Huimos - 4

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Raimundo non aveva dormito, si sentiva un verme per non aver fatto niente per lei... Se avesse dato ascolto al suo cuore magari ora non si sarebbero trovati in questa situazione... - "E se fosse morta?" - si chiese - "E se Cristóbal l'avesse trovata mentre scappava, come mi sarei giustificato con me stesso?" - questi pensieri lo tormentavano e così si dedicò a vegliare il sonno di Francisca che ogni tanto spalancava gli occhi e lo fissava. Verso mattina, però, era riuscita a tranquillizzarsi e dormire, infatti si era accovacciata sul suo petto e si era fatta piccola piccola. Sorrise vedendola lì con lui anche se non poté evitare di ricordare per quale motivo erano lì, aveva voglia di accarezzarla ma temeva che facendolo lei si svegliasse di colpo, così si limitò a guardarla con amore.

Ormai il sole era alto nel cielo e solo allora riuscì  ad addormentarsi per riposare un po', dieci minuti dopo la sentì agitarsi e mormorare qualcosa, spalancò gli occhi e si accorse del sudore che la stava bagnando completamente - "Francisca! Mi senti?" - le chiese preoccupato, lei non gli rispose così lui le sentì la fronte - "Sei bollente, avrai come minimo 40 di febbre..." - si alzò e prese con sé una scodella per andarla a riempire al fiume con dell'acqua fredda, non voleva lasciarla sola ma era l'unica cosa che poteva fare per farle passare la febbre. Appena tornò la vide di nuovo agitarsi e capì qualche parola - "No, no, no!" - urlava - "Ti prego.... Salvador.... Aiuto... Rai..."

"Svegliati Francisca! Sono io Raimundo!" - la svegliò scuotendola - "Era solo un incubo" - la rassicurò e prendendo una panno glielo mise sulla forte per farla calmare un po'.

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"Alfonso dove sarà mio padre? Credi che sia come dice Garrigues?" - gli chiese tra le lacrime - "Possibile che non mi abbia detto niente?"

"Temo di sì Emilia, se Francisca ha cercato il suo aiuto lui non glielo avrà negato e non ti avrà avvisata per mancanza di tempo"

"Ma mi aveva promesso di starle alla larga, maledizione!"

"Emilia la ama! Se io fossi in pericolo mi abbandoneresti per salvare la tua vita o al contrario la rischieresti per salvare la mia?" - lei stava per rispondergli ma non lo fece, si alzò e se ne andò in camera sua; non poteva accettare il loro amore, non ci riusciva proprio.

In uno dei vicoli che davano sulla piazza si incontrarono Mauricio e Fe - "Sai qualcosa di lei?"

"No Mauricio, la signora Eulalia ha passato la notte a girare avanti e indietro per il salone e Garrigues non è ancora tornato a casa... Della signora non c'è nessuna traccia..."

"Dove si sarà cacciata?! Spero stia bene..."

"Se è vero che è scappata con don Raimundo starà sicuramente meglio che a casa sua"

"Ma in questo caso starebbero rischiando moltissimo entrambi!"

"Lo so, lo so..." - gli rispose tristemente - "Se solo potessi fare qualcosa per loro..."

"Non aiutare don Cristóbal credo sia abbastanza..."

"Vorrei poter fare di più..." - riconobbe con le lacrime agli occhi e Fe non esitò ad abbracciarlo. 

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Garrigues tornò a casa dopo aver percorso tutta la zona a cavallo - "Nipote!" - lo accolse preoccupata Eulalia - "Ero preoccupata per te, come stai? L'hai trovata?"

"No, quella disgraziata è sparita con il suo amante"

"E dove vai ora?"

"Mi cambio e torno in paese, non potranno nascondersi in eterno e prima o poi si metteranno in contatto con qualcuno" - così dicendo salì a due a due gli scalini e si chiuse in camera sua.

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Ormai erano passate varie ore e Francisca non migliorava, voleva darle da bere ma non ci riusciva, lei rimaneva cosciente solo per pochi istanti e poi tornava a svenire. Le bagnò le labbra e continuò a metterle dei panni sulla fronte fino a che sfinito si addormentò con lei tenendole la mano. Aprì gli occhi e si guardò intorno disorientato, non sapeva nemmeno dire che ora fosse, quanto aveva dormito? Forse era già il giorno dopo... Appena riuscì a stare sveglio guardò Francisca, sembrava dormisse e non era più sudata e appena le toccò la fronte fece un sospiro di sollievo sentendo che la febbre era diminuita - "Ehi... Francisca..." - la chiamò dolcemente  - "Ti senti un po' meglio?" - le chiese allora accarezzandole i capelli sciolti e lei annuì - "Hai fame?" - il suo stomaco rispose per lei e Francisca non poté far altro che coprirsi il volto con le mani per sfuggire alla vergogna - "Non ti nascondere amore mio, non ti devi vergognare" - le disse spostandole una mano dal suo viso - "È normale che tu abbia fame; non mangi da giorni, sei arrivata in paese a cavallo e hai camminato per mezz'ora in salita, è già tanto che tu sia ancora viva e poi sono due giorni che hai la febbre" - lei gli regalò un debole sorriso e lui le diede un bacio sulla guancia.

"Sai cosa ti avrebbe potuto procurare questa febbre?"

"Sì"

"E cosa?"

"Tutto quello che ho mangiato... Nemmeno i maiali mangiano così male..." - Francisca era sul punto di vomitare ma lui la fece respirare profondamente - "Guardami e respira amore, va tutto bene, tranquilla..." - lei si calmò un po' ma il malessere le rimase per tutto il giorno.

Pasión ProhibidaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora