Melanie
«Aspetta, ti aiuto a sparecchiare», accenno un sorriso a Benjamin mentre si alza dalla sedia.
Harry, a differenza di Alan che finisce di pranzare, se ne va in camera.
«Odio quando si comporta così, è proprio un menefreghista» commenta Benjamin posando i piatti dentro la lavatrice.
«Lascialo fare, non sarà un piatto in più a rovinarmi la giornata» replico tranquilla.
«Ragazzi vado a buttare la spazzatura» commenta Jason passando dal salotto. Tutti ci giriamo nella sua direzione ed io, soprattutto, scuoto la testa e dico: «Non puoi alzare pesi, ma sei matto?».
«È solo carta, non pesa perciò tranquilla. E poi, se devo dirla tutta, mi sono scocciato di stare sempre a letto» ammette.
«Va bene, ma torna subito» aggiunge Ben precedendomi.
Sbuffo innervosita e riprendo a togliere il grasso dalle pentole.
«Non dovevi lasciarlo andare» dico a Ben.
«Lo so, ma è da più di 24 ore chiuso in una stanza. Non credi che un po' di area gli faccia bene?».
«Ti direi di sì però il medico è stato chiaro, più starà a riposo prima guarirà» replico.
«Ed è normale come cosa, ma lo è altrettanto uscire e svagarsi. Non fa bene stare sempre chiusi in casa».
«Non sta fisso in casa. L'hanno dimesso solo ieri andiamo... Sembra che lo voglia tenere in casa 24 ore su 24 quando non è assolutamente così», mi agito a tal punto da rompere quasi un piatto.
«Ehi ehi, calma», mi afferra le mani e mi conduce dolcemente verso di lui.
«Si sa che tutto quello che fai lo fai per il suo bene, ma è abbastanza grande e vaccinato per decidere da solo. E se si è sentito di uscire, perché no? Poi diciamoci la verità... È uscito intorno a casa, perciò non hai niente di cui preoccuparti».
«Lo so», distolgo lo sguardo e gli do ragione.
Se c'è una cosa che odio è proprio questa, dare ragione a qualcuno che non sia io, ma come si suol dire... Quando ci vuole, ci vuole.
Mi sono talmente spaventata quando ho saputo dell'incidente che tuttora non smetto di pensarci. Tremo all'idea che gli possa succedere qualcosa.
«Sono tornato», mi giro quando sento chiudersi una porta. Alzo lo sguardo e lo trovo in mezzo al salotto.
«Perché non vieni ad aiutarci?» chiede Benjamin scrostando la padella.
«Non fa per me».
«Sei proprio come Harry» commenta l'altro.
«Vuoi che ti spacchi il muso?» domanda Jason.
Ben ride e scuote la testa.
«E allora smetti di paragonarmi a quell'altro deficiente» ribatte sedendosi.
«Te la prendi per niente».
«Mi paragoni ad uno che non sa tenere le sue cazzo di mani apposto» lo informa il mio compagno di letto.
«Pure tu».
«Ha toccato e baciato Melanie pur sapendo...», si interrompe e subito si porta il pugno in bocca.
«Pur sapendo?» lo incalza l'altro.
«Niente».
In tutto questo Alan continua a mangiare e si gode a pieno lo spettacolo.
«Va bene».
«È vero che io ho fatto di peggio eh...», sentiamo
dire tutto d'un tratto. Quasi affogo.«In che senso amico?».
«Non è l'unico ad averla baciata. Con la differenza che io ho fatto di peggio più e più volte» dichiara.
Benjamin e Alan mi guardano. Il primo sorpreso, il secondo no.
«Qui la situazione si fa interessante» commenta Ben guardandomi con un sorriso sincero.
«Voglio morire» sussurro girandomi di spalle dalla vergogna.
Giurerei di averlo sentito ridere.
«Detto questo, adesso torno in stanza. Chi mi vuole mi segue», quando si alza dalla sedia sento un piccolo rumore provenire alle mie spalle.
Mi giro e noto una busta a terra.
«Aspetta te la raccatto io» ammetto avvicinandomi.
«No, stai ferma», mi allontana bruscamente dandomi una spinta all'indietro e si piega in avanti per afferrarla. Rimango sorpresa dal gesto inaspettato e al quanto ingiusto.
«Cazzo che dolore...» impreco toccandosi la parte dolorante mentre si rialza.
«Se lasciavi fare a Melanie dolore non ne sentivi», Alan si alza e viene verso di me.
Subito Jason lo guarda male.
«Resta nel tuo» ribatte lui.
«Ti pare il modo di comportarti?» chiede Benjamin.
«Non ti ci mettere pure tu».
«Ti stava semplicemente aiutando», indica me ed è solo in quel momento che torna a guardarmi.
«Tutti voi dovete stare al vostro posto e toccare la vostra roba, non la mia. Sono stato abbastanza chiaro?» ringhia rabbioso fulminando con lo sguardo tutti e 3.
Il ragazzo che fino ad ora mi ha difeso cerca di ribattere, ma subito lo prendo per un braccio e gli faccio capire che non ne vale la pena.
«Sì» rispondo.
«Va bene» aggiunge Alan.
«Bene», a passo svelto se ne torna in camera sua, lasciando noi 3 spiazzati.
«Io quello non lo capisco» commenta Benji.
Rimango in silenzio e continuo a fare il mio.
«Ci sei rimasta male?» sussurra Alan al mio orecchio mentre mi abbraccia da dietro.
«È uno stronzo. La sua vita funziona proprio al contrario. Cerchi di fare del bene ricevi calci, fai del male pure. Non lo accontenti mai».
«Lascialo perdere», mi lascia un bacio sulla testa e mi blocca le mani.
«Vai a riposarti, finisco io qui».
«Non importa».
«Insisto Melanie».
Gli lascio un bacio sulla guancia e lo ringrazio.
Tra tutti e 3, lui è decisamente il migliore.«Grazie mille».
Esco fuori dalla cucina e mi vado a sedere sul divano. Prendo una coperta e metto un film natalizio. Distrarmi forse mi fa bene, ma è difficile farlo con lui.
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One night more
RomanceQuando Jason, venticinquenne di origine britanniche, torna nella casa di famiglia dopo un lungo tempo passato fuori città, la vita di Melanie si ritrova ad essere travolta un'ulteriore volta. Lui è incontentabile, maleducato e prepotente con lei. ...