Melanie
- Meno 5 alla partenza.
Martedì.«Dovresti prenderla in considerazione come idea secondo me» mi consiglia mia sorella.
«Vedrò» replico riferendomi alla proposta di andare a vivere a casa di mia zia, questa volta sorella di mamma, a Las Vegas.
Non ci andrò mai, ma dovrò zittirla in qualche modo no?
«Oggi è stata una giornata stancante» commenta lei.
«Ci puoi giurare», mi tolgo il grembiule e afferro la borsa che avevo lasciato sul bancone.
«Lascia pure a me il grembiule, vado a portarli in camerino» confessa lei.
«Ci pensi tu a chiudere?» chiedo.
Lei risponde di sì e a quel punto, scendo la pedana e mi avvio verso la porta principale.
Quando vedo che si apre da sola mi spavento e indietreggio di qualche passo.
Siamo chiusi. Ma io mi chiedo... non hanno visto il cartello fuori?
Jason entra nel bar e mi saluta.
«Ciao».
«Che ci fai tu qui?» domando.
«Non sapevo che fare a casa così ho preferito farmi un giro» risponde.
«Mi dispiace dirtelo ma stiamo chiudendo. Josephine è andata proprio ora a portare le divise nel reparto privato, riservato solo a noi dipendenti e la cassa è chiusa» confesso.
«Non preoccuparti, non voglio nulla da bere. Sono venuto qui solo per chiederti se ti serviva un passaggio» rivela.
Lui che mi offre un passaggio senza essere obbligato da nessuno. Questa mi è nuova.
«C'è mia sorella che mi porta a casa» ammetto.
Lui la guarda e lei guarda noi.
«Preferisci andare con lei?» chiede.
«Sì» dichiaro.
È la verità. Ieri è stata una pessima idea seguirlo fino al suo nascondiglio e ancora di più provocarlo in quel modo. Cazzo. Non posso neppure dire di essere stata ubriaca perché era mattina e la sbornia l'avevo già smaltita nella notte precedente.
«Sei tornata ad ignorarmi?» domanda.
«Non mi pare. Sono qui davanti a te e stiamo parlando come due persone normali, se ti stessi ignorando ti avrei già liquidato» rispondo.
Lui annuisce e torna a guadare mia sorella.
«Vuoi che ti lasci da solo con lei? Hai bisogno di scopartela sul bancone questa volta?» chiedo sfidandolo.
Lui mi guarda male e dice: «Melanie non stasera per piacere. Mi sono tolto da casa per non ascoltare le prediche di mia madre. Non ti ci mettere pure tu».
«Chiedevo soltanto, mamma mia come sei!».
Alzo le mani al cielo e distolgo lo sguardo.
«Bene, adesso tolgo il disturbo» dice indietreggiando verso la porta.
«D'accordo».
Non mi disturba, anzi mi ha fatto piacere la sua visita e il suo pensiero, ma questo lui non lo deve sapere.
Per la prima volta dopo tantissimo tempo abbiamo avuto una conversazione, solo io e lui, senza provocarci l'un l'altro e senza nessun altro attorno a noi a meno di un metro di distanza.
Stiamo facendo dei gran passi avanti.
Oggi ho capito una cosa.
Io e lui per poter mantenere il rapporto che abbiamo bisogna stare e vivere i nostri momenti assieme insieme ad altre persone.
Quando siamo da soli ci perdiamo troppo.Io dimentico di essere una donna lucida e lui fa uscire fuori se stesso, il suo lato più dominante e tremendamente sexy che qualsiasi donna non riuscirebbe a reggere.
«Buonanotte» dico per non sembrare troppo fredda.
Lui se ne va sbattendo la porta e sobbalzo dallo spavento. Quando mi giro verso mia sorella la vedo scuotere il capo e prima ancora che possa fare la predica, esco fuori dal locale e lo vedo allontanarsi sempre di più.
La sua figura diventa più piccola ad ogni passo in avanti che fa e quando sale in macchina scompare dalla mia vista direttamente.
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One night more
RomanceQuando Jason, venticinquenne di origine britanniche, torna nella casa di famiglia dopo un lungo tempo passato fuori città, la vita di Melanie si ritrova ad essere travolta un'ulteriore volta. Lui è incontentabile, maleducato e prepotente con lei. ...