Querida esposa {2000-01}

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Era impegnato a leggere un libro, o almeno era quello che continuava a ripetersi di fare, in realtà ad intervalli regolari di due o tre minuti si trovava a fissare un punto nel vuoto mentre pensava a lei, alla loro discussione.

"Francisca, ti proibisco di immischiarti nella relazione tra Fernando e Maria"

"Ti ricordo, Raimundo Ulloa, che mio marito non è nessuno per proibirmi qualcosa"

Tentò di dimenticarsi le parole che le aveva rivolto e tornò nuovamente a concentrarsi sul libro. Lesse una frase, senza nemmeno capirla, poi si distrasse nuovamente.

"Taci una volta per tutte! Ora mi ascolti! Francisca Montenegro, hai a malapena le forze per governare questa casa quindi, per favore, smetti di pretendere di dirigere la vita degli altri!"

Maledizione! Era stato così sgarbato con lei... L'unica cosa che voleva era che non ripetesse gli stessi errori di sempre, e che magari per una volta tanto si concentrasse sulla sua salute. Indubbiamente non aveva trovato il modo migliore per dirglielo.

Arrabbiato con se stesso, e anche con lei, chiuse di colpo il libro e si tolse gli occhiali. Quando alzò lo sguardo vide che ormai era ora di cena. Andò in salone, vide il tavolo apparecchiato per due e Fernando seduto al suo solito posto - "Francisca non cena con noi?"

"No, vostra moglie ha preferito mangiare da sola in camera sua" - gli rispose sorridendo, i problemi di coppia degli altri lo divertivano. Raimundo fece finta di non averlo visto e cenò.

Entrò in camera loro e la vide intenta a leggere ma osservandola attentamente notò un particolare che lo fece stare malissimo. Aveva gli occhi arrossati, chiaro sintomo di un lungo pianto...

"Francisca" - sussurrò dispiaciuto allungando una mano sul letto per raggiungere il braccio di sua moglie ma lei si spostò velocemente, non voleva parlargli; non dopo aver visto come l'aveva trattata.

"Mi dispiace di aver alzato la voce oggi pomeriggio, so di aver esagerato"

"Finalmente lo riconosci" - gli rispose impassibile - "Non volevo ferirti..." - le assicurò - "Ma ci sei riuscito benissimo" - gli fece notare chiudendo il libro e guardandolo dritto negli occhi - "Scusami tanto amore mio" - le disse con il cuore stretto in una morsa. Francisca lo guardò a lungo, delusa, triste, tanto triste...

"Abbracciami forte" - gli chiese ad un tratto in un sussurro e lui non esitò a prenderla tra le sue braccia. Lentamente le accarezzò i capelli.

"Mi sei mancato in queste settimane" - gli confessò - "ti ho sentito così lontano, così distaccato. Da quando sono tornata non hai fatto altro che rimproverarmi, evitarmi... Questo è il primo abbraccio che mi dai..."

"Perché tu non hai fatto altro che intrometterti in questioni che non ti riguardano!" - cercò di farle capire - "Tengo molto a Maria e non ho intenzione di permetterle di rovinarsi la vita"

"Non spetta a te questo compito"

"Ma ho ragione"

"No"

"Sì! Come avevo ragione su Gonzalo! Hai visto cos'è successo e quanto è triste nostra nipote"

"Anche tu lo sei stata per colpa mia ma non mi sembra che tu mi consideri un errore... "

"Ti sbagli, sei senza dubbio l'errore più grande della mia vita"

"Bugiarda" - le disse sorridendo, sapeva che non stava parlando seriamente - "Sono molto seria"

"Anche io" - le rispose poi la baciò con passione.

"Ulloa..." - già da come aveva pronunciato il suo cognome sapeva di avere ragione, gli piaceva da morire quando lo diceva con quella voce - "anche se mi baci continui ad essere il mio errore più grande"

"Quindi bacio più o bacio meno non cambia niente" - cercò di capire - "Esattamente"

"Allora posso continuare" - ragionò - "Non otterrai niente, Ulloa"

"È proprio quel niente che voglio" - le rispose facendola sdraiare sotto di lui e riprese a baciarla con passione ed un grande amore, lo stesso che provava per lei fin da quando era un bambino.

Gli costò un mondo fermarsi proprio un attimo prima di provare quel piacere così intenso ma voleva sentirglielo dire.

Francisca aprì gli occhi confusa e si abbracciò a lui, sollevando il busto - "Non fermarti ora" - lo supplicò dandogli un bacio - "Allora rispondimi, ma sii sincera. Mi consideri davvero un errore?" - Francisca avrebbe potuto continuare a mentire, a cercare mille altri modi per non dirgli la verità; se fosse stato un altro momento...

"Sai benissimo che sei la cosa migliore che mi sia mai capitata nella vita; lo penso e l'ho sempre pensato anche nei momenti più bui della mia esistenza, anche quando giuravo di odiarti, anche quando ti facevo del male, anche quando ci separava un oceano"

"Ti amo" - le assicurò lui baciandola, non si aspettava una dichiarazione d'amore così bella! Senza aspettare un secondo di più unì di nuovo i loro corpi - "Ti amo anch'io" - gli rispose facendosi avvolgere da quel piacere.

Il giorno seguente si accorsero tutti quanti di come fosse cambiato il rapporto tra di loro, quei sorrisi, quegli sguardi complici.

Dopo cena rimase in salone a leggere un libro mentre tutti gli altri se n'erano andati in giardino a conversare; aveva bisogno di tranquillità.
Passata una ventina di minuti Raimundo tornò da lei dicendole che saliva in camera a dormire - "Finisco di leggere questo capitolo e ti raggiungo"

"Il nostro invitato è già andato a dormire? Ha accompagnato i bambini in camera una decina di minuti fa e non l'ho più visto"

"Invitato? Io non ho invitato nessuno..."

"Ho già capito che il cubano non ti sta simpatico"

"Non ho detto questo"

"Non è necessario, me ne sono accorto questo pomeriggio quando Maria ci ha presentati"

"A quanto pare ti basta osservarmi per sapere cosa penso"

"Carissima sposa, sono molti anni che ci conosciamo"

"Hai ragione" - gli rispose sorridendogli e prendendogli la mano - "devo ammettere che non ti sbagli..."

"Pian piano lo conosceremo, cerca di non fermarti alla prima impressione"

"Pensi che resterà qui a lungo?"

"Visto quanto è contenta Maria credo proprio di sì"

"Beh se è per questo mi sono accorta anche che Fernando era consumato dalla gelosia, vedremo col tempo cosa succederà"

"Carissima sposa, non cambierai mai"

"Visto che ospito Mesia e ora anche il cubano... che ci intrattengano almeno"

"Non essere cattiva! Avanti, andiamo a letto" - le chiese prendendole la mano. La portò di fianco a lui e nel farlo le lasciò un bacio sul dorso della mano.

Erano quasi ventiquattro ore che era tornato ad essere molto galante con lei e questo le piaceva da morire. Si fece abbracciare ed insieme salirono le scale.

Una volta in camera Raimundo la fermò e baciò immediatamente, lei lo guardò stupita - "Dovevo farmi perdonare" - si giustificò - "ti ho dato della cattiva..." - Francisca rise - "Mmm adoro fare pace con te! Ma anche litigare non è male" - scherzò.

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