Morir en tus brazos {1485} - Finale

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Entrarono in casa seguiti da Mauricio, che li guardava confuso.

"Grazie per essere qui" - esordì Francisca e tutti la guardarono sconvolti, compreso Raimundo. Il bicchiere di acquavite che aveva bevuto a cena doveva star facendo effetto, pensò lui, ma Francisca era semplicemente felice.

"Vi ho chiesto di essere qui al nostro rientro perché dobbiamo darvi una notizia che riguarda tutti quanti. Fe, ascoltami bene" - la domestica annuì - "questa domenica io e Raimundo ci sposeremo e voglio che il banchetto venga celebrato qui"

"Questa domenica cioè dopodomani!?" - domandò Fe, sconvolta - "Sì"

"Scusate se m'intrometto, signora" - disse Mauricio - "ma com'è possibile? Di solito servono mesi e poi voi non avete nemmeno il vestito, gli anelli" - rispose Raimundo, prima che la calma di Francisca potesse svanire - "I documenti erano già stati richiesti anni fa e quindi ci è bastato semplicemente convincere don Anselmo a celebrarlo il prima possibile. Per gli anelli andrò io stesso a cercarli, domani, a Munia e per i vestiti suppongo che Francisca muoverà cielo e terra per averli qui domani sera"

"Quindi poche obiezioni e vedete di farvi trovare pronte all'alba domattina per iniziare tutti i preparativi" - ordinò Francisca, non c'era un minuto da perdere - "Quella che non sarà qui all'alba siete voi..." - sussurrò Fe - "Come ti permetti, sfacciata?" - la rimproverò Francisca, avendola sentita chiaramente - "Vuoi che ti metta a pulire tutti i camini!?"

"No signora, perdonatemi"

"Che non ti senta mai più fare un'insinuazione del genere, sono stata chiara?!"

"Cristallina! Però dovete ammettere che stamattina..." - non completò nemmeno la frase perché lo sguardo di Francisca la fulminò - "È ora di andare a dormire, non trovi, Francisca?" - le disse Raimundo prendendola sotto braccio - "Prima voglio mettere in chiaro una cosa. Se pensate che l'amore mi renda più buona o che io vi permetta di prendervi gioco di me, vi sbagliate. Sono la stessa di sempre" - nessuna domestica rispose e lei salì le scale, seguita da Raimundo un secondo più tardi, che si era attardato ad avvertire Fe, con lo sguardo, affinché non dicesse più una cosa del genere. Unicamente per il suo bene.

Entrò in camera con un diavolo per capello, fece per sbattere la porta ma Raimundo le bloccò la mano, appena in tempo - "Calmati Francisca" - le chiese dolcemente - "Calmarmi!? Ma hai sentito l'impertinenza che ha detto!? Come si permettere di dire una cosa del genere?!" - Raimundo le si avvicinò e la prese tra le sue braccia, vincendo la resistenza di Francisca che, arrabbiata com'era, non aveva nessuna voglia di smancerie - "Vuoi davvero farti rovinare l'umore da una leggerezza, quando abbiamo una notizia splendida da festeggiare?" - contro la sua volontà, si trovò a sorridere - "Hai ragione, amore mio. Però"

"Nessun però. Fe sa che non le conviene ripetere una cosa del genere, ma tu non te la prendere"

"Non mi piace che mi manchino di rispetto e tantomeno che facciano insinuazioni sulla mia intimità"

"Guarda che Fe non lo sa che ho passato la notte con te"

"Che illuso!" - esclamò allontanandosi di qualche passo - "Rufina si è occupata di sistemare la stanza, ha sicuramente visto la tua valigia, il letto disfatto ed il tuo pigiama qui. Appena scesa in cucina avrà avvisato anche i gatti che girano qui intorno!" - rise divertito - "Mi dispiace dirtelo ma è solo colpa tua, amore mio. Se non volevi che lo sapessero dovevi occultare le prove..."

"Vuoi dormire da solo, stanotte?" - gli chiese serissima e lui l'andò a baciare. Si divertiva a scherzare con lei, a prenderla in giro ma sapeva di non poter tirare troppo la corda - "Non ci penso nemmeno, Francisca Montenegro" - le disse con un sorriso ed uno sguardo innamorato - "E allora non scherzare tanto, stasera" - gli chiese sedendosi sul letto - "Non mi permetterei mai di prendermi gioco della donna più rispettabile della regione" - le rispose con un sorriso e fu fortunato, Francisca gli tirò solo un cuscino, che lui prese al volo, poi la raggiunse per farle il solletico.

Rideva serena, cercando di farlo smettere - "Ti amo" - le sussurrò dolcemente, accarezzandole il viso - "Ti amo anch'io, buffone" - gli rispose e Raimundo le rubò un bacio molto passionale - "ti dovrai accontentare di qualche bacio, stasera, sono stanchissima" - lo avvisò pochi secondi più tardi - "Non chiedo di meglio" - le disse dolcemente spostandosi dal suo corpo e offrendole una mano per alzarsi dal letto. Francisca l'afferrò e si andò a preparare per la notte.

Struccata, con i capelli raccolti in una treccia e in camicia da notte diede un ultimo sguardo alla coroncina di margherite e ad i tre anelli, Raimundo aveva lasciato anche il suo sul mobiletto di Francisca. Si alzò e quando si voltò si accorse che Raimundo era già nel letto che la stava aspettando, si emozionò. Era così bello e così incredibile sapere che sarebbe stato sempre con lei, che entro due giorni si sarebbero sposati.

Sentendosi osservato, alzò lo sguardo e le sorrise - "Se mi guardi così, Francisca..." - rise innamorata - "È che sei tanto bello! Devo ancora abituarmi a trovarti qui ad aspettarmi ogni sera" - si sdraiò ed appoggiò la testa sul suo petto mentre lui le sorrise - "Sempre che tu non mi mandi via a cuscinate" - rise - "Dipende solo da quanto avrai voglia di darmi contro o di prendermi in giro"

"Eh... lo sai che le trovo entrambe molto molto belle e divertenti come opzioni"

"Lo so, Ulloa, lo so. Ma so anche che ti piace molto quando una persona viene premiata per i suoi meriti..."

"Cosa vorresti dire, Francisca?"

"Pensaci e sono sicura che capirai"

"E non puoi dirmelo ora?"

"No"

"Mi dai almeno un bacio?"

"Hai fatto qualcosa di buono per meritartelo?" - a quella domanda comprese - "Ti ho fatto tornare il buonumore. Certo, non proprio nel modo che preferisci ma almeno mi sorridi..." - Francisca si sciolse e lo baciò dolcemente - "Riusciremo a fare funzionare il nostro rapporto, questa volta?"

"Sono sicuro di sì, Francisca. Ti amo più che mai"

"E non mi lascerai per nessuna ragione al mondo?"

"Questa volta no"

"E come faccio ad averne la certezza?"

"Semplice, amore mio, passiamo insieme la prima notte di nozze e non avrò modo di divorziare da te" - rise perché non aveva tutti i torti, ma sapeva che lui avrebbe potuto semplicemente andare a vivere da un'altra parte se si fosse stufato di lei. Raimundo lesse nel suo sguardo i suoi pensieri e la tranquillizzò - "Questa volta farò di tutto per evitare di lasciarti o di andarmene. Ti prometto che ascolterò le tue ragioni, non agirò d'impulso e ci penserò a lungo prima di prendere una decisione così drastica. Io non ti lascerò, se non mi lascerai tu"

"Io non ti ho mai lasciato, Raimundo" - gli disse con totale sincerità e quello lo fece emozionare e stare male contemporaneamente. La strinse più forte al suo petto e lei gli accarezzò la barba.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 19, 2022 ⏰

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