Capitolo 50

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Melanie

- Martedì.

E un'altro giorno qui a Las Vegas sta per iniziare.

Ieri, dopo essere atterrata, sono corsa subito in hotel con un taxi. Ero talmente stanca che non sono mai uscita se non a cena.

Giusto nei dintorni dell'hotel.

Stamani invece mi sono svegliata bella energica.
Non vedo l'ora di passeggiare per le strade di Las Vegas senza fretta o stanchezza che tenga.

Sono sveglia da circa due ore.
Dopo un bellissimo e rilassante bagno sono scesa al piano terra e sono andata a fare colazione.
Da circa venti minuti sono tornata in stanza per truccarmi e sistemare le ultime cose prima di uscire.

La vista da camera mia è stupenda.
Non sono proprio al centro di Las Vegas, ma abbastanza vicina devo dire.

Quando mi ritrovo difronte l'ascensore, entro dentro e digito sul piano terra.

Ho deciso che prima di andare in agenzia mi prenderò almeno due ore per me in modo tale da visitare un po' la città, conoscerla meglio e capire quali quartieri bocciare.

Finalmente quando mi ritrovo nella hall mia vicina all'uscita e mentre estraggo il telefono dalla borsa qualcuno mi viene addosso.

«Oddio scusami, ti ho fatta male?».

Alzo lo sguardo e un ragazzo alto, moro e con gli occhi azzurri mi fissa attentamente.

«Sì scusami».

«No no, scusami tu. Sono stato un imbranato, non ti ho vista ed ero completamente immerso tra i pensieri» confessa.

«Non preoccuparti, potrei dire lo stesso io» rivelo.

«Molto piacere Devin, tu?» chiede porgendomi una mano.

«Melanie» rispondo stringendogliela.

«Alloggi in questo hotel?» domanda.

«Sì, giusto per cinque giorni poi dovrò cercarmi un appartamento» ammetto imbarazzata.

È così imbarazzante dire la verità ai quattro venti.

Lui sgrana gli occhi e dice: «Anche tu cerchi un appartamento qui?».

«Sì, perché me lo chiedi?».

«Sto alloggiando già da 10 giorni in questo hotel abbastanza vicino al centro proprio perché non ho ancora cercato un appartamento che possa soddisfare le mie esigenze e il mio budget» confessa.

«Davvero?» chiedo sorpresa.

«Sì» afferma.

«Buona fortuna allora».

«Ad entrambi aggiungerei» precisa lui.

Ridacchio e annuisco.

«Adesso scusami ma devo proprio andare. È stato un piacere conoscerti Devin», gli sorrido e lui prende subito parola dicendo: «Anche per me».

Esco dall'hotel e apro Google Maps che mi porterà nel centro della città.

Mi conosco troppo bene per convincere me stessa di non perdermi. Non sono brava a memorizzare le cose e rischierei di perdermi anche in un buco di paese. Avrò mille qualità ma la memoria non è il mio forte.

Cammino per 10 minuti abbondanti fin quanto non mi ritrovo davanti al centro di Las Vegas.

in molti mi hanno detto che è bellissima di notte e detto sinceramente non vedo l'ora di sfruttare il mio tempo al meglio per potermi divertire e fare serata ogni sera.

L'unico problema attualmente è con chi.

Letteralmente non ho nessuno qui con me, non conosco amici o cugini che possono tenermi compagnia per queste bellissime strade.
Una persona ci sarebbe, ma preferisco non nominarla. Io per lui non esisto e la cosa è reciproca.

One night more Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora