Proseguì senza farsi distrarre da nessuno fino a che non arrivò a pochi centimetri da suo marito, gli sorrise e poi, prendendolo completamente alla sprovvista, lo baciò con passione davanti a tutti quanti.
Erano mesi che lo stava sognando.
Per tutto il tempo che aveva passato in quei sotterranei non c'era mai stato niente più di un abbraccio tra di loro. Gli aveva chiesto più volte un bacio ma lui glieli aveva sempre dati sulla guancia. E lei era stufa di baci sulla guancia, non era una bambola di porcellana nonostante lui si ostinasse a credere che fosse così.
Quell'occasione era perfetta per farglielo capire. Quel bacio era solo un preludio; la sua Francisca era tornata.
Dopo alcuni secondi separò i loro volti e gli sorrise.
Era completamente pazza, era questo che stava pensando Raimundo in quel momento, ma sorridendo ed assecondando sua moglie le avvolse la vita con un braccio quando lei si voltò nuovamente per guardare in faccia tutti i presenti - "Francisca Montenegro è tornata e da oggi le cose cambieranno" - annunciò.
Durante il resto del pomeriggio le domestiche che passavano davanti a lei non facevano altro che farsi il segno della croce e attraversare velocemente la stanza dove si trovavano per non vedere quel fantasma. Francisca si divertiva molto osservandole ma questo era solo un passatempo, la sua occupazione principale era quella di controllare tutta la casa, centimetro dopo centimetro, per assicurarsi che in sua assenza nessuno avesse rubato qualcosa e tutto fosse in ordine.
Mentre era in giardino a controllare i suoi fiori sentì uno scialle appoggiarsi sulle sue spalle, si voltò e vide suo marito - "Grazie, mi stava venendo freddo. Non ti ho visto per tutto il pomeriggio... dove sei stato?"
"Questo dovrei chiedertelo io..." - le disse leggermente arrabbiato - "Perché usi questo tono con me, Raimundo? Non mi sono mossa di casa, sono rimasta a riposo come ti avevo promesso"
"E questo lo chiami riposare? Non hai fatto altro che passare da una stanza all'altra per controllare tutto"
"Non è faticoso"
"Per te lo è! Anche stare qui fuori al freddo! Ti potresti ammalare"
"Ti ringrazio per la preoccupazione ma sto bene"
"Preferirei ti andassi a riposare"
"Dopo cena. È già pronta?"
"La serviranno tra 10 minuti"
"Molto bene, ho giusto il tempo di sistemare questa pianta"
"Non ci pensare" - le disse prendendole la cesoia dalle mani - "tu adesso ti siedi qui con me"
"Raimundo!" - si lamentò mentre lui, avendola presa per mano, la stava tirando verso il tavolino in ferro battuto bianco. Lamentandosi si sedette.
Finito di cenare non fece in tempo ad alzarsi da tavola che suo marito l'aveva già presa per mano per portarla in camera a dormire - "Buonanotte tesoro mio" - disse a Maria dovendola salutare così presto - "tuo nonno a volte è così pesante..." - continuò facendola ridere e vedendo Raimundo alzare gli occhi al cielo - "Buonanotte madrina, riposatevi"
"Lo farò, tranquilli" - esclamò rivolgendosi ad entrambi.
Una volta in camera Francisca si sedette davanti allo specchio per disfare la sua acconciatura e sorrise quando sentì le mani di Raimundo appoggiarsi sulle sue spalle - "Quanto mi era mancato questo momento!" - gli confessò - "Non sai quanto io sia felice di vederti di nuovo girare per casa, Francisca, è stato difficile vivere senza di te al mio fianco"
"Ora non me ne andrò più" - gli assicurò alzandosi e passandogli una mano tra i capelli - "niente più potrà farci allontanare per più di qualche ora"
"È una promessa?" - le chiese prendendole la mano nella sua - "Lo è" - gli rispose avvicinandosi alle sue labbra e baciandogliele delicatamente - "Ora preparati" - le disse separandosi velocemente da lei - "Cosa succede?"
"Devi riposare"
"Non nasconderti dietro a questa scusa, perché hai interrotto così il bacio che ti ho dato?"
"Già te l'ho detto"
"No. So quando menti, Raimundo, ed ora lo stai facendo. Non farmi usare le maniere forti per estorcerti la verità" - gli disse seria e lui la guardò sconvolto ma quando si accorse che stava scherzando rise insieme a lei - "Allora?" - gli chiese nuovamente con voce calma. Raimundo si allontanò da lei e raggiunse il suo lato del letto - "Mi sono separato da te perché mi fai lo stesso effetto di sempre"
"E cioè?" - gli chiese avvicinandosi a lui con un sorriso - "Francisca lo sai, so che lo sai" - le rispose cercando di sfuggirle - "Vorrei sentirtelo dire" - tentò di dissuaderla con lo sguardo ma non ci riuscì - "avanti dimmelo..." - lo supplicò e lui alla fine si arrese - "Quando ti sento così vicina non capisco più niente, specialmente se è da molto che non..."
"Anche io provo le stesse sensazioni che provi tu" - gli assicurò tornando ad accarezzargli capelli e barba - "ma io non cerco più di nasconderlo o di vietarmelo"
"Francisca devi riposare" - le disse cercando di farla desistere, di far cessare tutti quei suoi baci che gli stava lasciando sul collo - "ti sei stancata troppo oggi"
"Ho aspettato per molti mesi, non ho intenzione di aspettare un solo giorno di più per sentirmi nuovamente viva" - gli assicurò baciandolo con passione - "Sarebbero solo poche ore, ore di sonno che ti farebbero molto bene"
"Niente è meglio di far l'amore con te"
"Francisca ti prego" - la supplicò perché smettesse con tutte quelle carezze, se avesse continuato non sarebbe riuscito a resistere ancora a lungo - "Accontentami, per favore"
"Se lo faccio tu mi prometti di rimanere a letto fino alle dieci domani mattina?"
"Non mi piacciono i ricatti"
"Puoi sempre scegliere di dormire subito"
"D'accordo. Domattina mi alzerò più tardi. Cosa non si fa per amore..." - disse sospirando teatralmente. Raimundo scoppiò a ridere; oh quanto gli era mancata!
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Pasión Prohibida
RomanceQuest'opera raccoglie tante piccole storie su Francisca Montenegro e Raimundo Ulloa. Saranno per la maggior parte finali alternativi di scene andate in onda. È possibile che alcune di queste contengano scene di passione.