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"Sono felice che siate venuti. Resterete per il banchetto?" - chiese Matias a suo nonno e a Francisca - "Lo vorrei tanto ma l'autorità che mi ha portato fin qui mi consiglia di tornare a casa e rimettermi a letto"

"Lo dico per il tuo bene Raimundo, sei ancora convalescente, è opportuno che ti riposi..."

"Mmm" - brontolò poco convinto - "Riposatevi, festeggeremo un altro giorno. Per la prima volta sono d'accordo con donna Francisca"

"È stato un onore vedervi alle nostre nozze signora Montenegro" - intervenne la sposa - "L'onore è stato mio" - rispose gentilmente Francisca - "Vi auguriamo di cuore di essere molto felici. Matias, Marcela..." - salutandoli si avviarono verso l'esterno della chiesa.

Francisca lo accompagnò in camera e lo aiutò a stendersi a letto per riposare - "Ecco fatto, riposa tranquillo amore mio, ti vengo a svegliare più tardi"

"Ti posso chiedere un'ultima cosa? Mi faresti un piccolo massaggio alle gambe? Si vede che la camminata di oggi mi ha stancato più del solito"

"Va bene" - gli rispose sorridendo, si tolse le scarpe, salì sul letto e poi si posizionò tra le sue gambe per massaggiargliele e muovergliele come aveva consigliato il medico. Ad un tratto, però, Raimundo le avvolse le gambe in vita e la strinse al suo corpo - "Raimundo cosa fai?" - gli chiese ridendo - "Devi riposarti"

"Infatti! Quale miglior riposo di..."

"No" - lo interruppe - "il medico ti ha detto che non puoi fare sforzi"

"Ma per me non è uno sforzo fare l'amore con te" - le assicurò guardandola dolcemente e maliziosamente negli occhi - "È meglio aspettare" - gli rispose a malincuore - "non vorrei farti male"

"Io non resisto più" - le confessò sinceramente con uno sguardo triste - "io ho bisogno di te! Ho bisogno di sentire la nostra pelle che si sfiora, il battito del tuo cuore accelerato quando mi abbracci..."

"Non continuare..." - lo supplicò già sentendosi arrossire - "Ho bisogno della mia dose di felicità ed ho bisogno di tornare a renderti felice. Non riesco a perdonare me stesso per come mi sono comportato in queste settimane..."

"Raimundo io ti amo e niente farà svanire questo sentimento"

"Per favore" - la supplicò accarezzandole delicatamente il collo e la poca pelle che il vestito le lasciava scoperta sul petto. Francisca chiuse gli occhi e Raimundo si sollevò leggermente per arrivare alle sue labbra e mordergliele leggermente per poi baciargliele con passione.

Alla fine si lasciò andare e cedette alle richieste del suo amore.

Francisca lo spogliò completamente e poi recuperò tutti i cuscini presenti nella stanza per metterli sul letto di modo che lui potesse appoggiarsi alla testiera senza sentir alcun male. Tornò a baciarlo e lui tentò di svestirla, non riuscendoci con una mano sola, Francisca si spogliò da sola molto sensualmente e poi gattonando sul letto tornò da lui - "Questo è il paradiso!" - esclamò.

Francisca gli stava riempiendo il corpo di baci e carezze salendo pian piano.

"Non ti muovere" - le chiese una volta che lei era arrivata alle sue labbra. Lentamente lo vide scendere di qualche centimetro da quella montagna di cuscini e fermarsi tra le sue gambe - "Ti avevo detto che volevo farmi perdonare" - le disse guardandola negli occhi ed allo stesso tempo sfiorandole i fianchi. Capite le sue intenzioni appoggiò le mani alla testiera, sapeva di non riuscire a resistere a quel piacere.

Dopo alcuni minuti tornò di fronte a lei mentre la vedeva respirare a fatica ma con un meraviglioso sorriso che tradiva la sua soddisfazione. La fece sedere su di lui e Francisca gli avvolse le braccia al collo, stando sempre attenta a non avvicinarsi al braccio bloccato per non fargli del male - "Mi sono fatto perdonare così velocemente?" - le chiese prendendola in giro - "E dire che quello era solo un preludio..."

"Non ti credere così bravo, è solo che non sono più abituata e quindi tutto diventa più piacevole..." - mentì per non dirgli che aveva ragione, che era stato meraviglioso, che si sentiva in paradiso, che non voleva più andarsene da quella stanza.

Raimundo sorrise malizioso e poi la fece alzare di qualche centimetro per poter unire i loro corpi. Non poteva chiedere di più, no, non poteva.

Raggiunto il massimo del piacere, la portò sotto di sé e continuò ancora per qualche secondo a muoversi molto lentamente. Era tutto così meraviglioso!

Rimasero a letto per il resto del pomeriggio leggendo libri e scambiandosi baci. Verso l'ora di cena Francisca abbandonò quel paradiso per rinfrescarsi e vestirsi - "Visto che devi riposare..." - disse lei sedendosi sul letto ed accarezzandogli i capelli - "chiederò alle cameriere di darmi la cena per portartela qui a letto"

"E non potresti essere tu la mia cena?"

"Potrei..." - gli rispose sensualmente ed uscì dalla stanza.

Un quarto d'ora dopo tornò, appoggiò il vassoio sul mobiletto ai piedi del letto, si svestì nuovamente ed indossò la vestaglia allacciandosela in vita - "Come puoi pretendere che mi concentri sulla cena?" - le chiese non potendo staccare i suoi occhi dal corpo di lei che era a malapena nascosto da quel sottile strato di seta.

"Diciamo che se riuscirai a resistere a questo mio corpo per qualche minuto, dopo sarai abbondantemente ricompensato" - se c'era una cosa su cui non aveva dubbi era che Francisca manteneva le sue promesse e sapeva essere molto generosa.

Mangiò con gusto quella buonissima cena, le pernici erano il suo piatto preferito, e ad un tratto vide che Francisca si era leggermente sporcata le dita con la salsa quindi, con un rapido movimento, le bloccò la mano prima che lei potesse pulirsi.

Intuito ciò che voleva fare gli disse - "Mi sembrava che l'accordo non fosse questo..."

"Concedimi solo questa piccola, infinitesima, deroga"

"Solo perché sei tu" - acconsentì e si sdraiò vicino a lui avvicinando le sue dita alla sua bocca.

Finito di cenare spostò il vassoio, lo appoggiò sul mobile in corridoio e tornò da Raimundo per la sua ricompensa.

Iniziò con un massaggio alle spalle, al braccio destro, alle gambe - "Hai delle mani favolose, propongo un tuo messaggio almeno una volta al giorno. Devo chiedere al dottor Zabaleta di prescrivermelo come cura" - a Francisca venne da ridere - "E gli chiederai di prescriverti anche questo particolare tipo di massaggio?" - gli chiese spostando le sue mani alla base del suo busto - "No, questo rimarrà un segreto tra me e te, non lo approverebbe mai nelle mie condizioni"

"E tu lo approvi?"

"Io approvo tutto" - le sussurrò già immerso nel piacere più puro.

Dopo alcuni minuti lei si slacciò la vestaglia e si sedette su di lui per offrirgli l'ultimo regalo di quella giornata.

Sdraiata di fianco a lui lo ammirò addormentarsi, felice come non mai, mentre lei gli accarezzava delicatamente il petto. Ora però era veramente stanco, aveva bisogno di riposare.

Guardando Raimundo Francisca si era quasi dimenticata dell'incontro con Carmelo e Severo; a malincuore si dovette separare dal suo amore per qualche minuto, non prima di avergli lasciato un tenero bacio sulle labbra.

Pasión ProhibidaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora