Morir en tus brazos {1485} - 4

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Il bussare insistentemente alla porta fece aprire gli occhi a Francisca, che si rese subito conto che il sole era già alto nel cielo - "Chi è?" - chiese dopo essersi schiarita la voce - "Sono Fe, signora"

"Cosa vuoi?" - mentalmente stava ancora dormendo e la sua voce lo rifletteva pienamente - "Sapere se state bene, ormai è ora di pranzo e non vi si è neanche vista a fare colazione"

"E non mi vedrai, mi alzerò quando ne avrò voglia"

"Volevo avvisarvi anche del fatto che Raimundo non si è ancora presentato alla Villa quest'oggi" - Francisca si voltò appena ed incrociò il suo sguardo. Gli sorrise facendogli segno di restare in silenzio - "Sono sicura che pranzerà qui, prepara il pranzo anche per lui. Ora lasciami riposare e che nessuno mi disturbi" - ordinò - "Sì signora Paca, Francisca" - si corresse e si allontanò nel corridoio.

Francisca si girò tra le braccia di Raimundo e risero in silenzio.

"Buongiorno" - sussurrò lui, sulle sue labbra, qualche secondo più tardi - "Buongiorno"

"È così tardi?"

"Evidentemente sì" - gli rispose accarezzandogli i capelli - "ma io avrei potuto dormire ancora, erano anni che non dormivo così bene"

"Anch'io, è magnifico poter dormire abbracciato a te" - si scambiarono un dolce sorriso e poi si diedero il primo di molti baci - "Hai fretta di alzarti?" - le domandò Raimundo, mentre le ricopriva il collo di baci - "Mi alzo alle sei da quando ero una bambina, posso permettermi di svegliarmi più tardi ogni tanto" - era proprio la risposta che voleva - "Allora posso darti il buongiorno che sogno di darti da mesi?"

"Se non implica che tu vada in giro per casa a petto nudo sì" - scherzò - "Gelosa?"

"Sì, lo sai" - rise e la baciò - "Non pensavo assolutamente di alzarmi da qui. Tutt'altro" - le disse sdraiandosi su di lei e ricoprendola di baci mentre con una mano spostava la sua camicia da notte - "Buongiorno piccola mia"

"Continuo ad essere la tua piccola nonostante abbia già i capelli bianchi?" - gli chiese sulle labbra - "Lo sarai per sempre" - le assicurò con la stessa sensualità dei baci e delle carezze successivi.

*

Rimasero a guardarsi negli occhi come due ebeti, felicissimi di potersi dimostrare di nuovo l'amore reciproco - "Dimmi che non ci dobbiamo alzare" - le chiese lui facendola sorridere mentre le accarezzava un braccio - "Se non vuoi che torni Fe e ci trovi nudi, ci conviene!"

"Uff, oggi non ho proprio voglia di separarmi da te"

"Però..." - accennò Francisca - "Mi piacciono i tuoi però" - le confessò con un sorriso - "Se andiamo a mangiare poi abbiamo la scusa per fare una lunga passeggiata nei campi e così possiamo fermarci nel nostro rifugio, amarci, tornare per cena e salire di nuovo in camera..." - gli propose con un sorriso sensualissimo - "Tutto questo grazie al fatto di andare a mangiare?" - rise ed annuì - "Allora mi alzo immediatamente!" - ma Francisca lo fermò, trattenendolo sul letto con lei qualche istante in più - "Dimentichi una cosa"

"Cosa?" - le chiese confuso. Era nudo e tutti i suoi vestiti sul pavimento, cosa poteva dimenticare lì?

"Un bacio" - gli rispose lei con uno di quei suoi sorrisi che gli facevano venire una voglia tremenda di baciarla. Sapeva proprio bene come farlo impazzire. Non si fece pregare ulteriormente e le prese il volto con una mano per baciarla con passione. Scambiandosi un sorriso si rivestirono.

Riuscirono a trascorrere il pomeriggio proprio come aveva progettato Francisca. Innamoratissimi stavano camminando verso la Villa e Raimundo, ad ogni gruppetto di fiori, si fermava e ne raccoglieva uno per lei. Tornato ad abbracciarla riprendevano la camminata. Francisca, osservando quei bellissimi fiori di campo che aveva in mano, sentì di dovergli dire una cosa - "Mi dispiace, amore"

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