Felicidad - {1695}

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Nazaria e Mauricio tornarono in cucina per iniziare a preparare il banchetto che Francisca aveva ordinato loro per il giorno seguente mentre i signori della casa si fermarono in salone per festeggiare - "Dobbiamo brindare alla scarcerazione di Saúl!"

"Per me acqua, Francisca!" - la fermò prima che versasse del brandy anche per lui, era contento che volesse festeggiare ma non era più abituato a bere superalcolici. Il bicchiere di lei si svuotò e riempì rapidamente almeno per due o tre volte fino a che lui non la bloccò - "Basta Francisca, ne hai già bevuti troppi"

"Ma dobbiamo festeggiare!" - si lamentò lei - "Abbiamo già festeggiato abbastanza, non ti sembra?"

"Assolutamente no!"

"Vieni" - la prese per mano e la tirò con forza verso le scale per portarla in camera e farla allontanare dall'alcol - "Solo un ultimo bicchiere!"

"No Francisca, hai bevuto fin troppo stasera"

"Senti da che pulpito viene la predica..."

"Appunto perché so di cosa parlo ti dico di smettere" - dopo vari minuti riuscì a convincerla e a farle salire le scale.

Una volta nella loro stanza Raimundo si andò a lavare, indossò il pigiama e si stese nel letto a leggere un libro in attesa che sua moglie lo raggiungesse. Francisca, però, era troppo felice a causa dell'imminente scarcerazione di Saúl, per riuscire ad andare a dormire; infatti stava camminando avanti e indietro per la stanza pensando ai festeggiamenti del giorno successivo, al vestito, al trucco, all'acconciatura, ai gioielli, al profumo, alle scarpe...

Passati dieci minuti non ne poteva più di vederla girare come una leonessa in gabbia, chiuse il libro, si tolse gli occhiali e rimase ad osservarla - "Francisca fermati"

"Forse è meglio questo, vero?"

"Sei meravigliosa con qualsiasi cosa amore mio, lascia stare tutto e vieni a dormire"

"Ho troppe cose da fare!"

"Le puoi fare domani"

"Domani non ci sarà tempo tra controllare che le cameriere abbiano fatto quanto ho chiesto loro e scegliere il vestito per te"

"Sai benissimo che mi posso arrangiare"

"Ma non domani, devi essere impeccabile"

"E lo sarò, stai tranquilla, ora vieni qui in braccio a me"

"Oh Raimundo..." - si lamentò - "Ho tante cose da fare, non mi interrompere ogni due secondi!"

"Prometto che questa sarà l'ultima volta, però devi venire qui in braccio a me"

"Cosa c'è?"

"Perché non ti rilassi cinque minuti, mmm?" - le chiese lasciandole un bacio sulle labbra - "Voglio solo ringraziarti per ciò che hai fatto per Saúl e dirti che sono molto orgoglioso di te" - le disse baciandola nuovamente. Il cervello di Francisca stava pensando ad altissima velocità quindi questo non le permise di rispondere a suo marito ma, al contrario, la fece agitare ancora di più; fortunatamente Raimundo aveva un metodo infallibile per distrarla dai suoi doveri e far sì che se ne dimenticasse completamente per almeno un'ora.

Con un agile ma lento movimento la sdraiò sul letto e poi le lasciò alcuni baci sul collo. Francisca tentò di liberarsi di lui per tornare all'organizzazione del banchetto per Saúl ma quando sentì un suo bacio appena dietro all'orecchio desistette completamente e rispose alle attenzioni che stava ricevendo e alle quali non sapeva proprio resistere.

Già più rilassata, dopo solo pochi minuti, riuscì finalmente a godersi quel momento. Separò il viso di Raimundo dal suo e lo guardò innamorata. Fu difficile privarsi dei suoi baci per qualche minuto ma poter osservare i suoi occhi innamorati e il suo dolcissimo viso non aveva prezzo.

"Rai, ti amo tanto"

"Io di più piccola mia" - le rispose usando il soprannome con il quale l'aveva sempre chiamata fin da quando erano solo due ragazzini, visto che lei aveva fatto lo stesso, e le diede un altro bacio.

"Grazie amore mio, perché mi rendi una persona migliore. Solo ora mi rendo conto che se non avessi fatto nulla per salvare Saúl me ne sarei pentita per sempre"

"Siamo insieme per questo; per migliorarci, per non farci commettere errori"

"E per amarci" - aggiunse - "non vorrei che ora smettessi di baciarmi e ti mettessi a dormire"

"Ah no? E cosa mi dai in cambio se resto?"

"La possibilità di baciarmi la schiena fino a perdere la testa" - Raimundo rimase in silenzio un secondo; quello che lei gli aveva promesso era quello che lui amava di più - "Non so perché ma credo resterò" - le rispose riprendendo a baciarla con passione.

Francisca si spogliò davanti agli occhi di Raimundo e quando fu completamente nuda spogliò anche lui e poi si girò a pancia sotto. Raimundo osservò tutta quella perfezione alla quale non era mai riuscito ad abituarsi in tanti anni e partendo dal basso iniziò a baciarla e accarezzarla. Arrivò al suo collo dove lasciò un'infinità di baci, alcuni anche tra i capelli, e poi le sussurrò ti amo più e più volte.

Non volendo più resistere a quei baci Francisca si voltò nuovamente e si lasciò abbracciare dall'amore della sua vita.

"Ti rendi conto? Domani Saúl sarà qui con noi"

"E tutto per merito tuo!" - le rispose lasciandole un bacio sulle labbra - "Ma ora non stavamo parlando di questo"

"E di cosa stavamo parlando di preciso? Perché a grandi linee mi ricordo ma mi devo essere persa i dettagli..."

"Vediamo di ripeterteli allora" - le disse baciandole e mordicchiandole il collo per poi scendere a baciare anche il resto del busto. Francisca gli accarezzò i capelli e poi tutta la schiena per farlo ritornare all'altezza del suo viso per baciarlo di nuovo.

Raimundo si separò un momento da lei per andarsi a sedere in cima al letto in modo da poter riposare la schiena contro la spalliera. Francisca si voltò a pancia sotto, appoggiò la testa sulla sua mano destra e lo guardò maliziosamente mordendosi il labbro inferiore. Per i suoi occhi non c'era visione migliore di quella e niente la faceva impazzire quanto vederlo completamente nudo mentre la aspettava. Era proprio in quei momenti che non sapeva resistergli.

Era proprio in quei momenti che non sapeva resisterle. Gli sembrava una leonessa, la sua.

Fransisca si avvicinò lentamente fino a che le loro labbra non furono a pochi millimetri le une dalle altre a quel punto gli si sedette in braccio e lo baciò. Appena i loro corpi si sfiorarono di nuovo Raimundo la strinse per i fianchi in un vano intento di mitigare il piacere che stava provando. Lei approfittò di questo momento di debolezza per accarezzargli il petto con entrambe le mani.

Tutto era iniziato come una scusa per distrarla ma ora stava diventando un gioco molto coinvolgente.

Una volta raggiunto il massimo del piacere, innamorato come non mai, la guardò negli occhi e poi tornò a baciarle il collo. Francisca allora si sciolse lentamente i capelli e fece risplendere tutta la sua bellezza.

Quel suo gesto gliene ricordò uno simile di alcuni anni prima e per questo un'idea passò per la sua mente e sorrise - "Tutto bene amore?"

"Mai stato meglio, amore mio, ti amo tanto"

"Ti amo tanto anch'io" - gli assicurò lei abbracciandosi a lui e sentendosi nuovamente avvolta dall'abbraccio dell'amore della sua vita.

Quello che ancora non poteva sapere Francisca era che da lì a pochi giorni sarebbero diventati marito e moglie. Era questo che era passato per la mente di Raimundo grazie al gesto di lei.

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