Melanie
«Hai visto la faccia di Harry prima?» sghignazza mentre chiude la porta dopo essere entrati in stanza.
«A che gioco stai giocando?» chiedo seria.
Corruga la fronte e scuote la testa.
«Non ti seguo».
«Perché hai detto quelle cose a tavola? Hai illuso tutti quanti», sono arrabbiata perché non può giocare con le persone.
«Non volevo che quella ragazza mi facesse delle avance davanti a te» risponde.
«Mi è sembrato che tu stessi ufficializzando un qualcosa che in realtà non ha un equilibrio» gli faccio notare.
«Siamo in bilico lo so, ma mi sembrava un gesto carino», si avvicina a me e prende le mie mani.
Le guardo per non incrociare il suo sguardo.
«Mi confondi se fai così».
Posa due dita sotto il mio mento e mi costringe a guardarlo. I suoi occhi mi ipnotizzano.
«Perché?».
«Perché non voglio una cosa seria, proprio come non la vuoi tu» confesso.
«Non per forza deve esserlo».
«Ma ci tengo a far sapere a tutti che sei mia e che non ti condivido», la sua mano cala lungo il collo.
Mi lecco il labbro inferiore e, presa dall'eccitazione, lo prendo tra i denti.
«Me lo fai venire duro solo guardandoti, smettila».
«Avevi ragione comunque», poso le mie mani sopra i suoi fianchi e lo avvicino a me.
«A che te riferisci?».
«Mi dicesti che non sapevo stare senza di te e beh... non avevi tutti i torti. L'ho capito solo dopo l'incidente», i miei occhi sono fissi sui suoi.
Lui mi bacia appassionatamente e stringe forte la presa sul collo.
«Ti scoperei all'istante se non fosse per il dolce che ci sta aspettando» sussurra sopra le mie labbra.
Ci rimango male per non aver ricevuto una sua risposta, ma decido di non darlo a vedere. Ho pur sempre davanti James Lewis.
«Direi di muoverci allora».
Posa lo sguardo sul suo orologio di Ferragamo e dice: «Abbiamo ancora due minuti».
«E che vuoi fare in questi due minuti?» chiedo divertita.
«Ci sono tante cose che voglio fare ma mi limiterò a darti queste» ammette estraendo fuori dalla tasca un mazzo di chiavi.
«Mi hai regalato un mazzo di chiavi per Natale, wow. È originale come regalo» sghignazzo.
Lui però non sembra cogliere la mia ironia. Rimane serio ma con un ghigno divertito in faccia.
«Okay non so a cosa servono, puoi essere più chiaro?» domando.
«Ad anno nuovo ci trasferiremo a Los Angeles».
Sgrano gli occhi, sorpresa e sbalordita.
«Cosa?!».
«Hai sentito».
«Ma come...».
Non riesco neppure a formulare una frase di senso compiuto. È incredibile che abbia fatto tutto così velocemente.
«Ovviamente solo se vorrai, ma mi sembrava di aver capito che volevi questo per Natale no?».
Sorrido come un ebete alle sue parole.
Mi avvicino a lui e lo bacio.
Lancio le chiavi sul letto e spintono anche lui su quest'ultimo. Mi siedo a cavalcioni su di lui e riprendo a baciarlo. Sentire la sua erezione gonfiarsi sotto di me mi eccita ancora di più. Inizio a muovermi e gli mordo il labbro inferiore presa dal momento e senza badare alle conseguenze.
Con fare deciso ribalta la situazione è questa volta sono io sotto di lui.
«Non cercare di prendere il controllo darling».
«Altrimenti che fai?».
«Non provocarmi», posa la sua mano sotto il vestito e mi infila due dita dentro.
«Cazzo...» ispiro chiudendo gli occhi.
Lo sento sghignazzare mentre estrae le dita.
«Ma che fai?».
«Ci aspettano giù e adesso non è ancora il momento» dichiara infilandosi le dita in bocca.
Oh santa madonna... È così attraente.
Si alza dal letto e mi invita a fare lo stesso porgendomi una mano.
«Grazie».«Risistemati, io ti aspetto giù», mi lascia un bacio sulla testa e mi da una pacca sul sedere poco prima di uscire.
Mi metterò in guai seri se continua a provocarmi così.
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One night more
RomanceQuando Jason, venticinquenne di origine britanniche, torna nella casa di famiglia dopo un lungo tempo passato fuori città, la vita di Melanie si ritrova ad essere travolta un'ulteriore volta. Lui è incontentabile, maleducato e prepotente con lei. ...