Capitolo 68

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Melanie

Proprio ora che ci stavamo avvicinando mi fa questo.
Proprio adesso che si stava aprendo succede l'imprevedibile. Fa ridere ma al tempo stesso riflettere. Deve essersela studiata proprio bene perché non mi ero accorta di niente. 

Dopo una nottata bella come quella di stanotte credevo che il nostro rapporto potesse davvero migliorare e con il tempo trasformarsi così in una grande amicizia, ma mi sbagliavo.

«Posso entrare?» chiede Alan affacciandosi dentro la stanza.  

«Non cenerò stasera se è questo che vuoi chiedermi».

«Stare a letto tutto il giorno non risolverà le cose» rivela chiudendo la porta alle sue spalle.

Con le lacrime agli occhi nella sua direzione e lo guardo.

«Io non voglio più risolvere le cose, non avrebbe senso. Il tuo amico ha avuto la brillante idea di incastrarmi e c'è riuscito» confesso.

Lui si siede al bordo del letto, fa un sospiro profondo ed inizia a parlare.

«Conosco Jason meglio di chiunque altro e riesco a capire i suoi limiti.di cazzate nella sua vita ne ha fatte tante e poi tante che ho perso il conto, ma so riconoscere quando mente e quando no. Questa volta secondo me è stato incastrato da qualcuno. Non sarebbe mai in grado di fare una cosa del genere a te, alle altre sì perché sostanzialmente non sono niente per lui ma tu....», lascia in sospeso la frase guardandomi dritto negli occhi.

Aspetto con ansia il continuo, ma non credo che arriverà.

«Ci siamo capiti» aggiunge.

«Sicuramente hai vissuto insieme a lui più momenti di quanti ne abbia vissuti io, ma guardando i suoi atteggiamenti verso gli altri e vedendoli peggiorare anno dopo anno è difficile credere che non sia stato realmente lui. Le persone non perdono mai i propri vizi e se c'è una cosa che ho capito in tutta la mia vita è proprio questa» ammetto.

«Tu sei libera di credere a quello che vuoi, ma io credo a lui e non perché voglio andarti contro Melanie. Sei una ragazza così solare, così carina e meriti davvero il mondo. Non ci conosciamo bene, abbiamo fatto amicizia in questi tre giorni e spero di continuare a farla però mi dispiace ma non ce la faccio a tradire Jason, perché so per certo che non è stato lui tanto quanto so di non essere stato io» spiega.

«Non farei mai un torto del genere al mio migliore amico e non si tratta nemmeno di dire che l'ho fatto involontariamente in uno stato di ubriachezza perché non bevo quasi mai e anche se lo faccio, non arrivò mai al punto di essere ubriaco marcio» aggiunge subito dopo.

«Come io sono libera di credere a quello che mi pare, pure tu hai la stessa libertà però ti chiedo la gentilezza di non parlarmi più di lui. Trovagli tu un posto dove dormire stanotte perché non lo voglio in questo letto» dichiaro.

«Non ti preoccupare ci penso io, però che ne dici di scendere a mangiare qualcosa? È da stamani che sei a letto e non hai neppure pranzato. Non so come tu faccia a non avere fame. Il mio stomaco brontola ogni mezz'ora», ci scherza su e mi accarezza le gambe attraverso la coperta.

«Ho lo stomaco chiuso, preferisco continuare a dormire e arrivare direttamente domani mattina» rispondo sinceramente.

«Va bene non insisto, ti ho già rubato troppo tempo. Riposati, noi ci vediamo domani», si alza dal letto e con calma si avvicina alla porta.

«Grazie, buonanotte».

«Buonanotte Melanie».

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