Melanie
«Sei sicura che non vuoi sederti sul letto?» chiede Collin a nostra madre mentre la avvicina al letto.«No, preferisco restare sulla sedia a rotelle» risponde.
«Va bene, vi lascio da sole». Senza nemmeno rivolgermi la parola, Collin se ne va e mi lascia da sola con mia madre.
«Allora amore... Che cosa succede?» domanda posando una mano sopra la mia.
Non riesco a parlare. Non so quanto mi convenga dire la verità, si è annientata la vita dietro a mio padre pur di non rovinare la famiglia e so che questo sarebbe un grande colpo per lei. Ma è anche vero che non le ho mai nascosto niente, siamo una cosa sola e non voglio mentirle.
«Niente è arrivato a tal punto da farti scappare di casa, perciò sono veramente preoccupata per te. Lo sai che con me puoi parlare di tutto e che per qualsiasi cosa io ci sono» aggiunge.
«Allora?» mi incalza.
Tengo lo sguardo basso e prima di parlare passa ancora qualche minuto.
«Credevo che fidarmi delle persone potesse portarmi a qualcosa di buono, specialmente quelle a cui tieni, ma in realtà ho capito solo ora che non bisogna fidarsi nemmeno di quelle» inizio a dire.
«La causa di tutto questo è Jason?» chiede.
«Anche» rispondo.
«E di chi altro?».
Esito per qualche secondo prima di rispondere, ma poi prendo coraggio e dico: «Di papà».
Lei corruga la fronte scuote testa.
«Di una cosa per volta».
«Non ti dirò la cosa di papà perché credo di aver già detto abbastanza. È meglio che ne parlate voi da soli, senza terzi» confesso. Il suo sospiro è la prova della sua frustrazione.
«Sono d'accordo, le cose per adulti sono questioni private, ma allora dimmi qualcosa su Jason».
«Jason mi ha mentito, ha mentito ha tutti. Doveva dei soldi a una persona, ma non potendo prelevare una somma così alta dal suo conto corrente visto che la madre lo controlla, ha venduto il furgone di papà per pagare il debito e ci sono rimasta male perché credevo di essere importante per lui, proprio come lui lo è per me», scoppio a piangere coprendomi il viso con entrambe le mani.
Non ho mai pianto in questo modo davanti a qualcuno, se non a mia madre all'età di nove anni quando per la prima volta ho subito un lutto.
«Tesoro è grande per te... Però posso capire quello che provi» inizia a dire.
«Il fatto è che non so nemmeno io cosa provo. Sono rimasta ferita dal suo comportamento, ma allo stesso tempo sono arrabbiata e lo vorrei prendere a sberle».
«Avrei sperato di non arrivare mai a questo, ma... Credo che per la prima volta tu sia davvero pronta a dare il tuo cuore» dichiara ma io scuoto la testa.
«No, ma anche se fosse adesso non avrebbe più importanza» aggiungo alzando lo sguardo per guardarla.
«Un rapporto si basa sulla fiducia, lui evidentemente mi ha dimostrato che non si fida abbastanza di me e ormai è evidente che siamo troppo diversi. Questo rapporto mi soffoca e per questo me ne voglio andare. Non so in che guaio si è messo questa volta, ma io non voglio entrarci. Ho paura di quello che può succedere, delle conseguenze. La miglior cosa è andarmene via» spiego tirando su con il naso.
«Prima di farlo perché non provi ad ascoltarlo?».
«Perché mi riempirebbe di bugie».
«Se ci tiene davvero vedrai che non lo farà».
«Mamma ma mi ascolti quando parlo? Ti ho appena detto che non si è fidato di me, cosa potrebbe spingerlo a farlo ora».«Conosco Jason da molto più tempo di te, vedrai che se ci tiene veramente non ti lascerà andare...», proprio in quel momento la porta si spalanca mostrando Jason bagnato dalla testa ai piedi.
«Qualcuno mi sa che ha fatto il bagno» commenta mia madre girandosi.
«Dove cazzo sei stata?» chiede bruscamente.
«Jason vacci piano, e mia figlia e ora come ora è scossa. Adesso vi lascio soli in modo tale che potete parlare in piena tranquillità, ma guai a te se le urli di nuovo. So che ti sei preoccupato da morire che ti sei spaventato ma adesso è qui l'importante è questo. Io vado giù, per qualsiasi cosa sapete dove trovarmi».
«Vuoi che ti aiuti mamma?» le domando.
«No, chiamo tuo fratello stai tranquilla» risponde e poco dopo chiude la porta.
Jason lascia cadere il casco per terra e si siede sul letto. Io abbasso la testa ma lui me la rialza subito.
«Dove sei stata Melanie? Mi hai spaventato a morte»
Lo guardo dritta negli occhi non sapendo come prendere in mano la situazione.
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One night more
RomanceQuando Jason, venticinquenne di origine britanniche, torna nella casa di famiglia dopo un lungo tempo passato fuori città, la vita di Melanie si ritrova ad essere travolta un'ulteriore volta. Lui è incontentabile, maleducato e prepotente con lei. ...