Jason
«Potresti passarmi per favore i 20 dollari?» chiedo a Melanie.
«Sì, subito» risponde lei prendendo il mio portafoglio.
Quando finisco di pagare il Rider, chiudo la porta e porto le pizze in tavola.
«Potevo benissimo cucinare io» commenta lei.
«Nessuno dei due aveva voglia di rigovernare, perciò è stato meglio così. E adesso mangia invece di parlare perché sei molto più carina quando lo fai».
«Credo di non aver conosciuto persona più prepotente di te» confessa.
«Lo prenderò come un complimento».
Lei sorride ma smette quando le tiro quel poco d'acqua che mi è rimasta nel bicchiere.
«Sei un cretino, te l'ho già detto?».
«Sì, me lo dici spesso» replico con fare divertito mentre continuo a mangiare.
Lei si reca un attimo in bagno per asciugarsi quando torna mi tira l'asciugamano addosso.
«Vorrei mangiare in pace se permetti» dichiara sedendosi a tavola.
«Vedremo... Sai, e tanto divertente darti noia è davvero un peccato perdersi le tue espressioni i momenti come questi» rivelo.
Melanie alza gli occhi al cielo ed inizia a mangiare, per davvero questa volta.
«Com'è andata a Los Angeles?».
La domanda mi mette in agitazione, ma decido di affrontare la conversazione con estrema calma poiché la tensione che gira intorno alla mia vita non deve pesare anche sulla sua.
«Bene, comunque ho trovato due appartamenti molto carini e stavo pensando di ricontattare i proprietari», svio subito altre domande cercando di parlare di un'unico argomento.
«Quindi sei ancora convinto di volerti trasferire lì...», abbassa il capo posando lo sguardo sul piatto e resta in silenzio.
«Sì, trovo che sia una splendida città e qui a Las Vegas per ora le cose non stanno andando bene. Vivo qui da mesi ormai e non riesco a trovare un lavoro. Le case non rispecchiano le mie aspettative dal momento che quelle che potrebbero piacermi costano troppo mentre altre non sono per niente convenienti a causa della distanza dal centro e delle condizioni» spiego.
«E per quanto riguarda la persona che stai cercando? Su di lei non hai da dirmi niente?».
«Melanie so che sei curiosa, ma devi cercare di tenere per te questa cosa e di non dirlo a nessuno perché nemmeno i ragazzi sanno niente. Benjamin e Harry sarebbero le ultime persone a cui direi, ma anche Alan non deve sapere niente. Non ho detto questa cosa nessuno perciò mi raccomando non fartela scappare di bocca perché mi metteresti in problemi seri. Devi dimenticare anche tu stessa quello che ti ho detto perché sono cose private, la vita è mia e le scelte sono mie perciò tu e quella persona non avete niente in comune» ammetto guardandola dritta negli occhi.
«Beh non è vero... Entrambe abbiamo te evidentemente» confessa.
«Sì, ma siete solo due conoscenti per me» preciso.
«Con me ci hai scopato però» ringhia allontanando il piatto da lei. Stringo la mascella e mi zittisco.
So dove vuole picchiare ma non ho intenzione di riaprire l'argomento con lei. Non capisco perché tra di noi debba esserci così tanta chimica da tenerci ben saldi l'uno con l'altra.
Finiamo di mangiare. Entrambi stiamo in silenzio e l'unico rumore che sentiamo e la pioggia fuori casa.
«Mi sono espresso male prima, mi dispiace», mentre rigoverna gli unici due piatti che abbiamo usato le cingo la vita con le braccia.
«Non pensi mai prima di parlare, ma sono stanca di ripeterti le solite cose perciò è ok. Non me la sono presa, ci sono soltanto rimasta male e anche per me è una novità se è questo quello che ti stai chiedendo» rivela continuando a fare quello che stava facendo.
Mentre inizio a lasciarle dei lunghi baci per tutto il collo, il cellulare ci interrompe e quando sposto lo sguardo sulla tavola capisco che è la mia fottuta vibrazione.
Mi allontano da lei e afferro il telefono.
Guardo chi è e vedo che Milton mi allontano dalla stanza.«Pronto».
«Sono in città e rimarrò qui fino a mercoledì. I soldi li hai?» chiede diretto.
«Non ancora».
«E quanto ci metti? Ti ho promesso una cosa e l'ho portata fino in fondo. Adesso se permetti voglio la mia parte Jason» ringhia serio.
«Lo so, e l'avrai. Ho già una mezza idea su come fare, ma mi serve tempo perché non è facile trovare un compratore per la cosa che ho intenzione di vendere» dichiaro.
«Mercoledì mattina avrò il volo e se entro quel giorno lì non avrò soldi, passerai brutti quarti d'ora ti avverto», riattacca incazzato nero senza farmi parlare.
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One night more
RomanceQuando Jason, venticinquenne di origine britanniche, torna nella casa di famiglia dopo un lungo tempo passato fuori città, la vita di Melanie si ritrova ad essere travolta un'ulteriore volta. Lui è incontentabile, maleducato e prepotente con lei. ...