fratello.

«E menomale. Qui dentro sono il più furbo, figuriamoci se voglio una donna al mio fianco pronta a rompermi i coglioni» replica Jason.

«Le parole...» lo corregge la madre.

«Hai ragione» replica il figlio.

A quel punto mio padre inizia a parlare del viaggio che tra pochi mesi farà con mia madre. Poco dopo mi alzo, fingendo di dover fare una chiamata importante, e mi avvio fuori casa.

One night more Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora