Matias y Marcela {1811} - 2

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Passate due ore Francisca si svegliò, ancora stordita, in realtà... e se era possibile il mal di testa era peggiorato...

"Hai dormito bene?" - le chiese Raimundo svegliatosi sentendo i suoi movimenti - "Sì, ma il mal di testa continua a non darmi pace..."

"Ancora no?" - negò con la testa e si alzò.

Arrivati in salone lui riprese la conversazione - "Ti devo confessare una cosa..."

"Che cosa mi stai nascondendo?"

"Seguimi..." - la prese per mano conducendola nello studio e poi chiudendo la porta alle loro spalle - "Sai dove si trova Matias, vero?"

"Sì... ovviamente lo so"

"Certo, come no..." - esclamò quando suo marito aprì la porta del passaggio segreto e chiamò i due ragazzi - "Non so perché mi sorprendo..."

"Non potevo fare altro..." - si giustificò ed iniziarono a discutere.

Francisca era delusa, delusa del fatto che lui non la mettesse mai al corrente dei suoi piani. Quella discussione, però, non arrivò ad una conclusione perché venne interrotta dall'arrivo dei ragazzi e della piccola Camelia.

"Nonno!" - esclamò felice Matias uscendo dal loro nascondiglio - "Signora..." - moderò il suo entusiasmo trovandosela davanti - "State vivendo in casa sua, dovevo metterla al corrente" - spiegò a suo nipote - "Sì, anche se ciò non mi piace, siete miei ospiti..."

"Grazie signora"

"Non ringraziarmi, è stata un'idea di tuo nonno Raimundo" - rispose sarcasticamente rivolgendosi a suo marito il quale non diede peso alle sue parole - "Non fateci caso, vi ospita volentieri. Questa creatura non starà prendendo freddo?" - chiese preoccupato prendendo in braccio la bambina - "C'è un po' di umidità ma non fa freddo"

"Non vi preoccupate, vi daremo altre coperte e nel pomeriggio passerò per portarvi acqua e cibo" - con la piccola Camelia tra le braccia andò a sedersi su una delle poltrone per coccolarla.

Francisca li osservò incomoda, era ancora arrabbiata e aveva mal di testa ma quella bambina le aveva rubato il cuore e moriva dalla voglia di tenerla nuovamente tra le sue braccia.

"Francisca... ci sono momenti nei quali bisogna rischiare la vita per aiutare gli altri... e questo è uno di quei momenti..." - le fece notare guardandola negli occhi. Tornò a coccolare la piccola ancora per qualche minuto poi si rivolse ai ragazzi - "Volete andare a rinfrescarvi un attimo in bagno, ragazzi?"

"Non vi preoccupate nonno..." - cercò di rifiutare Matias - "Non sappiamo per quanto dovrete rimanere qui, è meglio che ne approfittiate"

"Grazie don Raimundo"

"Venite con me, vi accompagno"

"E Camelia?" - chiese Marcela - "Lei rimane qui con la sua bisnonna, che ha molta voglia di coccolarla, vero Francisca?"

"No io... veramente..." - tentò di negarsi ma Raimudo le aveva già lasciato la bambina tra le braccia. I ragazzi fecero fatica a separarsi da loro figlia, non si fidavano della Montenegro - "Starà benissimo con Francisca, non preoccupatevi".

Appena la porta si richiuse Francisca iniziò a coccolare Camelia che le aveva già sorriso e fatto una linguaccia - "Fai una linguaccia alla tua bisnonna?" - le chiese divertita - "Sai che sei fortunata ad essere così piccola? In altre circostanze ti saresti già trovata nei guai..." - scherzò - "Ma io non potrei mai arrabbiarmi con te piccolina" - le assicurò prendendole una manina e dandole un piccolo bacio - "sei troppo bella" - col passare dei minuti la piccola si rilassò tra le braccia della sua bisnonna e fu vinta dal sonno. Solo pochi minuti più tardi, mentre Francisca la stava guardando dormire ipnotizzata, si aprirono nuovamente le porte e tornarono Matias e Marcela seguiti da Raimundo.

Tutti quanti rimasero sorpresi ma per motivi diversi; loro non si aspettavano di trovarsi davanti quella scena così... tenera, mentre lei non si aspettava di essere scoperta in un atteggiamento così dolce e materno.

"Si è appena addormentata" - disse ridando velocemente la bambina a sua madre - "Come ci siete riuscita?" - le chiese stupita la ragazza - "Di solito non vuole mai dormire..." - Francisca tentò di rispondere ma non trovò le parole adatte, fortunatamente Raimundo le venne in soccorso - "L'importante è che ora dorma, no? Ora è meglio che torniate a nascondervi, non vorrei tornasse Pérez de Ayala e vi trovasse qui..."

"Avete ragione nonno"

"Grazie ancora signora" - Francisca accennò un sorriso e Raimundo richiuse la porta.


"Sei la mia bisnonna preferita" - le assicurò lasciandole un bacio sulla guancia - "Non provare più a chiamarmi bisnonna!" - lo avvertì salendo le scale - "E non pensare che qualche parola dolce e un bacio sulla guancia mi faccia passare l'arrabbiatura"

"Avanti Francisca..."

"No Raimundo, quello che hai fatto è molto pericoloso per tutti quanti!".

Si sdraiarono nel letto e lei gli diede la schiena; Raimundo non voleva addormentarsi sapendola arrabbiata con lui quindi tentò di fare pace con Francisca dandole qualche bacio - "Non sono dell'umore stasera e poi ho ancora mal di testa..."

"Ti faccio il solito massaggio" - si offrì lasciandole qualche bacio sulle spalle - "Ho detto di no, Raimundo!"

"Mi stai dicendo di no solo perché sei arrabbiata con me o perché davvero non lo vuoi? Di solito te lo fa passare..." - Francisca si voltò verso di lui pronta a ripetergli l'ennesimo no ma lui fu più rapido e prendendola di sorpresa la posizionò tra le sue gambe, voltata di schiena, per poterle massaggiare il collo. Francisca fece per spostarsi ma lui la strinse a sé - "Puoi rimanere arrabbiata anche durante il massaggio se lo desideri..."

"Antipatico" - gli rispose facendolo ridere. Raimundo le abbassò le spalline della camicia da notte e poi iniziò a massaggiarle il collo fino a che non la vide molto più rilassata - "È sparito il mal di testa?"

"Quasi completamente" - gli rispose in un sussurro - "Molto bene" - sorrise felice - "allora manca un ultimo dettaglio e poi sarà solo un ricordo..." - dicendo così le massaggiò lentamente le spalle mentre le lasciava piccoli baci sul collo. Pian piano Francisca lasciò che la sua testa si appoggiasse al petto di suo marito mentre lui le baciava il volto e con le mani cercava la fine della sua camicia da notte per sfilargliela completamente. Una volta che la ebbe completamente nuda tra le sue braccia la abbracciò per alcuni secondi. Richiamata dal calore del corpo di lui si voltò e lo fece sdraiare per poi adagiarsi su di lui e baciarlo con passione.

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