Bailando en tus brazos - 2

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[Se potete leggete il capitolo con la musica in sottofondo ❤️]

"Tieni sempre a mente una cosa Bosco" - disse guardandolo e avvicinandosi a dove era seduta Francisca - "È sempre il cavaliere che deve chiedere alla dama di ballare, guarda e ripeti lo stesso con Maria" - si avvicinò ancora di più a lei e guardandola negli occhi, gentilmente, teneramente, come un vero cavaliere, le chiese inchinandosi - "Mi concedete l'onore di questo ballo?" - tese la mano verso di lei e Francisca si aggrappò a questa senza smettere di guardarlo negli occhi - "Con molto piacere". Le reticenze iniziali nel non voler ballare insieme erano svanite nell'esatto istante nel quale lui pronunciò quelle parole; lui si sentiva protetto dal fatto che dovesse "interpretare" la parte di un cavaliere, e quindi non poteva essere scortese, mentre lei era rimasta affascinata dai suoi modi. Era molto tempo che lui non si rivolgeva così a lei e per qualche momento decise di lasciarsi prendere da questo "sogno". Guardarono un secondo le loro mani unite e ad entrambi venne in mente una canzone che avevano ascoltato da giovani, questa rimase nelle loro menti ad ogni istante.

«Non ti amo più. Ti amo, ti amo, ti amo.»

"Fai passare la sua mano, lentamente, dalla tua destra, che le avevi posto, alla tua sinistra che sarà quella che rimarrà in alto." - mentre diceva tutto ciò guardava ogni singolo dettaglio e ogni singola reazione dei movimenti di Francisca e lei faceva lo stesso. Bosco e Maria seguivano le parole di Raimundo ma con poca attenzione perché anche loro erano rapiti dalla scena, volevano veder realizzarsi la loro sorpresa.

"La mano destra la porti sulla schiena di lei e nel farlo non scordarti di guardarla negli occhi, è di vitale importanza che nel suo sguardo trovi l'approvazione del punto dove l'hai appoggiata, la tua dama non si deve sentire a disagio. Per questa stessa ragione non devi nemmeno avvicinarti troppo con il corpo. Tutto chiaro fin qui?"

"Sì procedete" - disse prontamente Bosco, non poteva permettere che perdessero la calma che si era momentaneamente creata tra di loro.

"Ora passeremo allo studio del valzer lento. È un ballo molto semplice ed elegante, si basa su una musica con tempo ternario con un passo base ed il giro, poi col tempo si possono aggiungere anche figure più complesse. Guarda attentamente i miei piedi e seguimi: porta il piede destro avanti con un passo più lungo del solito ma verso il basso, poi con il piede sinistro fai un passo in diagonale avanti e inizi a girare verso destra portando il piede destro vicino a quello sinistro sul terzo tempo sollevandoti. Te lo faccio rivedere?"

"Sì per favore" - sempre guardando negli occhi Francisca ripeté i passi - "Ora ti è chiaro?"

"Sì"

"Bene, allora procediamo a provarlo con la musica"

"Ci penso io nonno" - disse Maria precipitandosi verso il grammofono e fece partire la musica.

"Uno, due, tre" - contò Raimundo e poi partì, dopo due giri Bosco e Maria si erano già fermati mentre loro due continuavano, sembrava si fossero dimenticati di tutto il resto e così era. Raimundo era rimasto ipnotizzato dai suo occhi, era da tempo che non li guardava, prima non si era reso conto di quanto ne aveva sentito la mancanza, di quanto erano belli quando lo guardavano con quella sincerità e quella purezza... A Francisca sembrava di stare in una nuvola, sembrava di volare, sentiva le forti braccia di Raimundo avvolgerla... Senza rendersene conto la musica era finita e loro si erano fermati trovandosi molto più vicini rispetto a quando avevano iniziato il ballo e potevano sentire la respirazione dell'altro sul loro volto. Sempre immersi nel loro sogno continuarono ad avvicinarsi inconsciamente fino a sfiorarsi con le labbra. Francisca chiuse gli occhi mentre lui tentò la sua bocca con un bacio, questo accese tutti i campanelli d'allarme nella sua testa e la fece tornare alla realtà separandosi velocemente da lui.
I due ragazzi fecero finta di niente e Bosco ruppe l'incomodo silenzio - "Siete stati molto bravi, a me rimane ancora molto da imparare"

"No Bosco, sono io che sono fuori allenamento e ti impedisco di imparare bene" - lo tranquillizzò Maria.

"Per stasera è meglio se finiamo qui la lezione, ti riaccompagno a casa nipote"

"No nonno, preferisco rimanere qui stanotte, sempre che per voi madrina non sia un problema"

"Nessuno figliola, la tua camera è sempre libera e puoi restare qui quando vuoi"

"Perfetto, grazie madrina"

"Buonanotte ragazzi, Francisca..." - si girò e Maria lo fermò - "Nonno! Non voglio che camminiate per i campi a quest'ora della notte"

"Raimundo è già abbastanza grande per camminare da solo di notte..." - aggiunse Francisca per niente tranquilla avendo sentito la proposta della sua figlioccia. Vedendo gli occhi supplicanti di Maria, Bosco l'aiutò - "Non è sicuro per nessuno girare nei boschi in questo periodo e durante la notte, ci sono molti lupi che si aggirano affamati. Le stanze abbondano in questa casa e sicuramente ce ne sarà una anche per don Raimundo" - Francisca arrossì e Raimundo non osò aprir bocca - "Sì... Può rimanere..." - sapeva che tenerlo sotto al suo tetto era molto pericoloso dopo ciò che era successo qualche minuto prima ma non si poté negare.
Una ragazza del servizio fece accomodare ciascuno nella sua stanza e portò una camomilla a Francisca.

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