Miradas

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"Scusatemi, salgo in camera per cambiarmi" - sento dire a Francisca mentre si alza da tavola - "Esci?"

"Sì, vado alla Puebla per comprare dei vestiti"

"Potevi dirmelo! Sai che mi piace girare per le librerie che sono lì vicino" - è vero ma non è tutta la verità. Quello che in realtà mi piace è poterla aiutare a scegliere i vestiti - "Scusami, mi sono dimenticata" - mi dice - "Posso ancora accompagnarti?" - le chiedo speranzoso di poter passare un po' di tempo con lei - "Certamente" - mi risponde dandomi un veloce bacio sulle labbra. Le sorrido e mano nella mano saliamo in camera.

Il viaggio in macchina è breve ma io ne approfitto lo stesso per recitarle alcune poesie e ricordarle il mio amore - "Dove lo trovo un uomo più dolce di te?" - mi chiede mentre i nostri visi sono ancora uniti ed i nostri occhi chiusi dopo esserci scambiati alcuni baci.

Amo follemente quando mi guarda così ed amo baciarla fino a non aver più fiato ma la voce di Mauricio ci fa separare - "Signori siamo arrivati" - scendiamo e a braccetto ci dirigiamo dalla sarta di fiducia di Francisca.

Passa ore a sfogliare riviste, guardare modelli, scegliere stoffe e a me rilassa guardarla.

Ad un tratto la vedo sparire dietro un paravento dal quale ne esce alcuni minuti dopo con un completo molto raffinato: maglietta rossa a maniche lunghe con deliziose decorazioni floreali ed una gonna dello stesso colore ma tinta unita che è abbottonata appena sotto al suo seno.

Dovrebbe portarne di più di completi così perché valorizzano la sua femminilità, gliel'ho detto mille volte di far sparire quei vestiti larghi a tunica ma non mi ascolta; mi dice sempre - "Sono grassa e questi vestiti lo nascondono" - non è vero, lei non è grassa, è semplicemente perfetta.

La osservo ancora mentre lei si gira per vedersi da ogni punto.

Forse è il colore che mi piace tanto... I vestiti rossi le sono sempre stati a meraviglia.

Si cambia di nuovo ed il vestito che ha scelto ha uno scollo a V molto accentuato. Sì, se potessi la spoglierei all'istante; è mozzafiato! I nostri sguardi si incrociano per alcuni secondi e so che ha capito le mie intenzione; per questo motivo si gira e torna a provare altri vestiti.

Lo so, ci sono voluto venire io ma eviterei volentieri ciò che sta per accadere: Francisca mi guarda con aria furba e mi dice - "Ora tocca a te" - scambia uno sguardo d'intesa con la sarta e mentre lei mi viene a prendere per mano per farmi alzare, Elvira va a chiamare... Isi o Doro...

Se potessi lo eviterei come la peste, non lo sopporto!

"Resisti, amore, solo pochi minuti e poi ce ne andiamo. Ho visto un modello che ti dovrebbe stare alla perfezione, devi assolutamente provarlo!"

"Lo faccio solo per te, ricordatelo"

"Lo so" - mi risponde sorridente baciandomi velocemente le labbra - "A casa mi farò perdonare" - mi sussurra all'orecchio visto l'arrivo di Isidoro ed Elvira.

30 minuti dopo...

Guardo Francisca disperato, chiedendole pietà, dovevo provare un solo modello ma in realtà ne ho già provati sette... - "Don Raimundo un ultimo sforzo, questo l'ha scelto donna Francisca in persona!" - mi dice Isidoro. Guardo il completo e mi piace moltissimo. Non è lo stile che vesto da tutta la vita ma per una volta posso fare un'eccezione.

Esco da dietro al paravento per farmi vedere da tutti, Francisca è distratta e sta parlando con Elvira ma nel fare un movimento mi nota e rimane a bocca aperta.

"Strepitoso!" - sento dire da Isidoro, la sarta conferma ma io riesco solo a concentrarmi su Francisca che sta venendo verso di me.

Guarda ogni dettaglio della giacca, della camicia e dei pantaloni; mi accarezza le spalle ed il petto per sentire il tessuto e poi mi guarda intensamente negli occhi - "Tu es merveilleux, mon amour" - sento che un brivido mi percorre tutta la colonna vertebrale, raramente mi parla in Francese, quando lo fa è perché non riesce ad esprimere le sue emozioni in altro modo - "Merci mon cœur" - le rispondo a fatica.

Visto che si è fatto tardi rimaniamo a mangiare fuori, la porto in un ristorante molto raffinato.

Tornati a casa saliamo in camera e sento due braccia stringermi da dietro- "Ti amo" - mi dice lasciandomi un bacio alla base del collo - "Io ci devo pensare..." - le rispondo prendendola in giro, ha detto che si sarebbe fatta perdonare e io glielo ricordo - "Ah sì? Vediamo se un bagno caldo ti può aiutare..." - in poco meno di venti minuti mi trovo sommerso dalla schiuma mentre lei, in camicia da notte, mi fa un massaggio al collo ed alle spalle.

Pian piano le sue mani si immergono nell'acqua per accarezzarmi il petto ed inizia a baciarmi il collo. Sa benissimo quanto mi sia difficile tacere l'amore per lei e per questo continua a provocarmi. Io, però, faccio altrettanto - "Vieni a farmi compagnia, credo di aver trovato la risposta..." - gli occhi le si illuminano ma non acconsente subito alla mia richiesta. Si siede sul bordo della vasca dalla parte opposta di dove sono io, fa per abbassare una spallina ma la fermo in tempo - "Puoi rimanere vestita" - le sussurro all'orecchio - "tanto non ti servirà stanotte..." - per convincerla le do altri baci sulla schiena e pian piano la vedo cedere.

Con la sua raffinata eleganza entra nella vasca e, avvicinandosi lentamente, mi raggiunge. Si siede sulle mie gambe ed accarezzandomi il petto si avvicina col suo viso al mio - "Cos'era quello che mi dovevi dire?" - mi chiede sensualmente ed io non riesco più a resisterle - "Ti amo" - le dico velocemente prima di baciarla con passione.

L'acqua passa tra i nostri corpi ed accentua ancora di più la bellezza del momento.

Passerei la vita a tenerla tra le mie braccia - "Ti amo, ti amo, ti amo" - le ripeto non potendo e non volendo tacere - "Ti amo anch'io vita mia" - mi risponde sorridendomi, io mi perdo a fissare i suoi occhi color miele e vedo che anche lei fa lo stesso.

La passione rimane sospesa per alcuni istanti, lei mi accarezza teneramente la barba ed io i suoi fianchi poi la stringo forte a me.

Ad un tratto mi lascia alcuni morsi sul collo che riaccendono la passione. Le abbasso le spalline e finalmente posso godermi la vista del suo strepitoso corpo. Ci alziamo velocemente dalla vasca e ci spostiamo sul letto dove finalmente possiamo amarci.

Senza neanche accorgercene arriviamo al massimo del piacere - "Mon cœur!" - mi dice all'orecchio - "Ma... petite!" - è l'unica cosa che riesco a risponderle cercando di riprendere fiato.

Pasión ProhibidaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora