Casa e chiesa - 4

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Mi sveglio dopo non so quanto tempo ed un brivido di freddo attraversa tutto quanto il mio corpo. La prima cosa che vedo quando apro gli occhi sono i suoi che mi guardano con amore - "Ben svegliata" - mi sussurra sulle labbra prima di baciarmele - "Che bel risveglio! Se non avessi freddo sarebbe perfetto" - a queste mie parole mi fa indossare la sua camicia e mi stringe a sé - "Meglio?"

"Sì" - gli confermo accarezzandogli il volto. Raimundo rimane incantato a guardarmi mentre le sue dita mi sfiorano il braccio. Così stretta a lui sto benissimo ed ora che ogni paura è svanita posso concedermi il lusso di accarezzargli il petto, di perdermi nei suoi occhi e persino di confidarmi con lui, come facevo un tempo; ma prima devo assolutamente dirgli una cosa - "Grazie, grazie per questo inaspettato ma piacevolissimo incontro. È stata la cosa più bella che mi sia successa in questi anni"

"Posso dire lo stesso, Francisca, mi sei mancata così tanto!"

"E tu a me, amore mio, non puoi nemmeno immaginare quanto! Ogni mattina mi svegliavo con la speranza che tu venissi a salvarmi da quell'incubo in cui si era trasformata la mia vita..."

"Ti amo piccola mia! E non sai quanto ti stimi per la tua forza, per il tuo coraggio"

"Ripeti come mi hai chiamata"

"Piccola mia" - ripete dolcemente accarezzandomi le labbra con il pollice per poi baciarle. Sul mio volto si forma un grande sorriso, mi piace come mi fa sentire - "Sai che sei ancora più bella mentre sorridi?"

"Sai che sei proprio un adulatore?!" - ridiamo insieme alla mia battuta poi lui fa riposare nuovamente la mia testa sul suo petto e riprende a passarmi le sue dita tra i capelli.

"Quando prima dicevi che questa è stata la cosa più bella che ti sia capitata in molti anni non intendevi dire che fosse l'unica, vero?"

"No, giocare con Martín è un'altra cosa piacevole, come aver riabbracciato Tristán sano e salvo dopo la guerra di Cuba"

"E Soledad?"

"È complicato..."

"Ti va di spiegarmelo?"

"Non ora, Raimundo, non voglio rovinare questo momento"

"In ogni caso le vuoi bene"

"Ci siamo fatte troppo male in questi anni..."

"Sono sicuro però che lei continui ad occupare un posto speciale nel tuo cuore, come me del resto" - mi dice appoggiando il suo indice, e poi tutta la mano, al centro del mio petto - "Non è vero, tu non occupi un posto speciale nel mio cuore" - gli rispondo prendendo la sua mano nella mia - "Sei incorreggibile, Francisca Montenegro! Neghi persino l'evidenza pur di darmi contro"

"È la forza dell'abitudine" - gli rispondo ridendo e lui mi regala l'ennesimo bacio. Dopo alcuni minuti passati a baciarci lui percorre col suo sguardo tutto quanto il mio corpo, senza ritegno - "Mi fa veramente impazzire la bellezza del tuo corpo. Ogni notte, prima di addormentarmi, pensavo a come poteva essersi trasformato ma mai avrei immaginato potesse essere diventato così bello, così florido. Poi... la tua pelle illuminata dalla luce della luna risplende" - Luna?! Sento il mio viso perdere colore, i miei occhi rimangono sbarrati per alcuni secondi poi scatto in piedi ed inizio a vestirmi di corsa - "Francisca che succede?!" - mi chiede sconvolto ma io sono più sconvolta di lui - "È tardi" - è l'unica cosa che riesco a dirgli - "Lo so, ma perché stai correndo via?"

"Prima di incontrare te io stavo andando a messa!"

"A quella delle 12?!"

"Appunto! Ora è buio e c'è la luna! È tardissimo, Tristán e Mauricio avranno iniziato a cercarmi, avranno mandato squadre di uomini armati..." - improvvisamente vengo interrotta da un suo bacio molto passionale che ha il solo scopo di distrarmi ed effettivamente ci riesce...

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