¿Quién ganará? {1080}

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"Ho preso una cassetta di sicurezza per conservare tutti i miei gioielli, potresti accompagnarmi a portarli così passiamo la giornata a La Puebla!"

"Ah.. Francisca... Non sono fatto per questo andirivieni! E il viaggio a Vienna, la preparazione della festa di compleanno e adesso due giorni fuori casa..."

"Ah... non fare il guastafeste, Raimundo! Con l'automobile vedrai che arriveremo in un batter d'occhio"

"Mi sto occupando della proprietà e non voglio sparire di punto in bianco!"

"Ci penserà il nostro fidato Mauricio, pensa che lì potresti comprare un bel regalo ad Emilia, questo potrebbe accelerare la vostra riconciliazione!"

"Che tipo di regalo?"

"Che ne so io, lo cercheremo insieme nei negozi di Plaza Mayor"

"Non so se un regalo possa fare tale miracolo, Francisca!"

"Vedrai che magari troveremo un capriccio che non si è mai potuta permettere e che la farà rallegrare!"

"Se non poteva permetterselo, figurati io..."

"Sono stufa di sentire queste stupidaggini Raimundo! Adesso tu puoi permetterti qualsiasi cosa desideri!"

"Sai che non mi piace spendere..."

"Ma a me sì e poi senti, potrei approfittare del viaggio per farti conoscere il direttore della banca!"

"Mmm.. e quando vorresti partire?"

"Tra qualche giorno così hai tutto il tempo per organizzarti con Mauricio e coprire la tua assenza; non ti puoi rifiutare!"

"Ci penserò, mi sembra piuttosto complicato però... ci rifletterò un attimo" - si scambiarono uno sguardo complice e Francisca stava già meditando la prossima mossa da fare per convincerlo del tutto e farsi accompagnare da lui.

Con grande sorpresa da parte di Raimundo, Francisca a cena non insistette oltre, anzi, non toccò proprio l'argomento come se non gli avesse mai detto niente e allora iniziò a guardarla per capire cosa aveva in mente - "Perché mi guardi così?"

"Perché mi sembri strana..."

"Strana io? Quello strano sei tu, guardati... Non è che hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male?"

"Smettila di prendermi in giro!" - le chiese ridendo e contagiando anche lei - "Allora continua a mangiare e non fissarmi in quel modo!"

"Perché ti posso fissare in altri modi?"

"Mangia!" - gli ripeté - "Dammi almeno un bacio visto che non posso guardarti..."

"D'accordo..." - non se lo fece ripetere due volte e lo attrasse a sé. 
Rimasero in salone a scambiare due chiacchiere mentre lei beveva un digestivo e poi si salutarono per andare a dormire. Tutto era pura finzione, e, tanto loro quanto le domestiche, lo sapevano bene ma tutti facevano finta di non sapere niente. Raimundo si andò a cambiare in camera sua per mettersi il pigiama e poi, senza bussare, andò in camera di Francisca - "Non lo perderai mai questo vizio, vero?" - gli chiese mentre lui la guardava svestirsi - "Non ne ho la minima intenzione, sei così bella... Perché dovrei smettere? Mi sono perso questo momento per troppi anni" - le disse avvicinandosi a lei e dandole un bacio sulla guancia - "E allora tu perché non ti cambi qui? Io potrei dire lo stesso..."

"Perché so cosa verrebbe dopo e ormai abbiamo una certa età, Francisca..."

"Sfacciato e presuntuoso!" - lo rimproverò separandosi da lui e mettendosi sotto alle coperte - "Vieni a farti perdonare" - gli chiese e lui la raggiunse - "E cosa vuoi che faccia per avere il tuo perdono?" - Francisca sorrise maliziosamente - "Vorrei che tu venissi con me a La Puebla!"

"Ma Francisca!" - si lamentò lui - "Puoi lamentarti quanto vuoi ma fino a che non dirai di sì non sarai perdonato..." - Raimundo si mise sotto alle coperte e lei gli diede un bacio - "Dai... fammi felice" - gli chiese di nuovo facendo una piccola smorfia e poi sorridendogli - "dimmi di sì..." - lo baciò ancora - "mi servono solo due lettere, s e i...." - lui la guardò negli occhi ed era sicuro di non riuscire a negarsi ancora per molto - "Tesoro..." - cercò di convincerla - "Né tesoro né niente, o mi dici sì entro cinque minuti o tornerai a dormire in camera tua e ti servirà molto di più per farti perdonare, te lo assicuro!"

"Convincimi ancora un po'" - le chiese sorridendole e lei gli diede un altro bacio molto lento alla fine del quale lui le morse leggermente le labbra per poi sussurrarle un che la riempì di gioia - "Ti amo!" - gli rispose lei appoggiando la testa sul suo petto e dandogli un bacio sul collo - "Sei terribile Francisca..."

"Ma mi ami..."

"Sì, ti amo" - ammise spegnendo la luce e stringendosi a lei - "Buonanotte piccola mia"

"Buonanotte a te..." - gli rispose già praticamente addormentata.

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