Francisca il giorno prima aveva incontrato Raimundo in piazza e l'aveva accusata di essere alleata con Garrigues, di manipolarlo per ottenere dei vantaggi.. Come poteva pensarla alleata di quel maledetto quando fino al giorno prima si confidavano l'un l'altra di come nessuno dei due sopportasse la sua presenza?
La cameriera finì di versarle un po' di tè nella tazza e lei si avvicinò alla zuccheriera per addolcire il suo pomeriggio ma quando fece per prendere il cucchiaino si accorse che c'era un uomo di fronte a lei. Alzò lo sguardo e trovò quello di Raimundo, istintivamente si guardò intorno per assicurarsi di essere sola. In quel momento lui sentì il suo cuore fermarsi, diventava ogni giorno più bella ai suoi occhi e gli sembrava che lei lo facesse apposta.
"Non ti è bastato insultarmi in mezzo alla piazza e hai preferito venirlo a fare anche in casa mia?" - lo attaccò Francisca ancora risentita per le parole che lui le aveva rivolto il giorno prima - "Ti ho accusato di aver comprato Garrigues e so di aver esagerato, sono qui per porgerti le mie scuse"
"Allora non pensi più che abbia comprato i suoi servizi in modo illegale?" - gli chiese più rilassata con il suo sguardo da bambina che la rendeva dolcissima.. - "No, però vorrei farti alcune domande a riguardo e vorrei mi rispondessi sinceramente"
"Ti presenti in questo modo e metti delle condizioni... Sei sempre stato un presuntuoso fin da bambino..." - sorrise mentre disse questa frase e Raimundo non poté evitare di amarla un po' di più nonostante non fosse un complimento - "Francisca ho riconosciuto il mio errore e sono venuto a chiederti scusa... Non ho niente contro di te"
"Cosa vuoi sapere?" - si arrese alla fine lei perché solo con il guardarlo negli occhi la sua rabbia svaniva - "Prima di tutto, stai bene?" - le chiese quasi sorridendole appena dopo essersi seduto di fronte a lei, Francisca non riuscendo ad evitare di mostrare la sua sorpresa, perché erano anni che nessuno glielo chiedeva, gli rispose - "E perché non dovrei starlo?"
"Rispondimi.." - insistette lui - "Sì Raimundo sto bene, perché vuoi saperlo?" - gli rispose soavemente - "La presenza di Crostóbal Garrigues a casa tua non ti crea nessun problema?" - la conosceva bene e solo dalle sue reazioni poteva capire il suo stato d'animo o in che situazione si trovasse - "Rispondimi con sincerità e non ti farò più nessuna domanda e né ti chiederò altre spiegazioni. Francisca, in momenti come questi dobbiamo comportarci come gli amici che siamo stati.."
"Amici?" - lo guardò sorridendo cercando di fargli cambiare quella parola che non li descriveva affatto - "Come gli innamorati che siamo stati..." - si corresse allora con un po' di fatica - "Dimmi la verità" - lei lo guardò senza poter evitare di sorridergli ancora, lo amava e non riusciva ad evitarlo e per questo motivo non lo volle preoccupare - "Sto e starò divinamente e Garrigues non mi crea nessun problema" - cercò di convincerlo dicendogli una bugia, lui la guardò per alcuni secondi con quello sguardo che la penetrava fin dentro al cuore consapevole del fatto che gli stesse mentendo.. "Perché lo fai? Perché non ti confidi con me, piccola mia?" - si chiese appena prima di risponderle - "Ti crederò"
"È la verità e hai promesso di non insistere oltre..." - gli sorrise e lui non poté fare altro che risponderle - "Non lo farò"
"Allora già puoi andare" - gli disse in modo gentile, ma accorgendosi di essere stata lo stesso troppo sgarbata aggiunse - "Grazie! Non ho bisogno che qualcuno si preoccupi per me ma mi fa piacere che tu lo faccia..."
"Non posso evitarlo" - le rispose Raimundo gridandole ti amo con lo sguardo, lei se ne accorse e non volle perdere quell'opportunità che il destino le stava regalando - "Ti accompagnerò alla porta, adesso inizia a diventare un po' freddo no?" - la sua era solo una scusa per passare ancora alcuni minuti con lui, Raimundo le sorrise e non poté evitare di appoggiare una mano sulla sua schiena facendola passare davanti a lui. Cercarono entrambi di fare finta di niente ma potevano sapere con estrema precisione da quanti mesi non si sfioravano, nemmeno per errore, e quel contatto li fece tremare...
"Smettila di guardarmi Ulloa!" - lo minacciò Francisca senza risultare troppo convincente sentendo il suo sguardo che la osservava da dietro quando arrivarono davanti alla porta principale - "Allora dovrai bendarmi perché da solo non riuscirò ad evitarlo" - le rispose afferrandola per i fianchi e completando l'abbraccio per stringerla a sé. Questo era uno di quei pochi momenti in cui Raimundo si permetteva il lusso di non ascoltare la sua testa ma di ragionare solamente con il cuore.
"Sei così dannatamente bella.." - le sussurrò all'orecchio mordendoglielo e poi baciandole il collo appena prima di girarla e appoggiarla alla porta d'ingresso per baciarla a suo piacere. In quel momento lei non riusciva a pensare a nient'altro che non fosse lui, sentiva il suo corpo tremare. Le mani di lei si alternavano tra la sua barba ed i suoi capelli, quelle di lui invece erano fisse sui suoi fianchi come se avesse paura che gli potesse scappare...
Due minuti dopo la ragione, in lui, aveva già avuto il sopravvento, non poteva evitare di amarla e di dimostrarglielo ma cercava di sforzarsi - "A presto" - le sussurrò dopo essersi staccato dalle sue labbra vedendola ancora ad occhi chiusi a causa del bacio che si erano appena scambiati - "Questo mai" - gli rispose lei mordendogli le labbra e baciandolo con ancora più passione - "ho bisogno di te, almeno questa notte ricordami quanto mi ami" - lo prese per mano e insieme corsero nelle stalle dove ormai non c'era più nessuno.
Tutta quella paglia non era proprio ciò che faceva al caso loro ma d'altronde non lo era stato nemmeno la prima volta che avevano fatto l'amore eppure era successo lo stesso e sarebbe successo anche ora. Raimundo fermò la sua corsa per riportarla vicino a sé e guardarla negli occhi, lei rise, felice della loro pazzia. La baciò dolcemente e ripetutamente mentre le scioglieva lo chignon, le mani di lei, nel frattempo, gli sbottonavano il gilet e la camicia per potersi appoggiare sul suo petto quasi graffiandoglielo. Lui sentì un brivido che gli percorse tutta la colonna vertebrale e lo fece tremare; Francisca gli sorrise accarezzandogli il petto fino a fargli chiudere gli occhi per sopportare una così dolce tortura - "Sembra quasi che il tuo corpo non sia più abituato alle mie mani, abbiamo passato troppo tempo lontani""Ti sbagli, il mio corpo non si è mai abituato a loro, però le ha sempre riconosciute..." - le assicurò sorridendole e baciandole ancora il suo sorriso. Ripresero a svestirsi con l'urgenza di sentirsi pelle contro pelle e così finirono sdraiati ad amarsi. Prima di riprendere a baciarla si fermò un secondo ad osservarla, lei, la sua piccola, il suo amore, la sua vita, il suo tutto.
"Ormai nemmeno un ti amo riesce ad esprimere tutto ciò che sento per te" - le confessò guardandola negli occhi prima di darle un tenero bacio sulla guancia, la sua dolcezza la faceva impazzire e sentiva il suo amore crescere sempre di più. Nonostante fosse passata una vita intera lui continuava ad amarla, a desiderarla ma soprattutto a rispettarla, come nessun uomo aveva mai fatto con lei. Prese il suo volto tra le mani e gli riempì le labbra di baci e piccoli morsi poi lui le baciò di nuovo la guancia e il collo. Si abbracciarono forte e continuarono ad amarsi non potendo evitare di esprimere tutta quella passione.
Non appena ritrovarono la calma, entrambi chiusero gli occhi per tenersi stretti quel momento, lei si girò a pancia in giù per appoggiarsi al petto di Raimundo e sospirò tranquilla e appagata; lui si limitò ad accarezzarle la schiena fino a che non si addormentarono entrambi.
Un'ora dopo era già sveglio e la contemplava dormire, ad un tratto la vide girarsi a pancia in su rompendo il loro abbraccio, così si affrettò a baciarla prima che si svegliasse completamente, la baciò ancora, questa volta potendo godere a pieno della sua bocca, e continuò a coccolarla così fino a che non sentì le mani di Francisca accarezzargli la schiena - "Come ti senti ora?" - le chiese a due millimetri dalle sue labbra - "Molto meglio, specialmente se torni nella posizione di prima.."
"Ah davvero?"
"Davvero" - gli assicurò baciandolo.
Dopo averla amata ancora e aver riscoperto sensazioni proibite, Raimundo si dedicò a regalarle altre attenzioni non riuscendo a separarsi da lei. Le riempì il polpaccio di piccoli baci poi salì fino alla schiena e alle spalle - "Darei tutto quello che ho per stare così ogni giorno della mia vita" - gli confessò lei girandosi per poterlo guardare negli occhi - "E io sarei in grado di affrontare chiunque pur di saperti al sicuro e felice""Con te lo sono" - gli assicurò portando le sue braccia intorno al suo collo - "Io di più"
"Ti amo così tanto che se non te lo dico almeno una volta al giorno mi sento male"
"Tu non smettere mai di ripetermelo ed ovunque io sarò ti sentirò."
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Pasión Prohibida
RomanceQuest'opera raccoglie tante piccole storie su Francisca Montenegro e Raimundo Ulloa. Saranno per la maggior parte finali alternativi di scene andate in onda. È possibile che alcune di queste contengano scene di passione.