Capitolo 77

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Jason

Per tutto il giorno sono stato in camera mia con Melanie. La valigia è ancora intatta e sono riuscito a togliere solo l'intimo sporco.

«Stasera ti va di uscire?» chiede rientrando in stanza.

«Gli altri faranno qualcosa?».

«Sì escono tutti, per questo te l'ho chiesto» rivela.

«E se restassimo a casa?», le faccio l'occhiolino e la guardo con fare malizioso.

Sorride sotto e baffi prima ancora di dire: «Richiesta accettata, ma ad una sola condizione».

«Mh sentiamo..».

«Cucino io».

«Ci sto».

«Bene, adesso perché non ti alzi?» chiede aprendo la finestra, facendo così entrare il freddo.

«Chiudi!! Ma sei impazzita?», mi copro con le coperte prima di sbatterla fuori dalla stanza.

«Andiamo Jason. Vatti a fare una doccia. È tutto il giorno che stai a letto» mi fa notare.

«È il mio posto preferito» commento.

«Questo lo so».

«E anche il tuo», le faccio l'occhiolino e lei arrossisce.

«Fin quando non mi ruberai la mia parte del letto sì» risponde tirandomi un cuscino.

Faccio lo stesso e la prendo in pieno.
Le spettino i capelli e mentre la guardo risistemarseli le parole mi escono spontanee dalla bocca.

«Sei proprio bella».

Lei si gira verso di me sorridendomi e dice: «Mi pare ovvio. Avevi qualche dubbio?».

Mentre mi alzo dal letto lei mi segue con lo sguardo. I suoi occhi bruciano sul mio petto nudo quando mi avvicino. La mano destra finisce intorno al suo collo poco prima di addossarla alla parete.

«Finiamo sempre così io e te» commenta.

«Ti stupisce come cosa?» chiedo. Il mio ginocchio accidentalmente finisce tra le sue gambe ed esercita pressione tra esse.

Lei ispira di scatto e cerca di rispondere. 

«No» sussurra sorridente sulle mie labbra.

Si crea tensione nella stanza mentre cala un silenzio tra di noi. Le sue labbra mi chiedono disperatamente di morderle e io non posso far altro che soddisfarle.

«Credi di rimanere qui tutto il giorno o decidi di...», la interrompo dandole un lungo e appassionato bacio.

La sua lingua incontra la mia e con gusto continua a baciarmi. Le sue labbra mi fanno dimenticare il passato per qualche istante.

Quando però le sue mani finiscono sopra la mia cintura, mi stacco e mi allontano.

«Sbaglio o dovevo alzarmi?» domando con fare divertito.

Mugola mentre mi avvicino al letto.

«Potrei aver cambiato idea ma solo per 5 minuti» confessa.

«Mi dispiace ma io a letto non duro 5 minuti» le ricordo facendole l'occhiolino.

«Hai ragione, 2 minuti allora» replica.

Alzo entrambe le sopracciglia e le tiro due cuscini.

«Oh stronza, come osi».

Lei ride e la sua risata costringe anche me a farlo.

«Era carina questa».

«No» replico.

«Dai su vestiti, ti aspetto in salotto così finiamo per...», la interrompo e dico: «Scopare?».

«Sei uno scemo».

«Ci perdi tu, non io» mormoro facendo spallucce.

«Sicuro?», si spoglia davanti a me rimanendo in intimo.

Porca puttana.

«Esci fuori che se ti prendo non hai idea di quello che ti faccio», mi giro di spalle e cerco di togliermi dalla testa la sua immagine.

«D'accordo come vuoi te!».

«Però sappi che stasera abbiamo la serata tutta per noi» sussurra dietro il mio orecchio poco prima di allontanarsi. Tiro un sospiro di sollievo quando sento i passi svanire lungo il corridoio.

L'erezione preme nei boxer.

Merda.

One night more Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora