Melanie
«Melanie è notte fonda, dormi tesoro e smetti di pensare», la voce di Leila mi spaventa.
«Signora Lewis mi ha spaventata» confesso toccandomi il petto.
Credevo dormisse.
«Dammi del tu cara, chiamami Leila per favore. E comunque mi dispiace» replica.
Scuoto la testa e dico: «Non si preoccupi».
Mentre si gira su un fianco, torno a guardare il soffitto di legno.
«Te l'ho spiegato com'è Jason, non prendertela. Non sa comportarsi con le ragazze perché non ne ha mai avuta una e se tratta tutti male è solo colpa del destino che gli ha tolto il padre» ammette.
Sorrido, continuando a mantenere lo sguardo in aria, e scuoto la testa.
«Mi ha sempre odiata, non ha mai smesso di trattarmi come fa adesso. Certo, ora che è tornato è cambiato ancora di più ma non mi ha mai sopportata» aggiungo.
«Forse ti ha sempre trattata così perché sa che saresti l'unica in grado di cambiarlo» replica e a quel punto, accigliandomi, mi giro verso di lei.
«Nessuno riuscirà mai a cambiarlo».
«Beh io questo non lo so, ma mi piacerebbe pensare che non fosse così», mi guarda con aria maliziosa e, per cambiare argomento, mi alzo dal letto e dico: «Hai bisogno di qualcosa? Vado a bere io».
«No tesoro, ma grazie. Credo di riaddormentarmi».
«Va bene».
«Tu non tardare troppo, domani devi alzarti abbastanza presto per andare a lavoro» mi ricorda.
«Non preoccuparti, bevo e torno qui» la rassicuro.
Lei annuisce ed io esco.
Ringrazio chiunque per avermi fatto trovare una donna come lei, è come una seconda mamma in pratica. La adoro.
Per fortuna mi ha concesso di dormire con lei, a maggior ragione dopo la discussione con Jason.
È favolosa.
«Anche tu sveglia a quest'ora?» domanda Jason apparendo alle mie spalle mentre mi verso un po' d'acqua in un bicchiere.
Sobbalzo e mi giro.
«Sì» rispondo iniziando a bere.
Pur di stargli lontana, giro intorno al tavolo e mi avvicino alla porta vetrata che conduce fuori in giardino.
La vista del lago di notte è stupenda.
«Ti piace?» chiede al mio orecchio.
«Sì» ripeto.
«Sai dire solo sì?».
«Sì», finisco di bere e quando mi giro, per tornare vicino alla cucina in modo tale così da posare il bicchiere nell'acquaio, mi ritrovo i suoi muscoli davanti.
Alzo lo sguardo e incrocio il suo sguardo.
«Mi dispiace, ma adesso il tuo passatempo non ha voglia di giocare con te» dico scherzandoci su ma continuando a mantenere una certa serietà.
Lui rotea gli occhi e prende in mano il bicchiere.
Non so cosa mi spinge a restare. Potrei approfittarne e tornare in camera, ma invece resto lì.
Lo guardo rigovernare e asciugare per ben 5 minuti l'unico bicchiere utilizzato.
Quando finisce, piega il panno e lo mette apposto.
«Anche mia madre mi ha consigliato di lasciarti di pace se ti considero solo un passatempo» rivela.
«Se lo dice tua madre allora devi eseguire l'ordine. Se non vuoi ascoltare me, fa' pure, ma lei ascoltala».
«Non voglio» insiste avvicinandosi pericolosamente.
Le sue labbra sono a pochi millimetri dalle mie.
Non siamo mai stati così vicini.«E adesso ho un'incontenibile voglia di scoparti» dichiara posando una mano intorno al mio fianco.
«Jason..», poso una mano sul suo petto e fisso le sue labbra carnose.
L'altra sua mano finisce sul mio viso.
«So che lo vuoi» sussurra sulle mie labbra.
La sua lingua stuzzica leggermente il mio labbro inferiore ed è lì che mi mantengo in punta dei piedi per baciarlo.
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One night more
RomanceQuando Jason, venticinquenne di origine britanniche, torna nella casa di famiglia dopo un lungo tempo passato fuori città, la vita di Melanie si ritrova ad essere travolta un'ulteriore volta. Lui è incontentabile, maleducato e prepotente con lei. ...