Jason
«Melanie fermati, sei ubriaca. Non fare nulla» le ordino cercando di essere il più rude possibile.
Il mio auto controllo in questi casi sa resistere, ma mi basta poco per perderlo.
A maggior ragione se vengo provocato.
«Calmati, non farò nulla. Solo che... Non sei l'unico a dovere far scontare a l'altro questioni avventure in passato» commenta e subito mi si gela il sangue.
Non avrà mica scoperto di...
No, è impossibile.«Di che parli?» chiedo.
«Di questo» dice prima di iniziarmi a baciare il collo.
Mentre succhia e morde la pelle riscopro la piacevolezza di questa sensazione.
«Melanie fermati» le ordino.
Lei invece di ascoltarmi, inizia a muoversi su di me e prima di costringerla a continuare, mi libero dalla sua presa e la blocco per i fianchi.
«Melanie» le dico di nuovo ma lei se ne frega.
Sono già duro, cazzo.
«Non fermarmi, so che lo vuoi», prende in mano i miei polsi e me li riporta sopra la testa.
Riprende a muoversi e tira i miei capelli all'indietro, per farsi più strada sul mio collo.
«Ti piace?» sussurra al mio orecchio.
«Sì» mi lascio scappare detto ed è proprio lì che lei scende dalle mie gambe e si siede affianco a me.
«Non dirmi che...», mi alzo in piedi e corro verso lo specchio.
Un grande livido viola colora la mia carnagione chiara.
«Sei forze impazzita? Io lavoro» le ricordo.
«Anche io, eppure i primi 3 giorni me li sono dovuti fare con il tuo succhiotto addosso» ribatte.
«Ma se l'hai coperti!».
«Piccolo dettaglio non rilevante».
«Oh eccome se lo è», mi avvicino a lei ma prima di farmi riaprire bocca mi dice: «Non potevi pretendere di fare quello che ti pare senza essere ripagato nello stesso modo. La prossima volta, mio caro Jason, ci ripenserai due volte prima di rifarmi un succhiotto».
Sghignazza e si infila sotto le coperte.
«Sei una stronza» le dico.
«Mi pare che ti piaceva però ciò che ti faceva questa stronza fino a pochi minuti fa», mi fa l'occhiolino e prima che possa dire qualcosa di offensivo, mi chiudo in bagno e respiro profondamente.
Anche se in questo momento, nervoso e frustato come sono, desidero scoparla a sangue so di non poter farlo. Non sarebbe corretto nei suoi confronti.
Non è lucida e domani ce ne saranno per me dal momento che a mia madre non sfugge mai nulla.Guardo il mio compagno di una vita, laggiù sotto e mi scuso con lui tramite un dolce sguardo.
So che avrei dovuto farlo, avrei dovuto piegarla a novanta e farla godere fino all'alba se solo fosse stato necessario, ma in quelle condizioni, pur volendo, non me la sono sentita.
È stato eccitante e il solo ricordo delle sue labbra sopra la mia pelle, mi eccita ancora di più.
Mi abbasso i boxer e prendo il mio membro in pugno. Inizio a muovere la mano in su e in giù mentre alzo la tavoletta del water.
Prego con tutto me stesso che in questo momento non entri nessuno qui dentro, poiché non voglio essere disturbato un'altra volta.
La mia mano scorre lentamente sul mio cazzo e quando chiudo gli occhi inizio a immaginarmi Melanie, proprio difronte a me, con le labbra schiuse e pronta a leccare ogni goccia del mio sperma.
Nella mia immaginazione mi sta fissando vogliosa e speranzosa. I suoi occhi sono puntati sui miei, a tratti alternano lo sguardo e si abbassano proprio sulla mia erezione.
Si lecca il labbro inferiore quando mi vede schiudere le labbra e mentre aspetta si palpa un seno.
Dio quanto è eccitante pensare a lei in un momento del genere.
Quando tira fuori la lingua capisco che è il momento giusto. Con la mano sinistra l'avvicino e spruzzo nella sua bocca ogni goccia di piacere.
Quando riapro gli occhi al posto suo trovo il water e improvvisamente le mie fantasie svaniscono.
Che cosa ho appena fatto? Penso.
STAI LEGGENDO
One night more
RomanceQuando Jason, venticinquenne di origine britanniche, torna nella casa di famiglia dopo un lungo tempo passato fuori città, la vita di Melanie si ritrova ad essere travolta un'ulteriore volta. Lui è incontentabile, maleducato e prepotente con lei. ...