Capitolo 13

251 14 2
                                    

Jason

Quando un formicolio noioso inizia a darmi fastidio, apro gli occhi e vedo Melanie dormire beatamente.

Che cazzo ci fa lei qui?

Subito guardo sotto le lenzuola e per fortuna ha i vestiti addosso.

Come ci siamo finiti io e lei nello stesso letto?

La testa mi scoppia.

«Amore, posso entrare?», mia madre bussa alla porta e subito sobbalzo.

«Melanie», la scuoto leggermente e lei apre gli occhi.

«Amore?», mia madre bussa di nuovo ed è lì che vedo il panico negli occhi della ragazza affianco a me.

«Cazzo, e adesso?» chiede.

«Corri in bagno» rispondo.

Lei si alza di scatto e si chiude a chiave.

«Entra mamma» le ordino mentre risistemo, per quanto mi è possibile, il letto.

Mi porto una mano dietro la testa, per stare più comodo, e aspetto che entri.

«Buongiorno, scusami ma sono venuta a prendere i panni sporchi» confessa.

Porca puttana.

Ogni santo giorno mia madre entra in camera mia, giusto due secondi, il tempo di prendere i panni sporchi, gettati in un cestino apposito, e andarsene.

Scatto in piedi quando la vedo avviarsi verso il bagno.

«Ehi mamma, non è necessario che entri. Non ho panni sporchi da lavare, solo questa maglietta» dico prendendone una. In realtà è nuova e pulita, l'avevo messa sulla sedia per potermela usare oggi. 

«Ma tesoro, solitamente ci trovo sempre la biancheria della sera prima nel cestino» aggiunge confusa e calma allo stesso tempo.

«Ieri sera non sono tornato a casa a cambiarmi» mento.

«D'accordo va bene», si gira di spalle ed inizia a camminare verso la porta.

Faccio un sospiro di sollievo quando mi accorgo di averla scampata anche questa volta.

«Oh tesoro», si gira nuovamente e i muscoli mi si irrigidiscono di nuovo.

«Tanti auguri» dice con un sorriso.

«Grazie mamma» ricambio e incrocio le braccia al petto.

«Cosa ti andrebbe di fare questo pomeriggio?».

«Nulla, credo che dormirò» ammetto.

Detesto questo giorno.

Lei, in tono dispiaciuto, dice: «Non ti permetterò di non fare nulla, perché non andiamo a cena fuori? Possiamo invitare anche Kevin e Charlotte insieme ai figli».

Tutte le pessime idee possono venire in mente solo a mia madre.

«No» dico secco.

«Ma perché no? Credevo che andaste d'accordo voi due», si mette a braccia conserte e mi guarda con molta serietà.

Perché ha subito pensato a me e Melanie?

«Andiamo d'accordo, solo non mi va» spiego.

«Papà non vorrebbe questo».

«Papà non è qui» ribatto serio stringendo un pugno.

«Questo lo so, ma...», la interrompo, avendo ormai già preso una decisione.

«Basta mamma, ormai ho deciso», il mio tono è talmente freddo che si incupisce.

«Va bene, non insisto. Fai come vuoi», esce dalla stanza e solo quando la sento scendere le scale riesco a smettere di pensare a cosa avrebbe potuto immaginare mia madre se solo avesse visto Melanie qui.

È da due settimane che sono arrivato qui e mi è bastata solo 1 settimana per ritrovarla nel mio stesso letto.

Per fortuna non abbiamo scopato.
È stata una novità anche per me.

«Posso?».

Per un momento mi ero scordato della sua presenza.

«Esci».

One night more Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora