Capitolo 87

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Jason

- La sera della Vigilia.

Mentre ride e scherza con Alan guardo il cellulare e trovo un messaggio di mia madre.

Tesoro siamo arrivati ora in Hotel, avverti Melanie. Non vedo l'ora di abbracciarti. Un bacio, a domani!

Gli rispondo con un semplice ok e ripongo il telefono in tasca. Colgo l'occasione per attirare l'attenzione di Melanie quando Alan si soffia il naso.

«Sono già arrivati in Hotel» sussurro nell'orecchio a Melanie.

«Hanno già cenato?» chiede.

«Questo non lo so, mi chiedi troppo. Se vuoi chiamare tua madre vai pure».

«Non ora, mi sembra brutto alzarmi per assentarmi. Magari prima di andare a letto gli farò un colpo di telefono e gli chiedo come è andato il viaggio» aggiunge lei sorridendomi.

Annuisco e torno serio, guardando il piatto, ormai vuoto, difronte a me.

«Complimenti Alan perché la cena era veramente squisita» commenta Melinda.

La sua voce ogni volta mi assordisce.  

«Grazie mille tesoro».

Per non passare le festività da solo, abbiamo accettato la proposta di Alan nel far venire tre amiche a casa nostra. Melanie e Melinda già si adorano. Caroline e Sophie stanno molto di più per i fatti loro, infatti parlano tra di loro e a tratti coinvolgono Harry, ma sembrano meglio della loro amica. Almeno non chiacchierano quanto lei.

«Vedo che hai gradito pure te» commenta Alan alternando lo sguardo da me al mio piatto.

«È difficile soddisfare uno come me, ma devo ammettere che ti sei superato» ammetto.

«Grazie amico».

«È tutto ok?» mi chiede Melanie.

Volto la testa nella sua direzione e annuisco.

«Sei sicuro?».

A dire la verità sono molto in ansia per due diverse ragioni. Sapere che il padre di Melanie è qui a Las Vegas non mi fa stare tranquillissimo dal momento che so che, una volta dopo avergli rivelato della cazzata svolta giusto qualche giorno fa con il suo furgone, mi aspetterà l'inferno.

Per non parlare dell'ansia che ho, causata da regalo che ho intenzione di dare a Melanie proprio stasera. Sto aspettando che questa cena finisca in modo tale così da poterla radunare in una stanza a parte e darle il mio regalo in completa intimità.

«Certo, perché me lo chiedi?».

«Non lo so... Ti vedo strano».

«È tutto ok, veramente». Sa di non dover insistere con me quindi spero veramente che abbia abboccato.

«D'accordo».

Rimaniamo entrambi in silenzio fin quando una delle due ragazze taciturne non inizia a parlare ad alta voce.

«E quindi è difficile soddisfare uno come te?» domanda Sophie guardandomi negli occhi.

Con la coda dell'occhio guardo Melanie e la trovo subito infastidita.

«Abbastanza diciamo».

«E come mai?».

«Perché non sono uno che si accontenta, basta vedere la donna che ho accanto», poso una mano sulla coscia nuda di Melanie e il suo sguardo scatta subito su di me. 

«Siete fidanzati?» chiede l'altra.

«Non proprio, ma è comunque l'unica per me».

Ad Harry va di traverso il vino rosso quando mi sente dire testuali parole.

Tutti quelli che mi conoscono a questa cena sembrano essere meravigliati.

«Fattelo dire Jason, te la sei scelta proprio bene allora» commenta ulteriormente Melinda.

Melanie le sorride e poco dopo torna a guardare me.

Il vecchio Jason avrebbe contribuito alla nuova conoscenza della ragazza di fronte a me, ma mi è venuta talmente spontanea la risposta che non ho badato alle sue provocazioni, anzi me ne sono fregato e ho risposto come un vero gentiluomo.

«Possiamo andare a parlare un attimo di la?» mi chiede Melanie indicando il piano superiore.

«Te lo avrei chiesto tra poco, ma sì».

«Ottimo».

Per alzarsi, solleva la sedia da terra e la spinge all'indietro.

«Scusateci per qualche minuto», le sue labbra sono secche. Hanno bisogno delle mie per assetarsi.

«Andate pure ragazzi, io intanto metto in tavola il dolce» dichiara Benjamin insieme a Alan.

Annuisco e li ringrazio.
Poco dopo siamo già al piano superiore.

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